Curia Vescovile di Termoli-Larino

Ufficio per la Pastorale Giovanile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Statuto

 

   Dallo statuto della Curia:

    "Il complesso, variegato, instabile mondo giovanile non può non essere al centro dell’impegno attento e intriso di discernimento sapienziale della nostra Chiesa che intende coinvolgersi, nelle sue varie componenti, nell’analisi, nella riflessione e nello studio della realtà giovanile. Ha origine da questa consapevolezza l’istituzione dell’Ufficio di Pastorale Giovanile che ha come suo compito principale quello di promuovere, attraverso la lettura attenta e l’analisi sempre più complessa dei fenomeni del ‘pianeta giovani’, una valida proposta per il mondo giovanile della diocesi..." .(Cfr. Statuto della Curia diocesana in Vita Pastorale n° 2/1994, pp. 112-113).

 

 

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Linee pastorali 1998-1999

 

 

Al - Moderatore di curia -

 

A sua ecc.za rev.ma il Vescovo

della diocesi di Termoli-Larino

 

 

    Dallo statuto della Curia:

    "Il complesso, variegato, instabile mondo giovanile non può non essere al centro dell’impegno attento e intriso di discernimento sapienziale della nostra Chiesa che intende coinvolgersi, nelle sue varie componenti, nell’analisi, nella riflessione e nello studio della realtà giovanile. Ha origine da questa consapevolezza l’istituzione dell’Ufficio di Pastorale Giovanile che ha come suo compito principale quello di promuovere, attraverso la lettura attenta e l’analisi sempre più complessa dei fenomeni del ‘pianeta giovani’, una valida proposta per il mondo giovanile della diocesi..." .(Cfr. Statuto della Curia diocesana in Vita Pastorale n° 2/1994, pp. 112-113).

 

    Seguendo le indicazioni dello statuto il primo atto dell’Ufficio di P.G., per l’anno pastorale 1998-1999, sarà la creazione di un LABORATORIO di PASTORALE GIOVANILE formato da una équipe qualificata che possa coadiuvare il Direttore e, attraverso di lui, il Vescovo e la Diocesi stessa ad "interpretare le istanze dei giovani, (e)seguirli per le nuove vie su cui essi esprimono legittimamente i loro sentimenti..." (EI, 154).

L’équipe sarà formata da laici già impegnati in diverse realtà ecclesiali, qualificati dal punto di vista professionale (sociologi, psicologhe e pedagogiste) e provenienti da esperienze dirette con il mondo giovanile (professori/professoresse; catechisti/e).

Questo perché è necessario un approccio multidisciplinare.

   "Per leggere adeguatamente la realtà, la pastorale giovanile si fa attenta alla strumentazione fornita dalle scienze descrittive e interpretative (sociologia, psicologia, antropologia...). Riesce così a cogliere, in modo globale, le attese giovanili, le convergenze e le divergenze... La sua particolare funzione educativa spinge inoltre la pastorale giovanile ad un dialogo stretto con le scienze dell’educazione, del linguaggio e della comunicazione...". (Cfr. TONELLI R., Pastorale Giovanile. Dire la fede in Gesù Cristo nella vita quotidiana, editrice LAS, Roma 1987, pag. 27).

Il LABORATORIO, in questo modo, opererà un continuo MONITORAGGIO della realtà -giovani- nella nostra diocesi, affinché attraverso la lettura critica dei dati si possano individuare BISOGNI ed ESIGENZE a cui dare risposta con una PROGETTUALITÀ pastorale in continua evoluzione.

Occorre allora che nel progettare si segua un itinerario metodologico empirico, critico e teologico...

Una rilettura, attualizzata, del vedere-giudicare-operare di GS, 44.

Essa parte da un rigoroso discernimento, condotto alla luce della fede e con l’ausilio della ricerca socio-religiosa e antropologica, della segnaletica e progettualità già esistente sul territorio, ancorché germinale e carente. Solo successivamente e seguendo tale segnaletica essa identifica mete raggiungibili per lo più in tempi lunghi e individua strategie che si ritengono più atte a favorire il passaggio dalla situazione data a quella desiderata.

