Cenni Storici dell'Anarchia

Quanto segue non vuole e non può essere una descrizione esaustiva della storia del movimento anarchico e degli anarchici, questo sito è, come già detto nella homepage, nato per caso senza alcuno scopo particolare. Tra le nostre varie riflessioni obese sul pensier libero ci è venuto il desiderio , tra le altre cose, di parlare anche di anarchia per uscire dalla stupida monotonia dei mass-media e per divulgare un po' dell'archivio delle librerie di casa.

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I tre momenti storici dell'anarchismo

L'anarchia si presenta sulla scena storica come un intreccio di idealismo e di positivismo, le sue prime manifestazioni si hanno nel Settecento, in un primo tempo in l'Inghilterra e successivamente anche in Francia. Gli scrittori utopisti dell'epoca sono il misterioso e contraddittorio abate di Vitry-le-Francois, che vuole in comune i mezzi di produzione, quel Morelli che nel Codice della natura, pubblicato nel 1775, critica le istituzioni perchè comprimono le passioni, William Godwin (1756-1836) con il suo Politica Justice, apparso nel 1793, che è una esposizione sistematica dei principi che oggi si possono considerare anarchici. Le loro fonti si trovano nella letteratura filosofica francese del Settecento, nella grande rivoluzione del 1789 e nei movimenti egualitari inglesi del secolo precedente.

Le fasi del movimento anarchico

Prima fase: individualista, i cui maggiori esponenti sono Max Stirner ( "L'Unico" Fratelli Bocca Editori - Milano - 1902)

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e Josiah Warren, e che ha il massimo sviluppo specialmente nei paesi anglosassoni e in America. Una sorta di stirnerismo all'americana si ha negli Stati Uniti con l'azione di Benjamin Tucker.

Seconda fase: definita come a) mutualistica, b) collettivistico - antiautoritaria, c) comunistico-libertaria.

Fase mutualistica

Personaggio di spicco in questa fase è Pierre-Joseph Proudhon, nato a Besancon nel 1809 da umile famiglia contadina, considerato da molti padre dell'economia politica socialista e della sociologia moderna. Morì il 19 gennaio del 1865.

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Il Collettivismo -antiautoritario

Questa fase si situa all'interno del periodo della I Internazionale e della parallela "Alleanza per la democrazia" creata da Mikhail Alexandrovic Bakunin, nato nel 1814 da nobile famiglia a Priamukhino, presso Tver, in Russia.

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Il 25 settembre del 1868 crea una lega sua l'Alleanza internazionale per la democrazia insieme con gli italiani Fanelli, Tucci e Friscia, il russo Zukovskij, il lionese Albert Richard ed Elisée Reclus.

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Il comunismo-libertario

Rappresentato in modi diversi ma ugualmente vigorosi da Kropotkin, Malatesta, Cafiero, si sviluppa negli ultimi decenni dell'Ottocento.

Petr Alekseevic Kropotkin (1842-1921), principe russo passato alla causa della rivoluzione anarchica, è senza dubbio il pensatore che contribuisce a sviluppare l'anarco-comunismo come dottrina sociale.

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Personaggio di rilievo dell'anarco-comunismo è l'italiano Errico Malatesta

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Errico Malatesta, nato a Santa Maria Capua Vetere, il 4 dicembre 1853 da famiglia di proprietari rurali, aderì nel 1871 all'Internazionale come bakunista, fondò due giornali, "La questione sociale " e "L'Anarchia", esiliato,girovagò mezzo mondo. Durante la prima guerra mondiale professò l'internazionalismo proletario e si schierò apertamente contro il cosiddetto "manifesto dei sedici", firmato da Kropotkin, Cerkessov, Jan Grave, Charles Malato, Cornelissen, Paul Reclus e altri apparso in Francia su  "La Bataille Syndacaliste" a sostegno della guerra condotta dagli alleati contro gli "Imperi assolutisti", assieme ad altri anarchici, tra i quali Tom Keell, direttore di "Freedom" Aleksandr Shapiro, Berkman e la Goldman. Dopo la marcia su Roma, fu chiuso il giornale "Umanità nuova" (attualmente reperibile anche in rete) da lui diretto, ma sopravvisse la rivista quindicinale "Pensiero e Volontà" che, seppur ripetutamente censurata sopravvisse fino al 1926. Morì il 22 luglio 1932 a Roma.

