Sor Guido, l'uomo dei miracoli!!!  

 

Grande professionista della panchina, Mazzetti ha avuto il merito di essere una persona saggia, intelligente, preparata e disponibile. Mazzetti, non ha mai conosciuto la rabbia della parola "retrocessione". Combattente nato, e stata una bandiera del calcio di Serie B, C e D. Ha girovagato per i campi di Siracusa, Acireale, Perugia, Foligno, Parma, Livorno, Reggiana, Taranto, Citta di Castello, Monza, San Benedetto del Tronto e naturalmente... Catania. L'unico neo della sua brillante carriera di allenatore, è stato quello di non avere mai allenato in A. Nato il 24 giugno del 1916, Mazzetti iniziò ad allenare giovanissimo: appena trentaseienne. Quarant'anni di panchine, dal 1946 sino al 1986 possono bastare per poterlo definire un personaggio del calcio. Emiliano d'origine, "sor Guido" ha vissuto parte della sua vita in Umbria che, alla fine, è diventata la sua seconda patria. Nella prima metà degli anni settanta, esattamente nella stagione 1973-74 venne chiamato dal Catania per cercare di salvare una barca che prendeva acqua da tutte le parti.

 

Il Catania, quell'anno, aveva già sostituito Di Bella con Valsecchi ed in quella stessa stagione, dopo varie polemiche su Massimino era stato nominato presidente della società il dott. Salvatore Coco. Guido Mazzetti accettò l'incarico di sostituire sulla panchina etnea Valsecchi, ma come vi accenavo nelle righe sopra, visto che il periodo per la squadra catanese non era tra i migliori, Mazzetti non riuscì a fare il miracolo e fu sostituito dopo un breve periodo da Memo Prenna. Ma "sor Guido", evidentemente, aveva lasciato un buon ricordo: persona seria, intelligente e cordiale. Insomma, un vero padre di famiglia. Tutte cose molto importanti e da non sottovalutare. Infatti, nella stagione 1975-76 fu chiamato a Catania da Massimino in un altro periodo abbastanza opaco della squadra catanese. Il Catania era appena salito in B ed aveva confermato l'allenatore della promozione: Egizio Rubino. Purtroppo, la formazione rossazzurra, incontrò non poche difficoltà ad ingranare la marcia giusta, ad avere un rendimento stabile. Mazzetti questa volta, con tempismo e abnegazione, riuscì a salvare il Catania da un'altra figuraccia e da una frustante retrocessione in C. L'anno dopo, la società si affidò al buon Carmelo Di Bella come allenatore (Mazzetti nel frattempo si era sistemato sulla panchina del Livorno in C). Nella stagione 1977-78 i rossazzurri sono di nuovo in C e scelgono come allenatore Matteucci che tanto bene aveva fatto ad Alcamo. Ma nel corso del campionato, Massimino si accorge subito che c'è qualcosa che non va e tira fuori una brillante idea: quì ci vuole "sor Guido"! Guido Mazzetti torna per la terza volta a guidare dalla panchina la formazione catanese fino a condurla allo sfortunato spareggio di Catanzaro contro la Nocerina per la promozione in B. L'ultima puntata di Guido Mazzetti a Catania fu nella stagione 1980-81 (fu sempre Massimino a volerlo). Anche in quella stagione il Catania era appena salito dalla C (C1 per l'esattezza). Questa volta era stato chiamato per sostituire Lino De Petrillo. Il "vecchio Mazzetti, come al solito, condusse il Catania ad una tranquilla salvezza conquistando un bel dodicesimo posto tanto da meritare la conferma per l'anno successivo (1981-82). Col passar del tempo "sor Guido" era diventato "vecchio", almeno per la federazione, quindi la società fu costretta ad affiancargli una persona che avesse il patentino di allenatore e si pensò ad una vecchia bandiera dello stesso Catania: Giorgio Michelotti. Guido Mazzetti (che in quella stagione fu affiancato anche da Salvo Bianchetti) poteva fare solo ed esclusivamente il Direttore Tecnico. Quell'anno il Catania, che aveva in squadra anche Cantarutti e Crialesi, conquistò un meritato ottavo posto. Insomma, se nella stagione 1982-83 la squadra rossazzurra arrivò in A, una buona parte di merito va anche al "Vecchio Mazzetti" che, appunto, nella stagione 1981-82 aveva costruito un organico su cui poter contare ad occhi chiusi per il futuro, un gruppo valido, forte e soprattutto ricco di veri campioni.
Guido Mazzetti, si spense il 14 febbraio 1997 lasciando un vuoto nel mondo del calcio, sport che aveva sempre amato nonostante fosse stato definito il "mago dei poveri".

 

di Nuccio Leone