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Quaderni di Quartucciu
Anno II - Numero 5 - Maggio 1998
 

 

Due o tre cose su ....

Gli elementi dello spazio urbano - 2
di Gianni Manis

"Il futuro non appartiene alla città ma alla periferia." Charles Zueblin, 1905


Sul numero precedente si è parlato dell'origine delle nostre città e si è analizzato, come primo elemento dello spazio urbano, il centro storico. È stata evidenziata la discrasia tra sviluppo della città e tutela dei valori culturali, artistici e di memoria comune, esistente nella legislazione e nella pratica urbanistica italiana, allo scopo di dimostrare il seguente concetto: non tutto ciò che ci rimane del passato è cultura, arte o memoria comune, ma senz'altro possono essere cultura, arte e memoria comune le opere future, purché si facciano.

La presente seconda parte, al fine fissare alcuni punti nel concreto, è una intervista, ovvero contributo di un concittadino - e amico - che nel campo qui analizzato opera nella duplice veste di amministratore e di pubblico funzionario. Le risultanze di questa intervista si mostreranno utili anche nel proseguo dell'analisi.


Intervista all'Ing. Pierpaolo Fois

34 anni, sposato, per lungo tempo impegnato in attività socioculturali e di azione cattolica. Laurea con lode in Ingegneria Edile. Attualmente è capo settore LL.PP. dell'ufficio tecnico di Selargius.

In politica dal 1993, ha rivestito la carica di Assessore all'Urbanistica del Comune di Quartucciu nella scorsa legislatura; questo gli ha procurato plausi anche da parte degli avversari politici, critiche anche da parte degli amici politici, e le attenzioni di qualche "anonimo poeta".

Attualmente è presidente della Commissione Urbanistica dello stesso Comune.

Dopo il bel debutto in politica con la carica di assessore all'urbanistica, nella giunta Abis, oggi è un po' in secondo piano. Come mai?

"E' stata una scelta. Volevo e voglio dimostrare che la politica comunale non è solo quella del Sindaco e degli Assessori, ma è soprattutto quella dei Consiglieri che lavorando nelle Commissioni Consiliari permanenti contribuiscono in modo concreto a vivacizzare e democratizzare l'attività amministrativa."

Il PUC di Quartucciu, una volta approvato in via definitiva, ha trovato molti padri. Lei in che rapporti di parentela è col PUC?

"Pochissime sono state le modifiche introdotte al PUC adottato nell'aprile del 1993. Il mio intervento è stato quello di rimuovere gli ostacoli di carattere tecnico ed amministrativo perché il piano venisse approvato dal Co.Re.Co. Sotto questo profilo sento di aver dato un notevole contributo."

Che piano è? Le piace?

"Il piano non è dei migliori, ma era assolutamente necessario per tutti i Quartuccesi avere una base di partenza sulla quale poi lavorarci. Se avessi dovuto ripartire dai contenuti normativi e d'indirizzo oggi non potremo parlare ne di Piani di risanamento urbanistico e né di centro storico. Per arrivare a questo risultato ho dovuto a volte tapparmi il naso, per un interesse generale."

Ci spiega il suo punto di vista sui Piani di Risanamento Urbanistico? Indice territoriale o indice fondiario medio?

"Non è semplice e per evitare di essere frainteso ho predisposto un relazione con dei calcoli e delle bozze di disegno che ho voluto fossero allegati agli atti del Congiglio per l'adozione del Piano di Risanamento. Se il discorso lo limitiamo agli indici territoriale e fondiario, può essere ancora semplice.

Un principio generale dei Piani di Risanamento è quello che ogni proprietario terriero potrà costruire una volumetria strettamente proporzionale al terreno posseduto. Per gli altri dettagli la relazione è agli atti e chiunque può richiederne copia pagando solo gli oneri di fotocopia ai sensi della L.241/90."

Non era proprio possibile fare in modo che rientrassero nella ripartizione dei lotti edificabili anche coloro che avevano il terreno col "bollino" dei servizi sopra?

"Il piano è strutturato in modo tale che tutti i proprietari delle aree potranno costruire il loro lotto edificabile. Il meccanismo è identico a quello lottizzazioni private, pertanto sarà necessaria una ridistribuzione dei mappali in lotti edificabili ed in servizi in base al terreno posseduto. E' chiaro che se una persona ha un lotto molto piccolo potrà optare per le due soluzioni, vendere o comprare."