A Rimini fu tenuta dal 4 al 6 agosto una conferenza nazionale capeggiata da Bakunin dell'ala libertaria dell'Internazionale, sezioni di tutta Italia erano rappresentate da Cafiero, Andrea Costa, Malatesta, Friscia, nacque così l'anarchismo italiano organizzato e opposto al consiglio generale di Londra. Anche l'ex garibaldino Giuseppe Fanelli, diffonderà il socialismo-libertario in Spagna.

Carlo Pisacane è il personaggio che aprì la strada all'anarchismo nell'ambiente intellettuale napoletano. Nato da nobile famiglia a Napoli nel 1818, morirà tragicamente nella spedizione di Sapri nel 2 luglio del 1857.

La Banda del Matese: occupò senza spargimento di sangue il municipio di Letino, il giorno 8 aprile del 1877 (Carlo Cafiero, Enrico Malatesta, Pietro Cesare Ceccarelli), definendosi "internazionalisti" per abolire la tassa sul macinato, il servizio militare, la monarchia; furono dati alle fiamme l'archivio comunale e tutto ciò che avesse a che fare con la proprietà, registri, ipoteche, etc. Nel 1878, la corte d'Assise di Benevento assolse e scarcerò la Banda del Maltese.

Davide Lazzaretti :"lassù sul monte Amiata è morto Gesù Cristo, da vero socialista, ucciso dai carabinier" nato nel Grossetano ad Arcidosso, nel 1834, barrocciaio, ateo e anarchico si era convertito al cattolicesimo nel 1868, ma si mise a parlare oltre che di Dio anche di terra e di giustizia sociale e di libertà, fondando nell'Amiata una sovversiva comune agricola; fu ucciso dai reali carabinieri il 18 agosto del 1878, in occasione di una processione pacifica non autorizzata, con grande sollievo del papa Pio IX e del governo di sinistra allora al potere di Depretis.

La vita pubblica di Carlo Cafiero (nato a Barletta nel 1846 da famiglia agiata, bello, di aspetto elegante) dura appena dodici anni: dalla primavera del 1871, con lo sviluppo dell'Internazionale dopo la Comune parigina, al febbraio del 1883, quando venne ricoverato in manicomio da cui non ne uscirà prima della morte avvenuta nove anni più tardi nel 1892.

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Il 14 e 15 agosto 1892, si tenne a Genova, in sala Sivori, (l'attuale cinema  Palazzo) un congresso delle società operaie e socialiste di tutta Italia, dopo la relazione del programma tenuta da Maffi, si ebbe la separazione dei socialisti dagli anarchici. I lavori proseguirono il giorno dopo in Via della Pace, senza gli anarchici e gli operaisti che rimasero in sala Sivori.  Nacque così il Partito Socialista Italiano, parlamentarista e riformista.

L'uomo di punta di allora era Pietro Gori (1865-1911)

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nato a Messina da genitori toscani, avvocato (ha esordito nello studio del socialista Milanese Filippo Turati), conobbe la galera da giovane per propaganda sovversiva, autore in esilio della canzone Addio Lugano bella.

 La fase comunistico-libertaria è una fase contraddittoria; il comunismo è accettato come fine, ma vengono respinti i mezzi indicati dal marxismo. Viene negata infatti la necessità del partito politico, della direzione dello Stato centralizzato e della fase di transizione (dittatura del proletariato tramite il partito), a cui vengono contrapposte la libera associazione e l'espropriazione violenta. Viene affermato altresì che senza l'abolizione generale della proprietà e l'adozione di un piano economico centralizzato non può esservi comunismo. Si delineano in questo periodo della fine del secolo, all'interno del movimento anarchico, contrasti sulla tattica, sull'organizzazione e sul programma, che assumeranno aspetti violenti e anche tragici negli anni successivi.

