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STRADA DELL'OLIO

Relativamente alla campagna 1998-99 per quanto riguarda la provincia di Bari si registrava una superficie di coltivazione di 126.961 ha., 382.350 tonn. di olive, 72.127 tonn. di olio e 369 frantoi.
Tale provincia è la più vocata all'olivicoltura e anche la più importante come testimoniano le oltre 95.000 aziende che vi operano e che sono dedite alla coltivazione dell'olivo.
Le varietà più diffuse sono la Coratina, la Cima di Bitonto, la Cima di Mola e il Leccino.
L'olio pugliese extravergine, quello migliore nonché più costoso, si ricava dalla spremitura di olive raccolte manualmente senza utilizzare mezzi meccanici.
Se lavorato a freddo assume un'eccellente qualità.
E' un alimento antiossidante con azione lubrificante, e soprattutto un ottimo condimento che rispetta i sapori e li sottolinea senza annullarli.
Altro aspetto da sottolineare è quello relativo alle proprietà salutari possedute dall'olio di oliva.
Nei paesi dove tale prodotto è l'ingrediente base dell'alimentazione, si ha un'incidenza molto bassa delle malattie coronariche, in quanto l'olio di oliva fa diminuire il colesterolo dannoso e non modifica, anzi a volte fa aumentare quello "buono".
Inoltre, possiede un'ulteriore caratteristica positiva quale quella del giusto equilibrio tra grassi, proteine e sostanze nutritive.
L'istituzione delle strade dell'olio mira a riscoprire le tradizioni, il paesaggio, i frantoi, di epoca medievale, trasformati in musei della civiltà contadina e le masserie quali mirabili esempi di architettura rurale.
Proprio la coltivazione dell'olivo ha indotto, in gran parte, l'edificazione delle imponenti e tipiche masserie rurali pugliesi.
Queste, infatti, furono edificate nei grandi poderi dei nobili quali centri agricoli autosufficienti, in cui il fulcro della vita lavorativa ruotava intorno al frantoio, unica fonte di sopravvivenza per i braccianti.
Alcuni di questi edifici sono stati riconvertiti in aziende agrituristiche presso le quali è possibile riscoprire il piacere di antichi sapori a contatto con la natura.
Lungo il percorso si possono incontrare, inoltre, oliveti spettacolari, gli antichi "trappeti", (ossia i locali nei quali si lavoravano le olive con le strutture e le attrezzature rimaste identiche per secoli), aziende oleicole, elaioteche, musei, aziende agrituristiche, punti di ristoro, imprese artigiane e infrastrutture di interesse turistico, artistico, culturale e paesaggistico, laboratori e botteghe artigiane.
Tali itinerari hanno una finalità educativa intesa a tutelare e valorizzare i territori olivicoli, ad aumentarne la fruizione sotto l'aspetto turistico, paesaggistico e naturalistico e, quindi, rappresentano uno strumento di sviluppo economico e culturale del territorio rurale.
Al momento nella regione sono state costituite otto strade dell'olio inerenti le quattro qualità D.O.P. riconosciute: "Dauno", "Terra di Bari", "Colline di Brindisi" e "Terra d'Otranto".
Nel nostro territorio è presente la strada dell'olio di oliva Castel del Monte caratterizzata dalla qualità D.O.P. "Terra di Bari" contraddistinta dalla particolare forma di potatura a "collo d'oca" con rami contorti ricurvi verso il basso e la dimensione del frutto di piccola-media taglia.
I comuni interessati da tale strada sono oltre a Minervino Murge anche Andria, Barletta, Trani, Canosa, Bisceglie e Corato.
Il visitatore che vorrà godere di questi percorsi enogastronomici-turistici, troverà lungo i percorsi apposita cartellonistica, segnalazione stradale e materiale informativo.
La sede del comitato di gestione è situata ad Andria presso l'assessorato sviluppo economico, Piazza Umberto tel. 0883/290207 oppure 0883/290205