Estate
2000: SPECIALE SOLE
Allarme dei dermatologi:"non abbiate fretta
di abbronzarvi e usate protezioni a filtri stabili"
Qui
10 credenze sbagliate da sfatare subito.
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Arriva l'estate e la corsa alla tintarella
di stagione è scontata anche quest'anno. Ecco allora
che gli specialisti della pelle, i dermatologi, lanciano un
nuovo appello a difesa della nostra "povera" cute,
che di qui a pochi giorni potrebbe scottarsi con conseguenze
veramente gravi. Esposizioni brevi
e intense. La moda è il "mordi e fuggi"
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ossia una esposizione
che dura al massimo per un week end e in cui, trattandosi
di soli due giorni (a volte anche solo uno), ci si espone
per molte ore e molto intensamente al fine di tornare a casa
con la tintarella. Ebbene i dermatologi avvertono all'unisono
che questi comportamenti hanno un elevata probabilità
di farci ritrovare a fine stagione con una pelle macchiata,
invecchiata e disidratata. Poche regole.
una esposizione graduale darà modo alla cute di non
subire un vero e proprio trauma e l'uso di fattori protettivi
dell'ultima generazione che
riparino dagli ultravioletti di tipo
A e di tipo B e che siano fotostabili, vera parola magica
per il primo sole del millennio che, anche quando la linea
dell'orizzonte lo fà apparire meno aggressivo, è
invece più cattivo che mai.
Secondo i dermatologi inoltre se l'aumento delle malattie
cutanee fotoindotte è
dovuto
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da una parte allasempre
maggiore aggressività dei raggi del sole,
d'altra parte non si può certotrascurare
come esigenze di look e di tempo da dedicare all'esposizione
(questo è sempre più ridotto) abbiano il loro
impatto sull'aumento
di tali patologie. Le conseguenze, tuttavia,
non tarderanno a farsi notare. Come? Si và
dalla |
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dermatosi,
fastidiosissima e anche perenne, ai tumori della pelle, tra
i più aggressivi e tenaci nel loro settore.
Come fare? Presto e bene
raro avviene. Così recita un proverbio che mai fu tanto
appropriato. Sempre loro, i dermatologi, consigliano un'abbronzatura
uniforme e non così intesa da fare male alla salute
della nostra cute. Questa si può ottenere proteggendosi
adeguatamente dopo aver conosciuto il prorpio fototipo; le
persone più a rischio potrebbero
associare alla lozione protettiva
degli antiossidanti da assumente per bocca (e sempre
dietro prescrizione medica) e applicare localmente della vitamina
C per neutralizzare i radicali liberi. Quindi fototipo, filtri
solari e fotostabilità sono parole che dovrebbero entrare
a far parte della nostra vita quotidiana.
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-_ L E
_ 1 0 _
C R E D E N Z E _ D A _
S F A T A R E_-
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Le
protezioni ALTE non fanno abbronzare. La tintarella
appare più lentamente ed è meno intensa,
ma è molto più duratura e uniforme. |
I
prodotti solari servono solo a non scottarsi. Le
scottature sono provocate dai raggi UVB, ma le radazioni
UVA accelerano l'invecchiamento e degradano irreversibilmente
la struttura cutanea. |
Chi
è abbronzato è protetto. Una volta abbronzati
la protezione non serve più. Anche una volta
abbronzata la pelle non ha alcuna protezione dagli UVA
nè dai danni al DNA cellulare. |
A
parità di indice di protezione un solare vale l'altro.
E' fondamentale che un solare contenga filtri UVA oltre
che UVB e che questi siano stabili, altrimenti più
che un solare avrete acquistato un sola. |
La
lampada UVA prepara la pelle all'esposizione. Le
lampade UVA ossidano solo la melanina superficiale ed
il colore scompare dopo poche ore. |
Bisogna
usare i solari solo quando ci si espone per molte ore
consecutive. I primi danni (eritemi) compaiono
invece dopo poche decine di minuti. |
Per chi è naturalmente scuro di pelle basta un
indice di protezione bassa. Anche per una carnagione
olivastra la protezione, nei primi giorni di esposizione,
deve essere medio-alta. |
La capacità naturale di adattarsi al sole è
una caratterstica inesauribile dell'essere umano.
Ogni volta che ci esponiamo senza protezione consumiamo
una parte delle nostre difese naturali dal sole. Questo
è quindi un patrimonio esauribile a caro prezzo. |
E'
normale che la pelle si arrossa dopo le prime esposizioni.
Assolutamente no. Infatti la pelle si arrossa solo se
"ha preso" troppo sole. |
E'
normale spellarsi quando si torna dalle vacanze.
Non è affatto normale ed è invece chiaro
indice del trauma subito dalla cute a causa del troppo
sole. |
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Paolo Bernardi__
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