Hernandez forse assente a Sidney.
Aumentano le possibilità di medaglia per Bundu.

FIRENZE - Buone notizie per la boxe fiorentina. Il portacolori del pugilato gigliato alle prossime olimpiadi di Sidney, Leonard Bundu, sarà rimasto sicuramente incredulo davanti ai risultati del torneo di selezione olimpica a Las Tunas (Cuba). Il Giraldo Cordoba Cardin, uno dei tornei di qualificazione per la squadra cubana di boxe ha visto la clamorosa eliminazione del due volte argento olimpico e tre volte campione del mondo, Juan Hernandez Sierra. Il mostro sacro del pugilato caraibico al limite dei 67kg è stato eliminato nelle semifinali da Damiàn Austin. Bisogna premettere che non si trattava di un carneade qualunque. Austin aveva vinto i campionati del mondo nel 1989, ma erano oltre cinque anni che non partecipava a competizioni di livello olimpico. Sono cose che possono accadere solo in una nazione in cui vige il dilettantismo di stato, e dove si può contare su un serbatoio di oltre 35000 pugili in attività. Per comprendere quest'incredibile risultato bisogna considerare le caratteristiche fisiche di Hernandez: un peso welter (67kg) alto 187 centimetri rappresenta un prodigio dell'ingegneria sportiva cubana, ma il passare degli anni e il normale aumentare del peso con il passare degli anni hanno spinto Hernandez a tentare il salto nella categoria superiore (71kg). Si è trattato di un errore imperdonabile che ha privato Hernandez del biglietto olimpico anche se, al momento, i selezionatori della squadra cubana non hanno preso una decisione definitiva. Per Leonard Bundu aumentano sensibilmente le speranze di raggiungere il podio specialmente nel caso in cui il sorteggio lo vedesse collocato dalla parte opposta rispetto al campione olimpico '96: il russo Oleg Saitov, ovvero l'unico pugile fino ad oggi vincitore di Hernandez. Non dobbiamo dimenticare che fu proprio il cubano a battere di misura Bundu ai campionati mondiali di Houston '99, fermando il punteggio sul 7-5 nel corso di una semifinale molto equilibrata. Arriva dunque il momento di dare il massimo in un torneo che può riservare molte sorprese e mille incognite. Bundu è reduce da un grave infortunio avvennuto a Giugno in Canada nel corso di un confronto internazionale con la squadra azzurra. E' dunque inattivo da due mesi, anche se l'intervento chirurgico per recuperare una microfrattura del bulbo oculare è perfettamente riuscito e consentirà un pieno recupero in vista delle olimpiadi. Si tratta di un momento molto delicato nella vita dell'uomo e del pugile. Leonard per precauzione non combatterà fino al sedici settembre, data d'inizio delle eliminatorie nella categoria dei pesi welter. Il "Sydney Exhibition Centre" a Darling Harbour, ospiterà un torneo che si preannuncia infuocato e ricco di ottimi elementi. Per Bundu si tratta di un occasione imprendibile, una di quelle possibilità che si presenta una sola volta nella vita di un'atleta. Conquistare una medaglia rappresenterebbe un risultato importantissimo in una disciplina che, dopo i successi di Oliva (1980), Stecca (1984) e Parisi (1988) non è riuscita a trovare talenti italiani in grado di esprimersi al massimo tra le quattro corde del ring olimpico. Dodici anni di attesa per un successo che porterebbe alla ribalta la scuola pugilistica fiorentina del maestro Boncinelli il primo scopritore del talento azzurro.

Fabio Cimmino


Juan Hernandez Sierra il cubano argento ad Atlanta e Campione del mondo in carica

Bundu (il primo da destra) si prepara prima del match dell'infortunio in Canada