L'area della ricerca...La critica...
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L'area della ricerca di Plauso Nivo Battistini
è la scenografia con tutte le implicazioni
fantastiche e tecniche che questa disciplina comporta; insomma
il teatro, la scena,i fantasmi e le
manipolazioni; un mondo di parole e
di simboli, di epica esistenziale e di culto bonario della
cianfrusaglia e della cartapesta Non che Plauso si limiti a catalogare nei suoi
disegni gli oggetti del mestiere, anzi: l'inconscio suo è onnipresente,
sfiora l'angoscia onirica del demone fumetto che digrigna gli affilati
canini; ma predomina il bisogno del gioco, della visione scenografica
appunto, che rende entusiasmanti molti dei suoi lavori. Dov'egli,
anche per quotidiana esperienza di teatro, avrà sempre più da dire.
Venerdì 12 Febbraio 1982
Armando Capri
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MOSTRE
<<Ecco la mia antitesi! Ecco la mia diade artistica! Ecco la mia dualità |
figurativa! I miei cronemi pigmentosi distribuiti su queste superfici |
all'apparenza bidimensionali o spregiudicatamente tridimensionale,insieme |
alla legnosa matericità e il libero arbitrio grafico - monocromatico, |
creano l'euritmia congeniale a materializzare il mio pensiero, (sintesi |
degli opposti)>> Plauso 1988 |
Con queste parole il pittore Plauso Nivo Battistini ha
presentato la sua mostra, che si è inaugurata
sabato 17 dicembre 1988 alla
Scuola di Giornalismo, (C.so Matteotti, 38
Torino). L'artista, che lavora
in qualità di scenografo al Teatro Regio di
Torino, racchiude in queste
frasi il senso della sua pittura che, in questa
"personale", si dimostra
ai fruitori rinnovata...Plauso, infatti, che
nelle opere precedenti aveva
riservato grande importanza al disegno, inteso
come mezzo esplicativo per
trasmettere le proprie impressioni, il proprio
approccio, trasfigurato nel
surrealismo, con la realtà, ricorre oggi ad
elementi quasi scultorei,
costruzioni che tendono quasi a staccarsi dal
solito ripetibile fondo, che
cercano di emergere ma che nello stesso tempo
rimangono legate a quelle
immagini di sempre. Fra queste si possono
ricordare quelle che sembrano
allungarsi quasi come bracci mobili alla ricerca
di quel dinamismo che si
contrappone alla staticità dello sfondo. In
questi nuovi lavori, come "La
mia tetraedricità" l'artista unisce
appunto, ai tradizionali soggetti,
figure che spaziano nel vasto mondo della
geometria, e fantastiche
geometrie sembrano modellarsi li nello stesso
momento in cui si osservano
i suoi lavori, appunto l'autore
dice:"....creano l'euritmia congeniale a
materializzare il mio pensiero"; si
materializzano anche le sue passioni,
la sua realtà, e realtà sono gli aspetti
predominanti della sua vita: il
lavoro, il teatro, i soldi, l'amore, il tutto
fuso in un insieme su cui
prevale il colore dell'oro, della ricchezza.
L'attenzione per il
movimento, porta Plauso a fissare determinati
momenti, piuttosto attimi,
come quando cadono dal tavolo del suo studio,
delle matite colorate e non
tutte toccano il pavimento nello stesso istante o
ancora quando, guardando
l'acqua in punto e fissandolo a lungo senza
distogliere lo sguardo si
riesce a cogliere il riflesso che sembra prendere
corpo solidificandosi;
un susseguirsi di effetti ottici vanno a
concatenarsi all'immaginazione
dell'osservatore, che naviga in spazi inesplorati
della fantasia,
raggiungendo anch'egli il suo mondo fantastico.
Pur non dimenticando le
esperienze precedenti, l'artista dimostra in
questa personale, una
notevole capacità di rinnovamento che,
senz'altro legata all'attività
scenografica, che lo coinvolge quotidianamente,
lo porta a cercare sempre
nuove soluzioni con cui esprimere il suo senso
della vita, perché tutta la
sua arte ruota intorno all'uomo e la natura,
soggetti attivi o passivi, di
tutte le sue opere.
Venerdì 23 Dicembre 1988 Silvia Casali
L'artista Plauso Nivo Battistini, nella fase iniziale della sua
carriera,
ha privilegiato la grafica ed il disegno come
mezzo per trasmettere le sue
impressioni, e ci ha dato composizioni di
gradevole gusto e apparentemente
di facile interpretazione. Col tempo, arricchisce
sempre più la propria
vibrante personalità, egli ha espresso nelle
proprie opere, il suo
carattere a volte sereno, a volte burrascoso,la
sua sensibilità
è ricca di fantasia; estri surrealistici che
scaturiscono
improvvisamente nella sua mente esaltano la
personale ricerca artistica,
lo si può ben notare dal dinamismo che emana da
certe sue creazioni, in
alcune composizioni geometriche, nei colori forti
e soprattutto nelle
opere "tridimensionali". In esse ci
sono elementi quasi scultorei, figure
che sembrano staccarsi dal fondo, che emergono
vigorosamente, aggiungendo
slancio, ma senza sottrarre armonia al complesso
della rappresentazione
pittorica. Sono soprattutto queste le creazioni
di Plauso più coinvolgenti
ed impegnative per il pubblico.....certamente
meritevoli dell'ammirato
interesse di cui sono state fatte oggetto nella
precedente "personale"
dell'artista e che ne siamo certi, si ripeterà
il prossimo Febbraio alla
Scuola di Giornalismo, unitamente al piacere di
conoscerne le ultime
opere.
Gennaio 1990 Nello la Nave
Il merito dell'arte di Plauso Nivo Battistini, che vuole essere
deliberatamente magica e il più possibile
lontana dal considerare la
natura, la tecnica o l'uomo quali semplici dati,
sta nel compiere,
produrre, realizzare nell'attimo stesso in cui
inventa la forma; forme in
movimento, impellenti e propulsive, tutto un
miscuglio inestricabile di
strutture vegetali, meccaniche,
architettoniche.....(Antonio Oberti)
I tuoi dipinti mi hanno colpito per il loro spietato impatto realistico unito
a una notevole capacità di proiezione fantastica.
Gennaio
2001
(Critico musicale) Antonio Cirignano
A Plauso pittore, amico mio.
"Coriandoli, semi aerati da spinte ascensionali.
Altalene mosse, in danze o sospese.
Cadenze di vino precipitano come mongolfiere impossibili.
Abbraccio della natura alla vita,
alla morbida anca, stretta nel ritmo di una milonga tranquilla.
Quell'albero, intreccio di rami e radici ...muschiato
Dissetavi – Felice."
Gennaio 2001 (Ispirato dai dipinti di Plauso)
"Musicista" Filippo Testa.
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