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LA "SCESCIOLA"

Alle spalle della Cattedrale il borgo Scesciola, che costituisce la parte più antica del centro storico.
Il termine Scesciola è di etimologia araba, infatti lo ritroviamo in zone invase anticamente dagli arabi: come Ruvo, Bitonto e Giovinazzo.
La Scesciola o Scescia significa "labirinto" per indicare borghi intersecati da stradine e vicoli.
Qui l'impianto medievale dell'abitato si intuisce immediatamente per le viuzze strette e tortuose e per le frequenti scale fiancheggiate dalle antiche case dei contadini del luogo.
L'insediamento ha subito uno sviluppo di tipo spontaneo, in cui la tipologia di base è costituita da abitazioni ad una stanza di forma rettangolare con accesso diretto sulla strada.
L'esigenza di sopraelevare le abitazioni ha comportato la nascita di scale esterne, i "vignali", che costituiscono l'elemento di raccordo tra la stanza inferiore e quella superiore.
Quasi sempre la struttura muraria di queste abitazioni è costituita, per il piano inferiore, da pietra locale irregolare o lavorata a bugnato, mentre la muratura superiore è costituita, nella gran parte dei casi, di tufo.
Bella è la presenza di un edificio, in via Vescovado, con muratura in tufo lavorata a bugnato e tre eleganti finestre bifore ad arco acuto che mostra su uno spigolo esterno un bassorilievo in pietra recante la raffigurazione di un bue con iscrizione "Peregrinus Bobus", forse segnale viario per la transumanza.
Da segnalare, sempre nel rione Scesciola e più precisamente in via Costantinopoli, la presenza della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.


IMMAGINI CARATTERISTICHE DEL RIONE SCESCIOLA


l'edificio di via Vescovado riportante l'iscrizione"PEREGRINUS BOBUS"