Alessandro Baggiani Leone |
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La curiosità è il primo passo verso la conoscenza. Io proverò a facilitarvi inserendo aneddoti, prose, poesie, testi mai suonati ed altri ancora. Non saprei con cosa partire... Chi sono? Cosa sarò? Chi ero? Il passato è innocuo se capito, il futuro sarà se il presente è reale.
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La vita, anche se complessa, può essere utile a consolidare le fondamenta dei castelli di sabbia che noi utilizziamo da bambini come barriera emotiva; più in là con gli anni, il castello diventa una enorme città chiamata Amore, Amicizia, Essenza. |
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Sento un respiro che si incendia con il mio, in assenza di solitudine. Giuste concorde per ovvie omissioni condotte da lugubri aneddoti in un mare di nebulose, vicine lontane su fragori di stelle. Coprono, inondano, dilagano in un soffitto. Espongono, nutrono i miei istinti come seguiti dai tuoi. Il vento mi culla come una foglia in primavera fiorita di verde antagonista. |
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"DESDEMONA" |
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“
L’impressocchè irreale. “ Stracolmi
e pieni di tristezza sono i miei pensieri, che non danno pace alla vita
che è composta di buoni propositi. Innocuo sono io che verso dei piccoli
cristalli cantando. Riesco a
capire che non è giusto condizionarli in questa maniera, ma se lo faccio
è solo perché è la mia indole. |
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“Anno” In inverno:
tempeste di muschi e licheni Incrinano
le vie del ritorno, ed
io inquieto sto come
un corpo che aspetta l’arrivo
di 1000 e poi 10000 raggi
uva che concluderanno il
periodo dell’inverno. E in Primavera: Si susseguono i
fischiettii, e Si
aprono i cerchi di colore La
vita ed il suo calore La
speranza ed il suo bagliore Per
la sua importanza del periodo Del
risveglio. L’Estate:
arefatta di gola secca tremore, sonnolenza
e il sole che tentenna moltitudini
di orfani inseguono nuove
onde piroettando con danze e
ciambelle per infanti non nuotati. D’Autunno:
mi sciolgo tra orge di fogliame Sparse
alle mie radici, che volano Inseguendo
Eolo fuggitivo Distinguo
il verde dal marrone; ma
è dell’autunno che stò parlando. Io piombo giù m’incuneo
trafiggendomi con frenetici esaurimenti; voglio sfociare, voglio consumare
e voglio liberare ciò che si sta accumulando. Dato che ne ho bisogno per andare avanti, è quasi una necessità consistente o per meglio dire voglia di chiudere col passato. Io vivo nella mia Bella TOSCANA.
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“Nella
buia e fredda notte di Natale” Nella buia notte di Natale Forse qualcuno non farà festa Poiché
non è come tutti quanti. Nella
fredda notte di Natale Forse
qualcuno non starà al calduccio Perché
non ha casa. Nella
buia e fredda notte di Natale Forse
qualcuno piangerà per la gioia Di
poter essere Libero.
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"Dove sono" cerco
alcune cose che è impossibile trovare; perché sono
chiuse in una prigione seppellita dentro una stanza della mia mente. Quello
che cerco è diverso da quello che cercavo un tempo, ora
è molto più oscura la soluzione della mia stanza di vita. Oscillazione,
distanza, vicinanza delle cose irreali; è l’unica intolleranza per essere se stessi. |