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Si gioca la settima giornata del
campionato di Serie B 1959-60 e al Cibali è in programma il derby numero
trentotto fra Catania e Messina. L'aria che si respira è molto buona
soprattutto per i colori rossazzurri che, proprio in quella stagione
coroneranno il sogno della seconda promozione in A.
L'uomo chiave del derby, assoluto migliore in campo è il talentuoso
Alvaro Biagini, un giocatore che, scartato dal Palermo, ebbe modo di
farsi apprezzare a Catania. Cos'ha fatto, dunque, di tanto grande
Biagini? Prima di tutto un gol splendido di quelli che raramente si
vedono sui campi di calcio. In secondo luogo, uomo ovunque della
formazione rossazzurra, lanci millimetrici per le punte, insomma ha
giocato da vero capitano. Il Messina in svantaggio dopo tre minuti, è
stato costretto ad attaccare; il Catania, messo intelligentemente in
campo da Di Bella, ne ha bloccato qualsiasi iniziativa. Al 26 Regalia,
dopo aver seminato il panico in area catanese, ha clamorosamente fallito
la palla del pareggio; ma una sola azione da gol in tutto il primo
tempo, costituisce un bilancio decisamente modesto. Il Catania, invece
ha atteso freddamente al varco gli avversari beffandoli allo scadere del
primi quarantacinque minuti. Guido Macor, si ricorda di avere un buon
sinistro e, da almeno venti metri, scocca un tiro che si insacca alle
spalle di Colombo. Il Catania è forte, dalla difesa alla linea mediana
emerge grande proprietà di pallegio. Ai lati emerge un grande Prenna;
Grani e Michelotti sono due giganti; in attacco c'è un roccioso Buzzin,
Macor e Morelli sono delle pedine che non sprecano una sola palla,
insomma, una squadra compatta in tutti i reparti. Il Messina invece, da
l'impressione di essere una buona squadra, il gioco c'è, ha dei buoni
elementi come Lenuza e Landoni, in difesa ha commesso qualche |
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peccato di
ingenuità, soprattutto in occasione del gol di Macor. In attacco ha
avuto, almeno in questa circostanza, qualche carenza di troppo. Ciccolo
ha un buon dribbling ma va lanciato a dovere. Insomma è una squadra da
registrare e da rafforzare con qualche elemento di spicco. Quell'anno il
Catania allenato da un giovane Carmelo Di Bella conquistò 47 punti e fu
promosso in A assieme al Torino e al Lecco. Il Messina di Bruno Arcari
invece, ottennne un discreto ottavo posto conquistando 37 punti. |
CATANIA - MESSINA - 2 - 0
CATANIA: Gaspari, Michelotti, Bonci, Corti, Grani, Prenna,
Veglianetti, Macor, Buzzin, Biagini, Morelli. Allenatore: Di Bella.
MESSINA: Colombo, Kirchmayr, Stucchi, Melonari, Bosco, Dotti,
Barbieri, Landoni, Regalia, Lenuzza, Ciccolo I. Allenatore: Arcari.
ARBITRO: Lo Bello di Siracusa.
RETI: Biagini al 3'; Macor al 45'.
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