Mi scusi, come mai i piani sottordinati al PUC sono stati predisposti prima ancora che questo venisse approvato in via conclusiva?

"Se ci si riferisce ai piani di risanamento ed al piano del centro storico, questi non sono sottordinati. La legge prevede infatti che possano andare in variante allo strumento urbanistico, pertanto equiparandoli ad esso."

"I motivi per i quali sono stati predisposti contestualmente al Piano Urbanistico Comunale, sono storici e tecnici allo stesso tempo. Come si sa il Comune di Quartucciu fino al 15/02/1983 era una frazione del Municipio di Cagliari sin dal 1928 e da questo abbiamo ereditato a livello urbanistico uno standard di servizi di circa 56 metri quadrati per ogni abitante contro i 18 previsti dal così detto decreto Floris. Nel 1987 quando venne formalizzato l'incarico per il centro storico venne dato ai professionisti l'indirizzo di "mantenere" aree di servizio all'interno del centro storico e che fossero di servizio anche alle zone B di completamento al fine di evitare che venissero individuate ulteriori aree da espropriare. Tale principio affinché potesse essere recepito in sede di approvazione del piano particolareggiato del centro storico doveva essere inserito nella normativa del PUC Ed è per questo motivo che il PUC ha ritardato l'approvazione del piano particolareggiato del centro storico."

"Analogo discorso è stato fatto per i piani di risanamento urbanistico. A Quartucciu già nel 1986 vi erano delle aree fortemente compromesse dalla cosiddetta edilizia spontanea, abusiva, individuate nelle zone di "Su Gregori e Via Cirene e più" con volumetrie abusive che raggiungevano lo 0,60 mc/mq e oltre di indice territoriale e si sono avuti alcuni casi di indice fondiario di 4-5 mc/mq. Seguendo il dispositivo normativo della L.R. 23/85, i piani di risanamento si sarebbero potuti impostare rapidamente perimetrando le aree abusive, individuando le aree di servizio da espropriare e qualora non fossero state sufficienti quelle all'interno della perimetrazione, in sede di approvazione il Consiglio Comunale le avrebbe dovute individuare nelle vicinanze ed espropriarle. Il meccanismo previsto dalla legge è perverso e profondamente ingiusto perché chi è stato rispettoso della legge si sarebbe visto espropriare il terreno, per garantire i servizi al vicino di lotto che invece aveva costruito abusivamente ed era stato perciò premiato dalla legge sul condono.".

"Partendo dalla convinzione profonda che, la legge sull'abusivismo e peggio ancora quella di disciplina dei piani di risanamento erano e sono ingiuste nei confronti di chi è stato rispettoso della legge, si è messo in atto un artificio urbanistico, che nel rispetto della legge ha lievemente penalizzato tutti ma ha riscattato tutti quelli rispettosi della legge. L'attenuazione del danno ha le sue origini nel PUC il quale prevede in norma che, per i volumi abusivi e per i quali è stata fatta domanda regolare in sanatoria e ricadenti nelle zone fortemente compromesse, le aree di servizio sono individuate fuori dalla perimetrazione e tra quelle che già il comune di Cagliari aveva individuato per servizi. Inoltre la perimetrazione è stata estesa il più possibile per diluire, se vogliamo utilizzare un parafrasare, il peccato sociale dell'abusivismo col maggior numero di persone in modo da non danneggiarne solo un piccolo gruppo, come invece sarebbe capitato nel caso dell'esproprio.

Per questo motivo anche il piano di risanamento, pur essendo stato predisposto prima dell'approvazione PUC non poteva legittimamente essere adottato prima."

Perché non ci parla del Piano Particolareggiato del Centro Storico, prossimamente all'ordine del giorno dei lavori dell'amministrazione.

"E' una domanda troppo complessa che meriterebbe una trattazione ampia e separata. Le posso anticipare solo che prima dell'adozione sarà ampiamente discusso per consentire la partecipazione delle persone interessate."

Circa un anno fa è stato fatto circolare un documento, se non sbaglio a firma di un certo "Comitato per il centro storico", che riguardava il P.P. per il centro storico. Ci ricorda il senso di quel documento?

