Scuola
pubblica |
|
Scuola
privata
|
|
Resoconto dell'incontro dibattito
di Giorgio Ledda
Anche questa volta ci è andata bene o, almeno,
non ci possiamo lamentare.
Dopo aver creduto di poter rappresentare in occasione dell'Incontro-dibattito
"Una rosa per l'Europa", (Quartucciu - 14-21 novembre 1998) quel
luogo di incontro di idee e di dibattito nel quale far incontrare i
rappresentanti locali delle forze democratiche e riformiste ed esserci
riusciti, per espressa dichiarazione dei partecipanti, in modo più che
soddisfacente, ci abbiamo riprovato.
Un po' per correggere l'impressione distorta lasciata dal primo convegno
di un'associazione ed un giornale con una forte caratterizzazione politica;
ma principalmente per dare corso all'accordo raggiunto con il Preside
ed i rappresentanti del Consiglio d'Istituto della Scuola Media Statale
"Ippolito Nievo" che prevede una collaborazione organica tra la scuola
ed il giornale, abbiamo deciso di riprovarci organizzando un convegno
sui temi della parità scolastica. Il tutto in attesa che giunga alla
discussione in aula il DDL presentato dal Ministro Berlinguer e sull'onda
delle crescenti polemiche emerse in fase di approvazione della legge
finanziaria sull'interpretazione del terzo comma dell'Art. 33 della
Costituzione, che consente ai privati di istituire delle scuole, ma
"senza oneri per lo stato".
La scelta delle personalità da invitare è stata fatta tenendo conto
di due aspetti: la rappresentatività rispetto ad una particolare istanza
ed il radicamento nel territorio di Quartucciu, cercando, laddove possibile,
di far coincidere le due cose. Così il primo invitato, quasi il vero
padrone di casa, è stato il Preside della Scuola Media di Quartucciu,
il Prof. Efisio Piras, che essendo anche stato docente di materie giuridiche
aveva più di un titolo per stare al tavolo.
Per rappresentare in modo qualificato sebbene certamente non esclusivo
il mondo cattolico, abbiamo invitato Don Gianfranco Zuncheddu, ex Parroco
a S. Giorgio Martire, pubblicista, incaricato presso la Curia Arcivescovile
della Sardegna.
Una figura veramente polivalente in quanto portatore di molteplici
esperienze, tutte all'interno dell'ambito educativo, è quella di Prof.
Salvatore Loi; Quartucciu lo ha conosciuto come Don Loi, la mia generazione
lo ha ascoltato quando celebrava la messa del fanciullo; attualmente
è docente di Filosofia, Sociologia e Pedagogia presso il Liceo Psicopedagogico
"E. D'Arborea" di Cagliari ma nel suo curriculum compaiono anche la
docenza di Teologia presso la Pontificia Facoltà di Teologia della Sardegna,
l'insegnamento di Religione, l'insegnamento elementare ed una intensa
attività di ricerca che è scaturita nella pubblicazione su Rassegna
di Teologia di diversi articoli sul rapporto tra Cristianesimo e laicità
dello stato e, recentemente, nella pubblicazione del libro "Cultura
popolare in Sardegna tra '500 e '600 - Chiesa Famiglia Scuola" (ndr:
Quaderni di Quartucciu n. 6 Luglio 1998, a cura di Davide Paolone).
Ad arricchire ulteriormente il tavolo dei relatori ha contribuito il
Prof. Nicola Imbimbo, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo
Scientifico "Alberti" nonché Presidente del Consiglio Scolastico Provinciale
e responsabile del Settore Scuola della Federazione di Cagliari dei
Democratici di Sinistra.
Per cercare di allargare al massimo l'arco delle istanze rappresentate
abbiamo invitato l'associazione Heliantus di Selargius, che promuove
la diffusione della pedagogia steineriana, che rappresenta un interessante
esempio di scuola privata non cattolica. Heliantus è stata rappresentata
dalla maestra elementare Bruna Pisano e dall'attrice Clara Murtas, entrambi
fondatrici dell'associazione.
Una gradita sorpresa è stata la presenza della On.le Maria Teresa Petrini,
Presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale Sardo.
La Dott.ssa Petrini si è unita a noi ed ha partecipato all'intero svolgimento
dei lavori.
La manifestazione si è svolta come da programma e dopo il secondo intervento
di ciascun relatore è stato dato spazio all'intervento del pubblico.
Un pubblico che è stato il vero punto di forza della serata; numeroso
tanto da animare la capiente sala consiliare, qualificato e brillante
quanto i relatori, ha offerto la sua utile testimonianza ed ha contribuito
all'approfondimento delle tematiche in discussione.
Veramente difficile sintetizzare l'ampio ventaglio di argomentazioni
portate; impossibile, anche perché estraneo agli obiettivi della manifestazione,
trarre delle conclusioni.
Ci sono tuttavia alcune evidenze che non possono essere tralasciate.
La prima è che c'è una gran voglia di parlare di scuola, testimoniata
dall'interesse sollevato dal tema, soprattutto tra gli insegnanti in
maggioranza assoluta tra il pubblico.
La seconda, denunciata in modo quasi unanime se pur con diverse sfumature,
è il generale stato di disagio e di crisi in cui versa la scuola pubblica,
interessata da una notevole ondata di cambiamenti, ma ancora gravata
dai mali tipici che la affliggono da decenni: strutture, valorizzazione
del personale, adeguamento dei programmi.
Data la sproporzione tra gli argomenti sollevati e il tempo a disposizione
durante il convegno, abbiamo pensato, come è nostro solito, di mettere
a disposizione le pagine del giornale a chi vorrà esprimere in forma
più organica un suo pensiero su ciascuno di questi temi.
Anche in questo caso a volgere l'ingrato ruolo dell'apripista sarà,
come al convegno, il Prof. Efisio Piras, con l'auspicio che il suo esempio
sia seguito da altri.
Giorgio Ledda