L'edificio, costruito interamente
in granito, fu realizzato in tre distinti periodi: il primo risale
alla seconda metà dell'XI secolo, il secondo ed il terzo all'inizio
del decennio successivo. L'interno è a tre navate suddivise da
arcate che poggiano su colonne e pilastri e sono chiuse da un'abside.
La chiesa ospita numerosi reperti come la famosa raccolta lapidaria
romana, pietre con iscrizioni funerarie e militari. Fra le più
importanti troviamo quella di Fulvila, la lapide di Cassio Blesiano,utilizzata
come acquasantiera. Nel presbiterio si trova l'antica statua di
San Simplicio, a mezzobusto, con reliquiario ricavato in una nicchia
del retro.
La scultura in legno dorato
risale al 1600 ed è stata restaurata dal pittore locale Lino Pes,
il quale ha anche donato la teca in cristallo che la protegge.
Le reliquie furono trovate nel 1800, durante degli scavi archeologici,
in una tomba presso la chiesa ed attribuite a San Simplicio. Ne
fu donata una parte anche a varie chiese sarde: quelle custodite
ad Olbia si trovano, oltre che nel reliquiario in steatite sul
retro della statua, anche nella chiesa di San Paolo.
|
|