É una metodologia che si articola su tre fasi distinte, ma complementari:

1. Analisi valutativa della situazione data (fase KAIROLOGICA).

2. La progettazione della fase desiderata (fase PROGETTUALE).

3. La programmazione del passaggio dalla prassi vigente alla nuova prassi (fase STRATEGICA).

(Cfr. MIDALI M., Teologia pastorale o pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, editrice LAS, Roma 1991, pp. 572-594).

In fondo il rischio di uno scollamento tra Chiesa e giovani è reale.

    "... non ci si può nascondere che è relativamente facile richiamare una dottrina o dei principi e stabilire degli obiettivi ormai consolidati e ripetutamente proposti dal recente magistero. Senza dire che, ciò facendo, c’è il rischio di coprire con facile retorica sacra, spesso inconcludente, un carente discernimento dell’esistente e una deplorevole incapacità di progettualità seria e pertinente. Probabilmente sta qui una delle ragioni per cui tante energie investite con generosità nel preparare e attuare progetti hanno sortito, di fatto, esiti piuttosto deludenti se non proprio fallimentari." (Cfr. AA. VV., L’esperienza religiosa dei giovani. 3. Proposte per la progettazione pastorale, (a cura di M. MIDALI-R.TONELLI), editrice ELLE DI CI, Leumann 1997, pag. 178).

L’équipe, nel suo seguire questo itinerario, si inserisce in pieno nella programmazione sia statutaria sia pastorale. (Cfr. D’AMBROSIO D., "Cammino verso il Padre. Indicazioni pastorali per l’anno 1998-1999, n°5).

Inoltre, a quanto detto finora, si aggiungono:

* la progettualità già esistente, nella continuità dell’Ufficio stesso;

* e le proposte, che ora vengo a presentare, destinate a diventare un primo abbozzo di quel progetto pastorale che il LABORATORIO di PASTORALE GIOVANILE sarà chiamato a delineare nella sua specificità.

 

 

Linee progettuali:

 

* Realizzazione (e attualizzazione se necessario) delle iniziative diocesane già esistenti e di quelle proposte dall’Ufficio Nazionale.

 

* Iniziative mirate al coinvolgimento dei lontani collaborando, soprattutto, con la SCUOLA e con le FAMIGLIE.

 

* Coordinazione dei gruppi giovanili presenti nel territorio diocesano.

 

* Iniziative diversificate (ritiri, campi-scuola, campi-lavoro...) per rispondere ad una molteplicità di bisogni ed esigenze.

 

* Coinvolgimento diretto dei catechisti e degli operatori di pastorale giovanile.

 

* Varie ed eventuali!

 

 

 Termoli, 20 ottobre 1998

Il direttore dell’ U.P.G.

 

 

 

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Linee pastorali 1999-2000

 

 

Al - Moderatore di curia -

 

A sua ecc.za rev.ma l' Amministratore apostolico

della diocesi di Termoli-Larino

 

 

   Seguendo le indicazioni dello statuto della Curia il primo atto dell’Ufficio di P.G., per l’anno pastorale 1998-1999, è stato la creazione di una équipe qualificata che ha, con generosità, coadiuvato il Direttore e, attraverso di lui, il Vescovo e la Diocesi stessa ad "interpretare le istanze dei giovani, (e) seguirli per le nuove vie su cui essi esprimono legittimamente i loro sentimenti..." (EI, 154).

L’équipe è, tuttora, formata da laici già impegnati in diverse realtà ecclesiali, qualificati dal punto di vista professionale (sociologi, psicologhe e pedagogiste) e provenienti da esperienze dirette con il mondo giovanile (professori/professoresse; catechisti/e).

Questo perché è necessario un approccio multidisciplinare.

"Per leggere adeguatamente la realtà, la pastorale giovanile si fa attenta alla strumentazione fornita dalle scienze descrittive e interpretative (sociologia, psicologia, antropologia...). Riesce così a cogliere, in modo globale, le attese giovanili, le convergenze e le divergenze...

