Ricordo di "Vavà"

 
In pausa durante un allenamento   In uscita sull'interista Di Giacomo
 
 
In uscita volante sul padovano Tortul   Con la maglia della Juve
 
Giuseppe Vavassori - Portiere nato a Rivoli (Torino) il 29-06-1934. E' stato senza dubbio il miglior portiere rossazzurro di tutti i tempi. Cresciuto nella Juventus, nel 1954-55 passa alla Carrarese, l'anno successivo (1955-56) rientra nella Juve. Prima di vestire la maglia rossazzurra, Vavassori ebbe la "sfortuna" di giocare alcuni maledetti minuti di una partita amichevole: il 24 maggio del 1961, finalmente, il destino gli spalanca le porte della Nazionale. Trentacinque minuti in maglia azzurra (contro l'Inghilterra all'Olimpico) in sostituzione di Buffon. L'Italia si trova in vantaggio per 2 a 1 a un quarto d' ora dalla fine. Purtroppo, Vavassori è emozionato, tra il '77 e l' 86' subisce due gol su tiri tutt'altro che insidiosi. Risultato finale 3-2 per gli inglesi. Vavassori paga a caro prezzo quella partita in Nazionale, dove non viene più convocato. E persino nella Juve, che lo mette subito sul mercato, decretando il suo destino di giovane campione. L'anno dopo fu acquistato dal Catania (alla Juve andò Gaspari). Con la maglia rossazzurra "Vavà" trascorre gli anni più belli della sua carriera disputando ben cinque favolosi campionati di Serie A collezionando ben 150 presenze. Nel novembre 1966, dopo aver difeso per altre otto partite la porta etnea, si trasferì a Bologna, dove disputò cinque tornei ad alto livello, con l'intermezzo di un menisco, prima di appendere scarpe e guanti al chiodo. Giocò il suo ultimo incontro il 7 maggio del 1972, un Bologna-Atalanta 1-1, poi divenne allenatore delle giovanili rossoblù, dove lanciò tra gli altri, Pecci e Colomba. Imola (Serie D), Forlì (Serie C), Spal (Serie B come allenatore dei portieri) le tappe successive, e infine di nuovo Bologna. Giuseppe Vavassori, detto Vavà, si e spento il 22 novembre 1983 a Bologna lasciando un vuoto incolmabile nel cuore degli sportivi, che non cesseranno di amarlo e ricordarlo come uomo esemplare e personaggio autentico.
 

di Nuccio Leone