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Il fanalino di coda... | ||
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Era da tempo che volevo parlarvi di alcuni numeri curiosi che, forse, anche agli esperti erano sfuggiti. Più che altro è un modo divertente ed ironico per poter dire: Io non sono l'ultimo della classe! L'ultima "A" rossazzurra non è stata all'altezza del blasonato Catania, ma salvare la faccia era ormai diventato un obbligo. In palio la dignità, la professionalità e naturalmente la carriera dei giocatori (o meglio quella che era ormai rimasta della carriera di alcuni giocatori). Il Catania quell'anno aveva rifiutato durante il mercato estivo gente del calibro di Prohaska, Juary, Colomba e altri ancora (si disse che erano troppo vecchi). Massimino aveva puntato su due giovani promesse del calcio brasiliano Luvanor e |
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Pedrinho, e su alcuni
elementi considerati "adatti" ad una matricola: Torrisi, Sabadini,
Bilardi ecc.. Ad ottobre invece, arrivò il giovane e promettente Andrea
Carnevale dal Cagliari che si rivelò poi il migliore acquisto della
stagione. Il Catania dopo un buon pareggio al Cibali col Torino (Luvanor
fece letteralmente ammattire il granata Caso) prese una piccola sbornia
a Udine e da quel momento perse un pò la bussola. Inutile ricordare per
intera tutta la stagione perchè lo spazio a disposizione evidentemente
non mi consente di farlo, ma il Catania quell'anno si prese lo stesso
qualche piccola soddisfazione. Al Cibali riuscì a battere il Pisa
(doppietta di Cantarutti), a fermare l'Inter (Luvanor sbaglia diverse
occasioni da rete), ad avere quasi ragione del Milan (l'arbitro annullò
un eurogol di Cantarutti per presunto gioco pericoloso su Baresi), ad
impattare contro il Napoli di Krol e così via... |
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di Nuccio Leone |