La sua particolare funzione educativa spinge inoltre la pastorale giovanile ad un dialogo stretto con le scienze dell’educazione, del linguaggio e della comunicazione...".

L’UFFICIO per la PASTORALE GIOVANILE, quindi, rinnovato nella veste del suo Direttore e dell’équipe di lavoro, in questo primo anno di attività pastorale seguendo quelle che erano state le Linee Progettuali consegnate al Moderatore di Curia e al Vescovo diocesano all’inizio dello scorso anno pastorale 1998-1999 ha portato a termine i seguenti obiettivi:

 

* Realizzazione (e attualizzazione se necessario) delle iniziative diocesane già esistenti e di quelle proposte dall’Ufficio Nazionale.

 

L’Ufficio ha costantemente "informato" il tessuto diocesano delle iniziative che venivano proposte dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, suggerendo la partecipazione ai vari incontri, convegni, studi...

Allo stesso modo si è impegnato a riproporre, cercando anche di attualizzarle, le iniziative tradizionalmente legate alla pastorale giovanile diocesana: 2giorni con il Vescovo, Quaresima dei giovani...

In questo "riproporre l’esistente" l’Ufficio, grazie soprattutto alla collaborazione dell’èquipe, ha avviato un discreto monitoraggio della realtà giovanile cercando di cogliere, alla base, quelle che sono le esigenze, le domande, i bisogni del Giovane della diocesi sia quello vicino alla realtà ecclesiale, che quello lontano.

 

* Iniziative diversificate (ritiri, campi-scuola, campi-lavoro...) per rispondere ad una molteplicità di bisogni ed esigenze.

 

L’obiettivo era creare un calendario diversificato che offrisse ai giovani un ventaglio di proposte per l’estate. Questo non è stato del tutto raggiunto, in compenso è partita una esperienza pilota, proposta solo ai componenti dell’èquipe, per un campo di lavoro in Romania organizzato dalla Lega Missionaria Studenti dei Gesuiti e sotto la responsabilità e la guida del sottoscritto. L’esperienza, risultata valida e proficua già in sè, ha creato un impatto positivo in coloro che ne sono venuti a conoscenza gettando le basi per una reiterazione della stessa, se non l’estate prossima visto l’impegno giubilare, sicuramente nei prossimi anni.

 

* Coinvolgimento diretto dei catechisti e degli operatori di pastorale giovanile.

 

In occasione della Festa dei Giovani tenutasi il 5, 6 e 7 settembre per la presenza nella nostra diocesi della Croce del Giubileo è stato compiuto, previa informazione dell’Ufficio Catechistico, un censimento dei catechisti e degli operatori di pastorale giovanile (dalle medie in sù) delle parrocchie della nostra diocesi.

(Le liste, in continuo aggiornamento, sono reperibili nell’archivio dell’U.P.G.)

Ai catechisti è stata inviata una lettera che:

- li invitava personalmente a partecipare all’incontro del 5 settembre con mons. Domenico Sigalini, responsabile del S.N.P.G., in cui è stato presentato il documento "Educare i giovani alla fede" (documento che è stato consegnato ai catechisti)

- offriva loro, tramite una tessera nominativa, una riduzione del 15% sull’acquisto di materiale librario presso la nuova libreria religiosa aperta a Termoli.

Questo, naturalmente, per invogliare, e aiutare, i catechisti all’acquisto di materiale per la catechesi contribuendo così ad elevare il livello culturale del fare catechesi.

- invitava i catechisti ad un lavoro pastorale in collaborazione con l’U.P.G. in modo da coordinare le forze e gli obiettivi.

 

Inoltre, importante appuntamento di questo anno pastorale è stata la Festa dei Giovani, tenutasi in occasione della presenza tra noi della Croce del Giubileo.

Alcune cose al riguardo sono state gia dette, ma mi preme sottolineare alcuni aspetti.

