Si inasprisce la

VERTENZA NAZIONALE dei DIRITTI.

FALLITO L’INCONTRO DEL 14 GIUGNO PER LA COMPOSIZIONE DEL CONFLITTO NAZIONALE DI LAVORO .

La vertenza nata dalle valutazioni unitarie, all’esito dell’ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI R.S.U. di Poste Italiane e delle strutture dei sindacati di categoria sfocerà in un vero conflitto, con nuove forme di lotta che coinvolgeranno unitariamente tutto il SINDACATO (astensione dalle prestazioni straordinarie secondo il comunicato unitario che verrà redatto).

E’ prossimo il documento unitario delle Segreterie Nazionali per l’avvio dello stato di agitazione con nuove forme di lotta.

Orario di lavoro

Si rivendicano: la certezza della prestazione oraria e la certezza della retribuzione.

Recapito

Nel settore del recapito si rivendica la fine dell’ obbligo di recapitare tutta la corrispondenza (tavolo pulito) a prescindere dalla quantità di lavoro, dall’orario e da quanto previsto dalle norme contrattuali., con l’aggravante del ricorso continuo all’abbinamento.

Sportelleria

Nella sportelleria è necessario porre fine alle contraddizioni tra l’esigenza di mantenere la tempistica prevista dal progetto "rete 2000", che impone ritmi serrati per smaltire le file, e gli obiettivi di promozione e commercializzazione dei numerosi prodotti, che richiedono cura e particolare attenzione verso il cliente

Si rivendicano nuovi test per le procedure informatiche che essendo spesso imperfette rappresentano un serio impedimento alla celerità delle operazioni aggravando ulteriormente il quotidiano orario di lavoro.

Si chiede la revisione del modello organizzativo scaturito dal criterio CDMA che è da ritenersi completamente fallito e serve solo a determinare riduzioni del fabbisogno reiterando la pratica dei distacchi.

Quadri

Si rivendica l’impianto contrattuale vigente eliminando ogni negazione del diritto legato all’orario di lavoro ed allo sviluppo professionale.

Ferie

Si chiede la fine di ogni abuso sulle negazioni delle ferie motivate dalle croniche carenze di personale

Discriminazioni.

Si rivendica la fine di ogni discriminazione sui lavoratori

Roma 14 giugno 2002