Malpensa e dintorni…chi ne è coinvolto?
di Renato Pagnan
(Consigliere Comunale a Cassano Magnano
Candidato per l'Ulivo Collegio n.6 Camera dei Deputati - quota uninominale)

Quando si parla di Malpensa 2000 si è portato a guardare "in alto" per vedere se vi sono aerei e a coglierne gli eventuali rumori, in genere, nulla di più…anche se abbiamo la consapevolezza che Malpensa produce una molteplicità di "effetti a catena" dei quali alcuni sono immediatamente visibili e percettibili, altri sono solo allo stato latente e potenziale. Eppure, nonostante tutto, il comportamento spontaneo ed istintivo ha questa caratteristica e tipologia. Per questo i Comitati ed i singoli cittadini che si sono schierati in contrapposizione al progetto Malpensa, si trovano territorialmente radicati nelle sue immediate vicinanze mentre, man mano che progressivamente si procede ad un allontanamento, sia le resistenze che gli elementi di contraddittorietà tendono a diminuire fino al rovesciamento della posizione iniziale la quale "magicamente" diventa una vera e propria adesione, a volte esplicita, a volte dissimulata. Del resto, da qualsiasi parte ci si schieri, risulta problematica la identificazione di responsabilità concrete oppure di improbabili meriti all'interno del fitto labirinto dei vari organi coinvolti nel progetto Malpensa: Comuni, S.E.A., Provincia, Regione o Governo. Anche la rete degli interessi costituisce una matassa difficilmente districabile; gli interessi prevalenti ed egemoni sono quelli della nostra compagnia aerea Alitalia, quelli delle immobiliari, gli interessi imprenditoriali, gli interessi delle classi lavoratrici, o quanto altro ancora? Questi sono problemi complessi e complicati, ai quali è difficile poter dare risposte uniformi, chiare e distinte. Tuttavia, evitando accuratamente la banalizzazione, cerchiamo di semplificare paradossalmente il quadro e lo scenario. Non è sufficiente limitarsi a cogliere i rumori oppure aguzzare la vista per vedere (e contare) gli aerei, bisogno osservare in tutte le direzioni per comprendere e scoprire che Malpensa oramai è estesamente onnipervasiva, e che la sua estensione elefantiaca va in tutte le direzioni. Per questo la strategia di lotta deve tendere alla delocalizzazione e non deve rimanere circoscritta ed incapsulata all'interno della reticolazione dei comuni limitrofi dal momento che, anche paesi apparentemente distanti, sono comunque coinvolti dall' "effetto" Malpensa. Interventi e problemi come il traffico, la salute dei cittadini, la sicurezza stradale,,l'HUPAC, l'ALP TRANSIT, la S.S. 336, la PEDEMONTANA e tutto quanto altro ne consegue non possono essere trascurati o posti in secondo piano rispetto alla prospettata realizzazione della terza pista di Malpensa e/o al mantenimento dei voli notturni. Il mio impegno, così come quello del Partito dei Comunisti Italiani, è quello di permettere che l' "informazione VERA" diventi patrimonio comune di tutti, lontani o vicini, con lo scopo finale di realizzare e strutturare un movimento e una "battaglia" in grado di svilupparsi ad ampio raggio, di superare e disintegrare lo spazio angusto e localistico in cui si svolge nel presente; inoltre sarà necessario un riassorbimento di quelle forme di "campanilismo" che produce solo frammentazione, particolarismo e divisione. Possiamo comunque affermare che il nostro intento è di tener distinti gli interessi economici da quelli politici. Tutti, che lo vogliano o no, ne sono coinvolti e per questo è necessario rafforzare lo spirito unitario e la compattezza organizzativa per superare divisioni, inutili protagonismi ed illazioni prive di concretezza. Questi elementi di insufficienza e di disgregazione non permettono di affrontare e risolvere con efficienza e positività l'enorme mole di problemi che si presenterà, in tutta la sua complessità e gravità, in un futuro tutt'altro che lontano.
torna all'homepage