PERSONAGGI MODALI

 di Rodolfo Sabbadini

Def. Con il termine di personaggi modali si intende fare riferimento ai soggetti testuali riconoscibili nelle parole della persona conversante con un interlocutore o con sé medesima (monologo).

Se focalizziamo le figure logico modali presenti in una conversazione, abbiamo la possibilità di individuare tanti personaggi diversi quante sono le figure modali riconoscibili nel testo, e di poterli battezzare con diversi nomi propri.

Otteniamo, così, una sorta di scomposizione in moduli testuali del senso globale del turno o dei turni verbali, restando strettamente ancorati alle parole, e prescindendo da ogni altro criterio di matrice diversa.

Si tratta di un processo cognitivo analogo a quello che adottiamo, leggendo un copione teatrale o un romanzo, quando tentiamo di mettere a fuoco i personaggi che, via via, prendono consistenza sulla scena della narrazione.

Sul piano della relazione interpersonale, può essere interessante verificare quali sono i personaggi modali più significativi per gli interlocutori del soggetto parlante. Di tali personaggi, infatti, egli non sempre è pienamente consapevole. Per questo motivo, può restare sorpreso dalla reazione degli altri.

Una conversazione può favorire l’entrata in scena di uno, piuttosto che dell’altro, personaggio modale già presente in un’altra conversazione: la conversazione che si sviluppa tra i personaggi modali di un monologo interiore.

Può succedere che il personaggio che “vede la luce” sia effettivamente, per il parlante, il più significativo oppure, diversamente, per come vanno le cose, che esso rimanga dietro le quinte, cedendo il passo ad un altro personaggio modale, maggiormente favorito dalle parole dell’interlocutore.

Nel monologo di Gisella è presente il personaggio modale assiologico del bene, Gp, che battezziamo Stefania: “è un bel carnevale”, “sono in mezzo a una festa”. E’ presente anche il personaggio modale  aletico del necessario, Np, che battezziamo Piera: “devo darmi una mossa”. Ma i personaggi modali che trovano prioritario riscontro nella relazione interpersonale sono quelli epistemico del non sapere, nKp, che battezziamo Sonia: “nessuno vede chi sono”; e quello assiologico del Male, nGp, che battezziamo Sara: “fatico a stare in mezzo alla gente”, “sono triste e fragile”.

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

R.SABBADINI, 2005, Personaggi modali nei Giochi Finzionali di Gruppo, forthcoming negli atti del Convegno “Monologhi e dialoghi interiori. Per una concezione della persona disidentica” Università di Macerata, 24-25 Ottobre 2005.