Riflettiamo su
 Home Copertina In redazione Editoriale Riflettiamo su Cronache d'oggi Tra serio e faceto Poeti a confronto Recensiamo C'era una volta... I chimici e la salute ITIS informa Ridiamoci su

 
 

 

La  “ non vita “ dei barboni.

Sono tra noi, eppure molte volte si fa finta che non ci siano. Vivono negli angoli bui, vicino i cassonetti e girano tra le strade con addosso stracci e pellicce di giornali.

Non sono emarginati, stranieri o andicappati, ma è come se lo fossero. Purtroppo bisogna amaramente constatare che le diversità esistono e non sono capite, né tanto meno accettate.

La vita dei barboni è infatti una “non vita” proprio per il fatto che si è incapaci ed ottusi nel vederla, comprenderla ed accettarla, forse perché ci crogioliamo nel nostro perbenismo, nel nostro status e siamo troppo ben inzuppati di miele e cioccolata. Ma loro ci sono e si accontentano di poco perché “non vivono” nella dimensione del “tutto e subito” o, ancora peggio, in quella del consumismo.

Essere barboni è come essere padre o madre, dottore o scienziato: è sempre una scelta incondizionata o imposta dagli eventi; comunque è sempre una vita, una scelta e per questo degna di rispetto e comprensione.

 Barboni e falliti, barboni e deboli, barboni e solitudine: sono associazioni spontanee, quasi immediate quando si parla di loro ed ancora una volta si pensa a loro come a gente diversa da noi, quando poi falliti deboli e soli lo si è un po’ tutti, dal momento in cui a mancare non è un tetto o un pezzo di pane, ma aiuto, amore e speranza. Ed allora è naturale diventare così, vagabondi e barboni, in questo mondo che bada tanto a ciò che si porta addosso e non più a quello che si ha dentro, e la cronaca odierna, impetuosa, lo conferma: si può morire da barboni!

Pietro Lamaina  II  B

Home

Copertina

In redazione

Editoriale

Riflettiamo su

Cronache d'oggi Tra serio e faceto Poeti a confronto Recensiamo C'era una volta
I chimici e la salute ITIS informa Ridiamoci su

                                                                                                    pag. 4