"Per essere sincero non ricordo esattamente il contenuto di quel documento e non ne ho conservato copia neanche a futura memoria. Sinteticamente ricordo che mi veniva contestato (ndr: in qualità di assessore all'urbanistica), in modo un tantino colorito, un comportamento di coerenza tenuto in Consiglio Comunale a difesa di alcune scelte urbanistiche, fatte, valutate e disquisite anche con tutti i proprietari delle aree soggette allo stesso vincolo.

Non potevo in sede di approvazione defini-tiva correre il rischio che il piano venisse bloccato dalla Regione per disparità di trattamento. Il fatto che poi il documento venga attribuito a persone del mio partito, non può che avvalorare il mio comportamento, che a fronte dell'interesse del singolo antepongo l'interesse di tutta la collettività."

Per la via Nazionale sarà tutto da rifare? L'amministrazione Comunale ripristinerà il doppio senso di marcia nonostante la carreggiata sia stata ristretta?

"Anche se venissero demoliti ambedue i marciapiedi, in coscienza e tecnicamente, ritengo che nella via nazionale non potrà essere ripristinato il doppio senso.

Le esperienze del passato hanno dimostrato che i cittadini che vivono nella via Nazionale, se venisse ripristinato il doppio senso di circolazione, sarebbero sottoposti a forte inquinamento acustico e atmosferico. Prevedo che questi ricorreranno agli Enti competenti per vedere tutelata la propria salute."

L'amministrazione Comunale ha previsto la realizzazione di aree di parcheggio per il centro storico?

"Le esperienze di tutta Italia dimostrano che il centro storico, non è un luogo di parcheggio di auto, bensì è un luogo che richiamandosi alle tradizioni, dovrebbe consentire alla gente di incontrarsi e socializzare senza il rischio di vedersi investito da un veicolo o non poter respirare a causa degli scarichi delle macchine.

Un area da destinare a parcheggio potrebbe essere il sottosuolo dell'attuale piazzale di chiesa San Giorgio. Una tal spesa troverebbe giustificazione solo nell'ambito di una valorizzazione globale del centro storico a seguito di un'attenta analisi socioeconomica."

Il piano del traffico è già stato predisposto? Quali sono o saranno le linee guida del piano? Come verrà disimpegnato il traffico di attraversamento (da Cagliari verso la SS 554 e da Selargius verso Quartu e viceversa)?

"No! il piano è fermo ad una prima analisi dei poli di attrazione di mobilità, l'assetto dev'essere ancora studiato. L'assetto generale comunque, dovrebbe nascere a parer mio da un incontro di tutti gli amministratori dei comuni della cintura di Cagliari con la Provincia e la Regione. Ma temo che ancora si continui a pensare al proprio campanile."

Per quanto a sua conoscenza, l'amministrazione Comunale di Selargius aveva avuto dei contatti con quella di Quartucciu riguardo il senso unico di circolazione nelle vie Roma e San Nicolò? Non crede che vi sia la necessità di una più stretta cooperazione tra entità amministrative contermini, riguardo certi aspetti del territorio?

"Non mi risulta che vi sia stata un'intesa tra amministratori. Come conseguenza dell'incomunicabilità tutti hanno disposto i sensi unici nelle arterie di traffico, da e per Cagliari, aggravando le difficoltà per gli automobilisti. Sul fatto che si trovi un accordo tra le parti, non metto limiti alla Provvidenza ma sono molto sfiduciato. Gli unici accordi che si sono trovati, scaturivano da grossi interessi economici. Non avendo Quartucciu, molto peso politico l'unica alternativa che gli rimane è la strategia."

L'accordo di programma, tra la Regione e le amministrazioni Comunali di Quartucciu e Quartu, in base al quale si è iniziata la realizzazione del centro commerciale Carrefour prevedeva anche la realizzazione della viabilità prima dell'apertura dello stesso? Ma di che viabilità si tratta? Quella che è stata realizzata finora?

"No! quella realizzata non è quella prevista dall'accordo di programma. Affinché venisse rispettato l'accordo di programma ho chiesto, in qualità di assessore all'urbanistica, la nomina della commissione che doveva vigilare sull'adempimento dell'accordo di programma, a distanza di qualche anno non si è avuta ancora risposta.

