PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE ALLE INDAGINI MEDICO - NUCLEARI:
SCINTIGRAFIA GLOBALE CORPOREA CON 131 I:
SCINTIGRAFIA DELLE GHIANDOLE
PARATIROIDEE:
SCINTIGRAFIA EPATICA (RADIOCOLLOIDI):
SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY:
SCINTIGRAFIA RENALE DOPO TEST FARMACOLOGICO:
ANGIOCARDIOSCINTIGRAFIA +
TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA:
SCINTIGRAFIA POLMONARE PERFUSIONALE:
SCINTIGRAFIA POLMONARE VENTILATORIA:
SCINTIGRAFIA POLMONARE CON 67 Ga :
SCINTIGRAFIA DELLE GHIANDOLE SALIVARI
1. Noduli: classificazione dei noduli in caldi e freddi,
necessaria per il successivo iter
diagnostico. ( caldi >> dosaggi ormonali; freddi >> ecografia ed agoaspirato).
2. Gozzo diffuso e nodulare: valutazione dell’estensione, della localizzazione e
della
distribuzione relativa della funzione ghiandolare.
3. Gozzo retrosternale: conferma di dubbio radiologico.
4. Ipotiroidismo neonatale: ricerca di tessuto ghiandolare
ectopico o di agenesia
tiroidea.
5. Tireotossicosi: valutazione della massa tiroidea per il
calcolo della dose da somministrare
ai pazienti da sottoporre a terapia con I - 131.
6. Tiroiditi: valutazione dell’estensione del processo
flogistico e del quadro evolutivo.
7. Controllo post-chirurgico: valutazione del tessuto ghiandolare
residuo.
1. Ricerca metastasi da K
tiroide.
1. Evidenza biochimica e/o ormonale di iperparatiroidismo
per la valutazione della
presenza e sede di paratiroidi iperplastiche o neoplastiche.
Tempo di esecuzione Indicazioni cliniche
Entro 24 ore
Epatite neonatale o atresia vie biliari
Colecistite acuta
Ostruzione acuta vie biliari
Coleperitoneo ( addome acuto )
Entro 3 - 5 giorni Ittero da stasi ingravescente
Itteri congeniti
Discinesie vie biliari
Ittero post-chirurgico
1. Epatopatie croniche
2. Cirrosi
3. Studio della ipertensione portale
4. Follow-up dei pazienti in terapia
1. Valutazione morfo-funzionale della milza.
2 . Splenomegalia: valutazione dimensionale
3 . Sospetto clinico strumentale della presenza di milza
accessoria:indicazione
della sede ed intensità di captazione del tessuto splenico.
4 . Valutazione di attecchimento dei trapianti splenici autologhi:
idem
5. Traumi splenici: valutazione di possibile rottura di milza
1. Ricerca metastasi.
2. Neoplasie primitive
3. Morbo di Paget
4. Politraumatismi
5. Infrazioni ossee.
1. Fratture
2. Artropatie
3. Microfratture da stress
4. Reazioni da protesi
5. Osteomieliti ed artriti settiche
6. Necrosi ossea asettica
7. Follow-up dei trapianti
1. Quantificazione della funzione renale separata mediante determinazione del
filtrato
glomerulare, del flusso plasmatico renale effettivo e della
funzione tubulare.
2. Nefro-uropatie ostruttive: valutazione della funzione
residua del rene ( o reni ) e/o
localizzazione del danno a livello escretorio. La
scintigrafia renale sequenziale associata
al test con Furosemide è utilizzata per differenziare una
stenosi organica da una atonia
marcata della pelvi o
ristagno per dilatazione.
3. Nefro-uropatie infiammatorie: valutazione del danno
escretorio.
4. Nefro-uropatie congenite: valutazione della funzione
renale pre e/o post-operatoria.
5. Follow-up del trapianto del rene: valutazione delle complicanze
precoci e tardive
1. Ipertensione arteriosa nefrovascolare: la scintigrafia
renale sequenziale con ACE inibitori
permette di individuare stenosi emodinamicamente
significative dell’arteria renale.
