La cicala e l'inverno

Abbarbicata senza pił scopo
Alla corteccia disseccata,
Trasparente di desolazione
Con la schiena spaccata, la vita
Finita chissą dove
Di lei solo una crisalide resta
un desiderio come guscio vuoto
Vuoto d'amore di stima e di fiducia.


Il suo canto febbrile ed assordante
concerto di mare e sangue nelle tempie
Ha carezzato terre arse, sassi
E il verde assetato degli ulivi
Ma sapere non le č dato
Per quanto forte canti e generosa
Il gelo dell'inverno, o un'altra estate
Con l'aria liquida di baci...


Mi chiedo
se mai siano esistite la cicala
e la nostra grande passione

 

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