Roma 28.06.02 Alla Stampa quotidiana

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SUPERLAVORO PER I DIPENDENTI DELLE POSTE ITALIANE,

MENTRE L’AZIENDA A ROMA LAICIZZA LA FESTIVITA’ DI

SAN PIETRO – CRITICA SEVERA DEL SINDACATO AUTONOMO

S.A.I.L.P.

La notizia dell’apertura degli uffici Postali, pur se in modica quantità a ROMA, nella giornata della festività del Santo Patrono – il 29 Giugno- ha messo in subbuglio il personale già costretto a turni massacranti in situazioni di parziale carenza di unità, ed in condizioni di temperatura spesso insopportabili, per il pessimo funzionamento degli impianti di climatizzazione in molti Uffici Postali.

Le lamentele espresse dal Sindacato non hanno trovato molto ascolto, anche se nella giornata di ieri pomeriggio si è svolto un incontro richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, con la Delegazione Centrale della Società Poste.

Il Sindacato autonomo S.A.I.L.P. ha espresso le sue ferme lamentele rispetto alle interpretazioni unilaterali del contratto di lavoro, da parte dell’azienda, che hanno consentito ai Dirigenti del Lazio e delle Filiali romane di inviare praticamente "ad horas" una comunicazione contenente l’obbligo di protrarre gli orari in alcuni Uffici, già in forti difficoltà operative, oltre che l’apertura di alcune Agenzie Postali nella giornata della Festività di san Pietro, molto cara ai romani.

Il tentativo di porre fine al conflitto attraverso una parziale modifica delle disposizioni iniziali ha solo avuto il parziale risultato di attenuare la spinta iniziale, ma il SINDACATO , ha dichiarato il Segretario provinciale del S.A.I.L.P. CONF.S.A.L. di Roma contesta il modo di porre le relazioni industriali, da parte dei Dirigenti territoriali di Poste Italiane.

Ad avviso di Sergio Seminara (Responsabile del maggiore Sindacato Autonomo postale a Roma) non ci sono i margini per chiudere la vertenza e per questo il S.A.I.L.P. ha invitato i lavoratori ad esprimere la volontà di esser esentati, ove precettati a fare straordinario festivo, o cambiamenti di turno di lavoro, ciò infatti è in linea con i dettati contrattuali che fissano l’obbligo del preavviso contrattuale di 48 ore, PER OGNI CAMBIAMENTI DI ORARIO.

Nel frattempo il S.A.I.L.P. prevede ressa agli sportelli, addirittura segnala che sia stato scelto qualche Ufficio di limitate capacità recettive quale ROMA TOR TRE TESTE, ove notoriamente la clientela viene quotidianamente costretta ad attendere in fila fuori dal locale, per le ristrettezze della sala al pubblico; figurarsi prevede il sindacato autonomo cosa potrà accadere in scadenza ICI.

Il S.A.I.L.P. ha espresso l’intenzione di inviare una nota di protesta alla SANTA SEDE affinché la laicizzazione della FESTIVITA’ di SAN PIETRO non divenga un costume per i lavoratori delle Poste, che ogni giorno effettuano servizi al mattino e nel pomeriggio subendo ogni forma di pressione, a causa della politica di ristrettezza economica scelta dal Management.

Il Segretario Provinciale

(Sergio Seminara)