1. Studio della contrattilità miocardica per la valutazione funzionale, la prognosi ed il
follow-up delle cardiopatie in genere.
2. Cardiopatie congenite: diagnosi e valutazione quantitativa
dello shunts sinistro-destro.
-------
1. Sospetta malattia coronarica (CAD): in caso di
- Angina atipica
- ECG sforzo dubbio
- Screening popolazione a rischio come ricerca di sede ed
estensione di ridotta
riserva coronarica
2. Valutazione della riserva coronarica in CAD : come
- Indice prognostico
- Valutazione pre-operatoria (by-pass, angioplastica)
- Follow- up
1. Embolia polmonare:
identificazione, valutazione dell’estensione e dell’evoluzione
della malattia (follow-up intra e post-terapeutico).
L’indagine gode di elevata
sensibilità. Valori elevati di specificità sono ottenibili se
l’esame è interpretato
alla luce di informazioni sulla ventilazione desumibili dalla
scintigrafia polmonare
ventilatoria
2. Malattie polmonari da sottoporre a terapia chirurgica:
valutazione della funzione
respiratoria residua. Stima della tolleranza emodinamica del
parenchima residuo alla
resezione chirurgica.
3. Broncopneumopatie croniche: valutazione del rapporto
ventilazione/perfusione in
associazione con la scintigrafia di ventilazione.
1. Embolia polmonare: dimostrazione di segmenti ventilati
risultati deficitari alla
scintigrafia perfusionale.
2. Broncopneumopatie: identificazione del danno, della sua
estensione.
3. Valutazione della clearance.
- mucociliare;
- alveolo-capillare.
1. Documentazione di laboratorio e clinico strumentale di alcune
neoplasie, linfoma
primitivo o loro recidiva e di sospetta patologia
infiammatoria.
2. Interessamento mediastinico da neoplasia polmonare: valutazione
dell’estensione della
malattia alle linfoghiandole del mediastino.
3. Sarcoidosi, pneumoconiosi e fibrosi idiopatiche
polmonari: valutazione di estensione
e grado di attività della malattia durante follow-up e in
corso di terapia.
4. Linfoma maligno (NHL-LH): localizzazione della malattia e
follow-up post terapeutico.
Anticipa l’informazione radiologica.
5. Infezioni polmonari “opportunistiche” in corso di AIDS: presenza,
sede, estensione ed
attività dell’infezione polmonare.
1. Scialoadeniti acute: la
captazione del tracciante è aumentata. L’iperemia, l’aumento
volumetrico e la morfologia alterata sono peculiari delle
forme infiammatorie acute.
Il test di stimolo valuta la risposta funzionale.
2. Scialoadeniti croniche: progressiva riduzione dell’uptake
per sostituzione fibrosa del
tessuto ghiandolare funzionante. Tale ipocaptazione è
proporzionale alla gravità del
processo.
3. Calcolosi: le forme infiammatorie possono essere
accompagnate dalla presenza di
calcoli. L’analisi della cinetica dimostra un caratteristico
accumulo del tracciante ed il
test di stimolo valuta l’entità dell’ostruzione.
4. Neoplasie, Tumore di Warthin: sono rappresentate come
aree focali non captanti o
ipocaptanti. Il test da stimolo può evidenziare un focolaio
di uptake patologico che
si accentua dopo stimolo acido.
SCINTIGRAFIA CON LEUCOCITI MARCATI :
1. Ascessi: ricerca di sedi infette ed eventuali tragitti
fistolosi considerando la ridotta sensibilità in
addome superiore per presenza “flogistica” di leucociti a
livello epatico e splenico.
2. Infezioni di protesi vascolari ed articolari: complementare
alla scintigrafia ossea trifasica per
lo studio delle protesi articolari.
3. Morbo di Crohn: valutazione di estensione ed attività di
malattia in particolare nelle fasi
intercritiche e quando l’indagine endoscopica e altre indagini
radiologiche risultino di difficile
approccio e mal tollerate.
4. Osteomieliti, artriti settiche.