È naturale che l’impianto organizzativo poteva e può essere ragionevolmente "criticato" a seconda della sensibilità di chi lo analizza.

A parte questo l’organizzazione della Festa dei Giovani è stata preceduta da un attento lavoro di valutazione sia degli effettivi problemi oggettivi da superare, uno per tutti la compessa collocazione temporale, sia dell’impatto che doveva avere sulla realtà giovanile per creare un buon effetto "ritorno".

I tre giorni sviluppavano le tre realtà della Preghiera, della Formazione, della Festa...

* Alla veglia di preghiera erano presenti minimo 400 persone (il numero dei Tau consegnati come "segno") e, inoltre, erano presenti, anche se solo con piccole rappresentanze, alcune delle realtà con più presenza giovanile nel loro territorio: S. Martino, Lupara, Guglionesi, Montenero, S. Felice, Campomarino...

 

* All’incontro di formazione erano presenti circa 150 persone, per la maggior parte catechisti che hanno risposto all’invito. Qui si è sentita maggiormente la mancanza del tessuto diocesano.

 

* Al concerto Gospel erano presenti circa 500 persone e, come la sera della veglia, con piccole rappresentanze delle realtà diocesane.

I giovani hanno manifestato anche nei gesti, forse poco liturgici, ma di sicuro sinceri la loro partecipazione alla gioia. Momento culmine è stato la consegna della croce alla diocesi di Isernia-Venafro sottolineato da un breve momento di preghiera che ha dato il tono alla serata ed è stato un messaggio per i giovani, non tutti presenti per le stesse motivazioni.

 

Quindi, a prescindere da tutto, ad una analisi attenta e reale l’appuntamento di settembre risulta positivo. Certo, abbiamo comunque riscontrato delle carenze che serviranno da stimolo ad un sempre migliore lavoro.

Il pellegrinaggio della Croce si concluderà a Chieti il prossimo 26 settembre.

L’Ufficio si è fatto carico di approntare un pullmann per quelle realtà che, da sole, non avrebbero avuto modo di partecipare alla giornata regionale.

 

All’interno della Festa dei Giovani sono state presentate ai catechisti e agli stessi giovani le nuove linee pastorali per l’anno 1999-2000, linee che prendono forma dai suggerimenti pastorali del documento del S.N.P.G. in preparazione di Roma 2000.

 

* Corso di formazione per catechisti ed operatori di P.G. curato dal prof. Riccardo Tonelli della Pontificia Università Salesiana in collaborazione con l’Ufficio diocesano.

IL corso si terrà nelle seguenti date, già fatte conoscere ai catechisti:

29-30 ottobre 1999 / 4-5 febbraio 2000 / 28-29 aprile 2000

 

* Sussidio per i catechisti, nei tempi forti, legato particolarmente alla realtà giovanile.

 

* Escursioni a Roma e in Diocesi sul tema del ritorno alle "radici" della fede.

 

* Incontri di preghiera nei tempi forti e nella settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani.

 

* 2 giorni di spiritualità nel periodo natalizio (giubileo permettendo)

 

* Iniziative legate alla presenza delle reliquie di S. Teresa nella parrocchia del Sacro Cuore in Termoli.

 

* Accoglienza dei giovani e volontariato a Roma per la G.M.G. 2000

 

* Partecipazione alla G.M.G. 2000

 

* Festa dei Giovani a Settembre 2000.

 

Grati al Signore per averci scelti quali "servi" e "collaboratori" del suo Regno, confidiamo nel suo aiuto, affinchè il nuovo anno pastorale sia accompagnato dalla sua presenza e dalla sua benedizione.

 

Termoli, 19 settembre 1999                                                          

Il direttore

                                                                                                 e l’èquipe dell’ U.P.G.

 

 

 

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Strumenti

 

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"Il verbo si fece carne e venne in mezzo a noi" (Gv 1, 14)

Sussidio per i catechisti Avvento/Natale 1999-2000 (a cura dell'U.P.G. diocesano)

NB: Clicca sull'immagine per scaricarlo

 

 

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