GIOVANI
SENZA MUSICA
di Giorgio Ledda
L’estate è la stagione dei grandi
concerti all’aperto con folle oceaniche e ritorni epocali; quest’anno
è stata al volta di Claudio Baglioni all’Olimpico e Vasco Rossi ad Imola
e, meno eclatante ma probabilmente più eccezionale, il concerto dei
Deep Purple alla Fiera di Cagliari.
A Quartucciu, a parte la breve parentesi rappresentata
dal Festival di Musica Giovane, niente.
Il Festival nacque nell’estate del 1993, allorquando l’amministrazione
appena insediata decise in attuazione del Piano Socio-Assistenziale
di accogliere la proposta di un gruppo di giovani che chiedeva un’occasione
per ascoltare un po’ di musica e stare insieme.
La risposta fu entusiastica sia da parte del pubblico
che dei gruppi. Per una volta i movimenti e le tendenze che percorrono
in continuazione il mondo giovanile passarono per Quartucciu grazie
all’adesione di gruppi aderenti ai più svariati generi musicali, dal
trash (macabro e blasfemo) al demenziale passando per il pop, il raggae,
il rap e l’emergente cross-over.
Il pubblico in parte costituito dai gruppi e dai loro
amici era coloratissimo, gasatissimo ma al tempo stesso corretto e rispettoso;
in tre edizioni di cui una svoltasi in Piazza S.Giorgio e due in Piazza
Mandas, ognuna di due o tre serate, non si verificò nemmeno un incidente.
Allora perché non si è più fatto?
Sicuramente non perché troppo costoso: costava pochi milioni
dato che i gruppi non venivano pagati e l’impianto, considerato il livello
degli artisti, non era particolarmente ricercato.
Neanche si può dire che non fosse seguito, dato l’alto
numero di gruppi e spettatori registrato.
È rimasto un vuoto ed anche se è da poco che non si fa
più io ne sento la mancanza.
Giorgio Ledda