Gianni Di Marzio, da Napoli con amore!  

 

Gianni Di Marzio

Gianni Di Marzio è nato a Napoli l'8 gennaio 1940. Per un brutto incidente appese giovanissimo le scarpe al chiodo dedicandosi subito alla carriera di allenatore. Iniziò con la Pianolese. Poi a seguire, ha allenato Interpianurese e Feliciana, fino ad arrivare, nella stagione 1968-69, all'Internapoli in Serie C come allenatore in 2a. Gia scopritore di parecchi giovani, nel 1969-70, il Napoli gli affida l'incarico di osservatore, dove rimase per due stagioni. Nel 1971-72 accetta di allenare la Nocerina in Serie D, dove ottiene un 2° posto, l'anno dopo (1972-73) è alla Juve Stabia (6° posto in Serie C). Finalmente, qualcuno si accorge di lui e, nel 1973-74 il Brindisi, all'epoca in Serie B, lo vuole in panchina. L'esordio tra i cadetti non è tra i migliori e Di Marzio nel corso del campionato viene esonerato. Ma l'anno prossimo riesce a rimanere tra i cadetti. Siamo nella stagione 1974-75, lo chiama il Catanzaro e il buon Gianni Di Marzio disputa un

 

campionato veramente d'alta classifica, il Catanzaro arriva al 4° posto e per poco non va in A. I dirigenti calabresi, pensano bene di riconfermarlo. Di Marzio non delude le aspettative. Era il Catanzaro di Pellizaro, Banelli, Improta, Ranieri, Silipo, Braca ecc.. Insomma, uno squadrone. I calabresi arrivano al 2° posto è vengono promossi in A (siamo nel 1975-76). Per Di Marzio si aprono le porte del massimo campionato. Finalmente arriva in A (1976-77) ma le cose non vanno molto bene e il Catanzaro retrocede. Nel 1977-78 finalmente il grande sogno si avvera. Gianni Di Marzio non solo rimane in A, ma ddirittura l'ho fa nella sua Napoli. Per un napoletano è il massimo. Di Marzio fa le cose per bene e quell'anno ottiene un buon 6° posto. Era il Napoli di Ferlaino. L'avventura partenopea continua anche l'anno prossimo ma il Napoli non va bene, Di Marzio non riesce a concludere il campionato e viene esonerato. Nel 1979-80 ottiene un 11° posto in B con il Genoa. Ormai la Serie B è il suo forte. L'anno dopo va al Lecce dove rimane per due stagioni ottenendo i seguenti piazzamenti: 9° posto nel 1980-81 e 10° posto nel 1981-82. Nella stagione 1982-83 arriva la chiamata del Catania di Angelo Massimino, il quale dopo due anni di rodaggio in B, cerca stavolta di fare le cose per bene. Chiaramente quando si vogliono ottenere dei risultati, nel calcio si sa, la prima cosa che ci vuole è l'allenatore. Di Marzio a Catania diventa subito un personaggio, molto preparato tecnicamente, diventa subito un trascinatore autentico. A lui si deve il merito del gran rilancio del calcio a Catania. I tifosi si sono subito innamorati di questo simpatico personaggio, schietto, intelligente ma nello stesso tempo grande sergente di ferro con i suoi giocatori. Insomma, nacque un connubio impeccabile formato dal duo Massimino-Di Marzio. I due litigavano pure ma, quando c'era da rimboccarsi le maniche, lo facevano col cuore. Di Marzio porta a Catania alcuni uomini di fiducia che aveva avuto nel Catanzaro: Paolo Braca (che gli farà da secondo), Claudio Ranieri e altri ancora, Giovannelli che aveva avuto nel Genoa, Chinellato, Mastropasqua, Mastalli, Crusco ecc. Di Marzio seppe dare un gioco brillante ad una formazione che per tutto il campionato dimostrò di avere le carte in regola per fare il salto di categoria. Il Catania quell'anno ottenne una storica promozione in Serie A dopo aver vinto gli spareggi "romani" dell'olimpico con Como e Cremonese. Gianni Di Marzio rimase anche in A nel 1983-84. Si occupò lui direttamente della campagna acquisti ma, forse commise qualche errore di valutazione nell'acquistare questo o quel giocatore. Il Catania deluse le aspettative e, dopo un buon inizio di campionato venne esonerato dalla dirigenza. Al suo posto venne chiamato Giovanbattista Fabbri, il "padre adottivo" di Paolino Rossi. Gianni Di Marzio continuò ad allenare anche nei prossimi anni. Nel 1984-85, nel corso del campionato, viene chiamato alla guida del Padova in Serie B ottenendo un 15° posto. Nella stagione 1987-88 lo vediamo col Cosenza (Serie C1), dove ottiene la promozione in B. Torna ad allenare il Catanzaro (Serie B), nella stagione 1988-89. Mentre nel 1991-92 va al Palermo (Serie B). Infine, nel 1994-95 torna a Cosenza (Serie B) come direttore generale della società, dove rimase fino al 1995-96. Gianni Di Marzio, nella sua carriera, ha vinto pure due Seminatori d'oro, il primo alla guida della Nocerina (Serie D), il secondo con il Catanzaro (Serie B).

 

di Nuccio Leone