Palestra Insieme

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PROGETTO 

PALESTRA INSIEME

A cura di: A.S.L. Torino 4, Polisportiva CENTROCAMPO, Cooperativa Sociale NIPS, Associazione di Volontariato VOLPI

Introduzione :

Il Progetto si occupa dell’inserimento di pazienti psichiatrici, in carico presso l’area comunitaria psichiatrica dell’A.S.L. Torino IV, in una attività ludico-riabilitativa qual è un gruppo di attività psicomotoria.

Esso nasce dall’esperienza della Cooperativa NIPS, che opera nell’ambito dell’intervento psicosociale da diversi anni e con un contratto di collaborazione con l’A.S.L. To IV, e dalla collaborazione tra l’A.S.L. IV e la Polisportiva CENTROCAMPO, culminata con la Festa “Cuore Matto” svoltasi nel Settembre 1998.

La caratteristica principale che il progetto racchiude è l’integrazione di 4 organizzazioni quali l’A.S.L. Torino IV, l’Associazione Sportiva CENTROCAMPO, la Cooperativa NIPS (Nuovo Intervento PsicoSociale) e l’Associazione di Volontariato VOL.P.I. (Volontari Psichiatrici Insieme) per creare una rete di intervento che si muova intorno al paziente psichiatrico.

L’importanza della collaborazione tra enti è di grande attualità, dettata soprattutto dalle esigenze di cura e riabilitazione psicosociale (fondamentali sono le ricerche di Moscovicì sulla Rete Sociale).

Il significato di questo intervento si rifà al tema dell’integrazione del malato psichico: essa non può che avvenire in un contesto eterogeneo, formato cioè da individui “svantaggiati” ed individui “sani” insieme.

Luogo :

L’attività prevista si svolge presso la palestra comunale “E8”, di V. Tollegno 83.

Destinatari :

I destinatari dell’intervento sono i pazienti psichiatrici in carico presso l’Area Comunitaria Psichiatrica dell’A.S.L. Torino IV e del Day Hospital; in una fase successiva sarà possibile estendere l’iniziativa ad altre realtà.

Obiettivi :

Sono molteplici e raggiungibili su diversi fronti:

1) l’uscita dalla struttura: il più visibile ed immediatamente attuabile. Si organizza un momento di vita nel sociale, da cui l’utente è mediamente ed a vari livelli escluso, con la possibilità così di vivere gli stessi spazi e le stesse regole ed opportunità dei concittadini, per contrastare la tendenza al ritiro dal mondo esterno propria dei pazienti psichiatrici;

2) l’espressività emotiva attraverso il movimento: il vissuto senso-motorio fa riscoprire al paziente la maniera tonico-emozionale di essere al mondo, propria dell’infanzia; l’attività cinetica e quella tonica vengono gradualmente stimolate nel senso del rilassamento. La pratica psico-motoria insegna che “alle modificazioni del tono e degli atteggiamenti sono legate modificazioni della sensibilità affettiva.” (B.Acouturier; I.Darrault; J.L.Empinet).

L’esperienza può portare il paziente a trovare una via alla espressività affettiva, grazie ad una pratica senso-motoria che non prevede l’utilizzo del pensiero (funzione disturbata dalla patologia), e che permette di esprimersi e comunicare, anche con se stessi, attraverso il gesto.

3) la risocializzazione: raggiungibile sicuramente grazie al trascorrere del tempo fuori della struttura, ma che passa anche attraverso il contatto con altri ospiti, che condividono lo stesso disagio ma vivono in un altro posto, e con i quali è possibile “scambiare”. Con essi si condivide un’esperienza che è comunque ricreativa e ludica, dunque piacevole, ed attraverso interventi ad hoc, incentrati sui giochi e l’aiuto reciproco, si può sviluppare un minimo senso di cooperazione e collaborazione, così importanti in paziente caratterizzati dalla “mancanza di consapevolezza dei bisogni altrui, pretese eccessive ed incapacità di avere un contatto significativo con altre persone.”(Glen Gabbard);

4) il benessere psicofisico: fine ultimo dell’attività praticata. Il paziente psicotico, lavorando sul e con il corpo ha la possibilità di “sentirsi”, di sperimentare i propri limiti corporei, i propri confini. La psicosi è caratterizzata da scarsa consapevolezza del proprio corpo e delle sensazioni che quest’ultimo può provare, cui spesso è associata anedonia. L’attività fisica produce benessere a livello muscolare e cardiocircolatorio, che si riverbera in benessere psichico;

5)  dal corpo al gruppo:  il programma di attività prevede 3 momenti:

il primo è composto da esercizi a corpo libero, affinché si strutturi un minimo di consapevolezza di sé attraverso il movimento del proprio corpo;

il secondo si sviluppa attraverso l’utilizzo di attrezzi quali palle, sbarre ed altro ancora, al fine di promuovere un riconoscimento tra sé ed altro, che simbolicamente rappresentano la possibilità di agire nel mondo “altro”;

il terzo infine è un tentativo di coinvolgere i partecipanti in un gioco di gruppo, nel quale è necessario un lavoro in interazione per il raggiungimento di un obiettivo comune;

6) l’elaborazione: anche il versante razionale è interessato.L’esperienza permette di ”tradurre e ricostruire progressivamente a livello di rappresentazione ciò che è acquisito a livello dell’azione”. (B.Acouturier; I.Darrault; J.L.Empinet).

7) la disciplina: l’attività non è libera, ma guidata dagli operatori, anche se prevede momenti di libertà ed espressività personali. Lo strutturare i tempi e le iniziative, i giochi e gli obiettivi, passa attraverso una negoziazione con i pazienti che stabilisce il setting e regola le relazioni e le interazioni, chiedendo al contempo all’altro il rispetto della disciplina

8) lo sperimentare un successo e vivere un’esperienza di gratificazione: derivante dal riuscire in qualcosa che ci si è proposti e che produce piacere, con positivi riverberi sull’autostima e l’identità personale.

Enti e competenze coinvolte :

A.S.L. Torino IV : è il servizio che ha in carico gli utenti e che ne garantisce la cura;

Polisportiva CENTROCAMPO : interverrà nella gestione del gruppo in palestra con i propri Istruttori; inoltre gestisce la Palestra E8;

Cooperativa Sociale NIPS : si occuperà della formazione degli Istruttori e della supervisione del gruppo nel lavoro con i pazienti; gli interventi saranno condotti da Psicologi;

Associazione di Volontariato VOLPI : parteciperanno nell’attività come volontari; essi sono già inseriti nella realtà psichiatrica e svolgono questo servizio nel Day Hospital di V. Leoncavallo ed in alcune Comunità dell’Area Psichiatrica.

Programmazione :

L’attività si svolgerà nel periodo compreso tra Settembre 1999 e Giugno 2000; esso avrà  frequenza settimanale, e si divide in tre fasi:

1) il tragitto dalla comunità alla palestra;

2) il lavoro vero e proprio svolto in quest’ultima, con un orario di accesso alle vasche compreso indicativamente tra le 11 e le 11,50; l’orario dovrà essere concordato e potrà variare in funzione delle esigenze della piscina.

3) il tragitto dalla palestra alla struttura di appartenenza

All’interno di questo quadro saranno previsti incontri di supervisione sull’andamento dell’iniziativa e sul lavoro svolto, concordati tra le parti coinvolte nel progetto.

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Aggiornato il 17-09-99.