L'apertura del Carrefour è avvenuta, prendendo atto della volontà della Regione di non voler intervenire affinché fossero rispettati i tempi e gli adempimenti. Benché se ne dica, la Carrefour ha dato una boccata di respiro all'occupazione giovanile. I piccoli negozi purtroppo avrebbero chiuso a causa della presenza delle due Città Mercato di Cagliari e dalla miriade di supermercati presenti nei Comuni di Selargius e Qaurtu S.Elena. Allo stato attuale si realizzerà una strada che assomiglia a quella prevista nell'accordo di programma."

Come mai non è stata prevista la realizzazione di un incrocio a livelli sfalsati sulla via delle serre? Ingegner Fois, non era possibile trovare un'altra soluzione progettuale? Magari con l'addolcimento della penultima curva in uscita verso Quartucciu?

"Una soluzione definitiva della viabilità aveva ed ha molte incertezze legate a diversi fattori. Tra questi, la disponibilità di finanziamento da parte della Regione e la soluzione dello svincolo de "Is Pontis Paris" ancora in fase di Studio.

Un dato però è certo, con lo sviluppo edilizio previsto dal Piano Urbanistico Comunale era naturale che la via delle Serre perdesse d'importanza. Il piano ne prevede la chiusura di un senso e la strada sul canale di Rio Is Cungiaus risulta quella più importante in un assetto definitivo. Si deve avere il coraggio politico di ammettere che il disegno urbanistico dato dagli amministratori presenti e passati di Quartucciu, prevede per la via delle Serre una perdita d'importanza a vantaggio della Via dell'acqua e di quella sul Rio Is Cungiaus."

L'abbattimento delle barriere architettoniche rientra nei programmi a breve scadenza dell'amministrazione comunale di Quartucciu?

"Compatibilmente con le risorse spero si possa dare un segno di civiltà. Durante il mio assessorato pur essendo una competenza dei Servizi Sociali ho fatto in modo che diversi privati beneficiassero dei contributi regionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Da quattro anni ormai è una prassi per il comune di Quartucciu affiggere i manifesti informativi." Quartucciu avrà la sua linea 18 del CTM (ex ACT)?

"Il percorso che molto probabilmente farà la linea 18 é avanti e indietro tra la P.zza Mandas e la scuola materna in prossimità di Via delle Serre. Il servizio sarà garantito nelle ore di massima punta: mattino, pranzo e sera e costerà all'amministrazione comunale circa 110.000.000 di lire. Le zone laterali alla Via Nazionale molto probabilmente saranno escluse."

E per ciò che riguarda il collegamento della frazione di Sant'Isidoro col centro cittadino?

"Attualmente è garantito dalle corriere di Stevelli. Un collegamento più importante sarà dato dall'importanza urbanistica ed edilizia che avrà Sant'Isidoro. Le attuali leggi finanziarie non consentono molti margini di discrezionalità."

Come si sta impegnando la nostra amministrazione riguardo l'area metropolitana? Quale è la sua posizione personale?

"L'idea generale sull'area metropolitana è di rifiuto, perché si vede in essa, il tentativo del legislatore di rifare la "grande Cagliari" con la perdita automatica del potere di autogoverno dei comuni che nel tempo hanno ottenuto l'autonomia.

Personalmente ritengo che l'Area Metropolitana debba essere un ente intermedio di coordinamento dei servizi generali, trasporti, smaltimento rifiuti, depurazione delle acque ecc. finalizzato all'abbattimento dei costi di gestione."

Per concludere, una domanda di rito: le piace l'idea di avere un aperiodico di informazione tutto Quartucciaio?

"Si e devo farti i complimenti per la qualità degli articoli che scrivi, e delle interviste (ndr: chiaramente per merito degli intervistati).

Devo però annotare che molti altri articoli sono un tantino di parte, soprattutto quelli che attengono ai lavori consiliari.

Ma forse non può che essere così."


Grazie Consigliere Fois, grazie Ingegner Fois. Spero vi siano molte altre occasioni nelle quali poter leggere il suo pensiero e le sue opinioni sulle pagine dei Quaderni di Quartucciu. Grazie Pierpaolo.

Gianni Manis

(continua sul prossimo numero, forse!)


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