L'impresa con la Juve  

 

Siamo nel mese di aprile 1963 e come di consueto accade ogni anno in questo periodo ci si sente rinvigoriti dal clima frizzante e vellutato della primavera. A Torino si gioca un testa-coda che non dovrebbe riservare sorprese: la partita di ritorno fra Juventus e Catania valida per il campionato di Serie A 1962-63.
Nel calcio spesso vince chi sa più intelligentemente mantenere la calma, chi ragiona di più, chi usa bene il cervello ma soprattutto chi lotta con il cuore tra i denti. Inutile fare altri riferimenti per spiegare l'esito del clamoroso incontro. L'impresa del Catania, ha del favoloso proprio per essere realizzata in circostanze veranmente ardue: senza Bicchierai e Petroni, cioè due tra gli elementi più rappresentativi della formazione dell'epoca. I rossazzurri ingabbiarono subito i bianconeri; Biagini su Sivori, Benaglia su Del Sol. Szymaniak oscillante tra Del Sol e Sivori e Corti libero dietro la difesa. Il primo tempo passa senza che Vavassori dovesse compiere miracoli; solo qualche uscita tempestiva e coraggiosa. I vari Sacco, Del Sol e in particolar modo Omar Sivori tentano qualche affondo cercando di arginare l'attenta difesa etnea ma senza riuscirvi. Nella ripresa la svolta della partita. La Juve attacca in massa, Emoli si danna l'anima a portare avanti una marea di palloni, Crippa effettua diversi traversoni dalla corsia sinistra, ma la difesa respinge colpo su colpo. Al 24' Del Sol crossa basso in area: di testa Sacco devia a botta sicura e, Vavassori, con un colpo di reni compie un miracolo deviando alla grande. La Juve non passa. Qualche minuto dopo Del Sol supera quattro avversari, ma non Rambaldelli che con l'aiuto di Vavassori sventa la minaccia. Al 33' il Catania piazza il colpo di grazia: dopo un batti e ribatti la palla giunge in profondità a Milan, che ricordandosi di essere un giocatore di classe addomestica il pallone, con un delizioso pallonetto superava Castano, faceva pochi passi, quindi, giunto al limite dell'area, lasciava partire un rasoterra angolatissimo che si insaccava alla destra di Anzolin. La Juventus, scossa dal gol catanese provava a

 
 

reagire ma la difesa etnea reggeva senza correre grossi rischi fino al novantesimo. Il Catania con questa vittoria sottrae alla Juve le ultime "changes" di scudetto. Quell'anno il tricolore fu vinto dall'Inter che totalizzò 49 punti, la Juventus arrivo seconda con 45 punti mentre il Catania si classificò all'undicesimo posto con 30 punti a pari merito con Sampdoria, Modena e Mantova.

Luigi Milan

 

Il tabellino della partita

 

JUVENTUS - CATANIA - 0 - 1
JUVENTUS: Anzolin; Castano; Salvadore; Emoli; Leoncini; Sarti; Sacco; Del Sol; Siciliano; Sivori; Crippa. Allenatore: Amaral.
CATANIA: Vavassori; Giavara; Rambaldelli; De Dominicis; Corti; Benaglia; Caceffo; Biagini; Milan; Szymaniak; Vigni. Allenatore: Di Bella.
ARBITRO: De Marchi di Pordenone.
RETE: Milan al 78'.

 

 

di Nuccio Leone