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CHIESA DEL CONSERVATORIO

Da piazza De Deo, mediante una scalinata, si accede alla Chiesa di N.S. delle Grazie, o del Conservatorio Gesù, Giuseppe e Maria.
Essa fu edificata dal medico e sacerdote Don Giovanni Francesco Fragianni nel 1621, come si rileva dalla sua iscrizione sepolcrale, posta a destra dell'ingresso della chiesa.
Altre notizie riguardo alla fondazione della chiesa si possono rilevare dal testamento del sacerdote conservato in uno dei due tomi scampati all'incendio dell'Archivio capitolare della Cattedrale nel 1656.
Secondo un'antica leggenda invece la fondazione ebbe origine il dì della Pasqua 1599 ad opera di due guerrieri francesi, suor Geltrude e Giovanni Pravan medico e sacerdote.
Quest'ultimo, col proprio danaro, nel 1620 costruì il tempio che fu dedicato alla Vergine delle Grazie.
Nel 1738 poi il Canonico Ludovico Grisorio, noto ai suoi tempi per doti di carità e devozione, insieme al canonico Giuseppe Trivoli e a mons. Michelangelo Troysi vescovo di Minervino, fondò il Conservatorio, attiguo alla chiesa, che insieme formarono così un complesso unico.
Tale Istituto fu destinato all'educazione delle fanciulle orfane e affidato alle suore di clausura della Visitazione.
L'approvazione sovrana fu data dal Re Carlo III nel 1758.
Il Sodalizio fu intitolato, come ora a Gesù, Giuseppe e Maria ed ebbe all'inizio la possibilità di ospitare 47 educande.
In seguito altre persone beneficiarono l'Istituto, come l'Abate Campanelli nel 1752, il Capitolo della Cattedrale nel 1855 ed altri.
Nel 1667, secondo il Tango, in questa chiesa esisteva una sola grande tela rappresentante la Madonna delle Grazie tra i santi Giuseppe, Giovanni, Francesco d'Assisi, Antonio di Padova e Francesco di Sales.
Questo quadro delle dimensioni di circa m. 4 x 2, si trova ancora nella chiesa; non è più posto sull'altare maggiore, come allora, ma sulla parete di sfondo, entrando a destra.
Dopo l'ingresso, a sinistra, è posta sul muro un'altra tela, che raffigura la SS. Trinità con Santi.
Sull'altare maggiore una tela di scuola molfettese, del XVIII secolo, raffigurante la Visitazione della Vergine.
In una nicchia campeggia un quadro con cornice e grande raggiera dorata raffigurante la Madonna del Sabato.
Tale quadro venne donato nel 1879 dal sig. Nicola Minervini, in sostituzione di un'altra immagine dallo stesso offerta nel 1872.
In questa chiesa vi era una buona tela raffigurante il volto del Redentore, trasferita in seguito nel Palazzo Vescovile di Andria.

interno della chiesa

volta interna