 

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La "propaganda attraverso il fatto"

"Inoltre ho ben il diritto di uscire dal teatro quando la commedia mi diventa odiosa, ed anche di sbattere la porta uscendo, col rischio di turbare la tranquillità di coloro che ne sono soddisfatti"            (Hemile Henry)

L'Attentato di Gaetano Bresci a Umberto I di Savoia.

Il cosiddetto "re buono" Umberto I di Savoia, ammira, ringrazia e compensa il generale Bava Beccaris, massacratore di popolani milanesi nel 1898. L'operaio toscano pratese Gaetano Bresci immigrato negli Stati Uniti, decide di vendicare le vittime del "monarchico Bava" e di Umberto. Compra un revolver, si addestra al tiro a segno. Per essere certo che le pallottole non lascino sopravvivere l'odiato tiranno, lima i proiettili in punta a forma di croce, l'effetto sarà dirompente e sicuramente mortale. Bresci vuole vendicare anche i siciliani, vittime di repressioni sanguinose. Aspetta il re a Monza (29 Luglio1900), a una manifestazione di ginnasti, gli spara, lo abbatte, viene quasi linciato dagli atleti, pesto e sanguinante viene interrogato dai poliziotti, uno dei quali gli dice: "il re è vivo". Bresci sorride "impossibile". L' anno dopo il 22 Maggio 1901 fu trovato strozzato nella sua cella  nel carcere di Santo Stefano. Ancora oggi nei circoli anarchici il 29 luglio si brinda...

Anche Mussolini subì tre attentati dagli anarchici.

Nel 1926 un misterioso e fallito attentato che costò la vita al quindicenne Anteo Zamboni, figlio dell'anarchico Mammolo Zamboni, linciato a Bologna dai fascisti.

L'11 di settembre del 1926 Gino Lucetti , anarchici di Carrara, lancia una bomba a mano contro Mussolini che passa in automobile per il piazzale di Porta Pia. L'anno successivo Lucetti sarà condannato a 30 anni di carcere; Leandro Sorio e Stefano Vatteroni a 20 anni per complicità.

Nel 1932   Michele Schirru, antifascista emigrato negli USA, venne fucilato a Roma il giorno dopo il suo rientro in Italia per aver progettato l'eliminazione di Mussolini.

Elisée Reclus, francese, autore di una grande geografia universale, era anche un irriducibile diffusore dell'anarchia. Come del resto uno dei più nobili poeti della natura, il magistrale descrittore di foreste e di uccelli in volo sulle immense pianure russe Ivan Sergeevic Turgheniev, aveva professato ideali populistico-liberatori (morì nel 1883).

L'attentato di Sante Caserio

Sante Caserio, italiano, nato a Motta Visconti, uccide il 24 giugno 1894 il presidente della repubblica francese Sadi Carnot, per punirlo di aver negato la grazia a Vaillant, anarchico condannato a morte per aver ferito alcuni deputati con una bomba.

Durruti, assaltatore di banche per finanziare il movimento, esponente di rilievo della CNT nella Rivoluzione Spagnola, morto in circostanze oscure sulla strada di Madrid sembra per mano della polizia stalinista. "Mai nessun scrittore si sarebbe deciso a raccontare la storia della sua vita. rassomigliava troppo ad un romanzo d'avventure." A questa conclusione Jl'ja Eremburg era pervenuto fin dal 1931, quando aveva conosciuto Buenaventura Durruti; e subito si era messo all'opera. Aveva sritto in poche frasi quello che riteneva di sapere di Durruti: "questo metalmeccanico aveva combattuto per la rivoluzione fin dalla prima giovinezza. Era salito sulle barricate, aveva assaltato banche, lanciato bombe, rapito giudici. Era stato condannato a morte tre volte: in Spagna, in Cile e in Argentina. Aveva peregrinato per innumeri prigioni ed era stato espulso da otto paesi."

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Bonnot, bandito che rubava e uccideva nella Francia godereccia della fin - de - siécle, ex operaio sfruttato, cacciato dal lavoro a 15 anni, perchè aveva preso parte a uno sciopero.

Koenigstein, tintore, noto col nome di Ravachol, il quale indignato per la repressione poliziesca si macchiò con una lunga serie di delitti, tra cui la profanazione di una tomba per asportare oro e gioielli e l'uccisione di un mendicante novantenne. Nel 1892 fece saltare con la dinamite le abitazioni del presidente del tribunale e del pubblico ministero che avevano condannato gli anarchici implicati nelle dimostrazioni del primo maggio a Clichy. non ci furono vittime. Tradito da un cameriere fu arrestato due giorni dopo e mandato alla ghigliottina.

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Emile Henry. Il 12 febbraio 1894, una bomba esplose dentro il caffè Terminus alla Gare San Lazare, con venti feriti e un morto a opera di questo intellettuale anarchico che voleva vendicare la morte di Ravachol e il "cinico egoismo degli impiegati frequentatori del locale". Nell'ora in cui i " piccolo borghesi" bevono la birra leggendo la stampa per assicurarsi che regni l'ordine, Emile Henry getta la sua bomba. Il "terrorista" viene preso dopo aver ferito quattro inseguitori, sarà poi giudicato condannato a morte e giustiziato.

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L'italiano Luigi Lucheni il 10 settembre 1898,

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assassinò a Ginevra l'imperatrice d'Austria "Sissi", per dare risalto alle idee anarchiche. Lucheni era nato a Parigi nel 1873 da madre nubile italiana, ebbe un'infanzia infelice fra brefotrofi e famiglie adottive, emigrò in Svizzera legandosi ad ambienti anarchici, arrestato e condannato all'ergastolo, venne trovato impiccato nella sua cella a Ginevra nel 1910.

Questi attentati fecero promulgare in Francia leggi severissime contro gli anarchici (Lois scèlerates) e furono l'occasione per la chiusura di molti giornali libertari. Kopotkin fu uno dei primi ad incitare l'anarchismo ad uscire dall'isolazionismo impotente dell'atto dimostrativo e a prendere parte alle lotte dei lavoratori nelle fabbriche. 

Patterson nel New Jersey, U.S.A, è la sede di una fiorente comunità di anarchici emigrati. Da Patterson parte Bresci per l'attentato a Umberto I.

Le repressioni violente dell'Italia nell'ultimo decennio dell'Ottocento segna il momento più acuto del terrorismo anarchico: il "regicidio" come forma di riscatto sociale viene teorizzato, approvato o avversato dalle varie correnti anarchiche. Dal tunnel del terrorismo il movimento libertario esce all'inizio del nuovo secolo "andando in fabbrica" ponendosi nel vivo delle lotte operaie. mentre affievolisce il terrorismo, nasce e si irrobustisce l'anarco - sindacalismo, che unifica le masse e si pone come movimento, sia pure limitato, di convergenza fra settori marxisti e anarchici.. Una forma particolare, "italiana", di questa alleanza si ha nel movimento di occupazione delle fabbriche nel 1920, e nel movimento dei Consigli di fabbrica torinesi, animati da giovani socialisti di sinistra come Gramsci e dagli anarchici.

La dottrina anarchico-sindacalista si sviluppò in Francia fra il 1890 e il 1900, con grande partecipazione operaia al sindacato, estendendosi in Germania e ai paesi latini (Bourses du Travail in contrapposizione alla Fèderazion Nationale des Syndicats, di tendenze riformiste). Fino a confluire nella grande e unificata Confédération Générale du Travail (C.G.T.). Nel 1096, nella Charte d'Amiens si proclamava la completa indipendenza del sindacato da tutti i partiti.

August Strindberg, nato nel 1849 e scomparso nel 1912, aveva scritto nel 1884, il Piccolo catechismo per la classe inferiore, un lucido libello contro le istituzioni, per questo ed altri scritti libertari gli venne negato il premio Nobel, nonostante fosse il più grande drammaturgo e scrittore in lingua svedese dei suoi tempi. Poco prima della morte scrisse:" Lo stato si rivela una prigione in cui i difensori della patria sono dei carcerieri, la società è un manicomio, dove autorità e polizia fanno da guardiani, la famiglia è un concubinato, la scienza è una camorra.

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