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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 12 - Agosto 1999
 

 

La storia che passione
di Valentina Casu

Il 28 aprile 1999 nella splendida Sala Consiliare del Palazzo Viceregio di Cagliari si è tenuta una premiazione per gli alunni delle scuole medie e superiori che l'anno scorso avevano partecipato ad uno di quei concorsi che, da parte di noi ragazzi, di solito si fanno solo per divertirsi e non per ricevere qualcosa.

Il concorso richiedeva lavori ispirati all'episodio della cacciata dei Piemontesi da Cagliari nell'anno 1794, ricordato appunto in "Sa die de sa Sardigna".

Nella mia classe, la prima A dello scorso anno, abbiamo partecipato in quattro, con due brevi seggi storici: oltre me, Marta Fanni, Luca Fanti e Rolando Paderi.

Quando questo anno ci hanno invitato per la premiazione, siamo andati con la nostra professoressa, Elisa De Rosa, contenti dell'invito, ma senza aspettarci grandi premi.

La giornata si è rivelata invece molto interessante : infatti, all'inizio, ci sono discorsi di autorità regionali ed esperti di storia sarda, in seguito si è passati alla premiazione: ci hanno dato una bella targa-ricordo ,per la nostra Scuola e, a noi studenti un libro molto interessante che raccoglie una selezione dei migliori lavori presentati.

Inutile dirvi che c'è il nostro!!! Che bella soddisfa-zione!

Al termine della cerimonia …finale a sorpresa: siamo stati intervistati da VIDEOLINA per un programma che va in onda il sabato sera , "ANTOLOGIA DELLA SARDEGNA", e ci siamo rivisti in televisione.

La bella mattinata si è conclusa con un rinfresco offerto nelle splendide sale del Palazzo .

E' stato molto bello partecipare e spero che di questi concorsi se ne faranno altri molto presto.

Valentina Casu (2° A)

 


 

La settimana scientifica: che cos'è?
di Sara Casti, Giorgia Loi ,Carla Onnis

Come dice il termine stesso è una settimana in cui gli alunni espongono a un pubblico formato da studenti delle altre classi e a studenti ospiti sella quinta elementare, argomenti a carattere scientifico .

Gli incontri avranno luogo tra il 24 e il 29 maggio 1999. Come i fatidici novanta minuti di ogni domenica sono per un calciatore il risultato di ore di allenamento così questi cinque giorni sono per gli alunni il risultato di due mesi di ricerche .

Gli argomenti saranno vari , infatti si incomincerà dalle malattie del nostro corpo ad argo-menti di genetica, per raggiungere, alla fine , un argomento di attualità: Il DOPING .

Gli elementi che formano questo mosaico diverso e armonioso , sono stati quelli che hanno incuriosito e interessato maggiormente le classi 2° e 3° del corso A, coordinati dalla professoressa di scienza e matematica Franca Abis.

La settimana Scientifica è arrivata al terzo anno di realizzazione ma noi siamo alla prima esperienza come relatori.

La professoressa Abis , da noi intervistata , ci ha detto che gli argomenti del 1997/1998 erano stati scelti dal Ministero Della Pubblica Istruzione (o distruzione?) mentre quest'anno le scuole sono state lasciate libere nella scelta.

Anche questo anno a suo parere , l' attività è stata organizzata in modo adeguato, infatti gli alunni hanno a disposizione il laboratorio di scienze , l'aiuto degli insegnanti e addirittura un pubblico; inoltre ci ha detto che gli alunni si interessano , studiano , per cui lei si sente soddisfatta di poterli seguire in questo tipo di esperienza , che ritiene formativa.

E gli alunni cosa pensano?

Abbiamo rivolto loro alcune domande ed ecco cosa ci hanno risposto: Gli alunni dicono che la settimana Scientifica li aiuta a studiare ;l'iniziativa li ha coinvolti , attirati.

In questa avventura sono loro i protagonisti , anche se un po' emozionati e con la paura di sbagliare. Sperano di ricordarsene negli anni che verranno .

Sara Casti, Giorgia Loi ,Carla Onnis (2° A )

 


 

Scuola e sport
di Valentina Casu

Nella nostra Scuola c'è un rapporto vivo con lo sport, infatti se ne praticano molti come pallavolo, calcio, pallamano, atletica, hockey e badminton.

Quest'ultimo è quello che pratico anch'io e quindi quello che credo di conoscere meglio. Nella nostra scuola è stato introdotto dalla prof.ssa CONCAS da alcuni anni ed ora abbiamo una squadra a livello nazionale.

Il badminton è uno sport estremamente interessante perché non richiede grandi spazi per essere giocato, può essere praticato su qualsiasi terreno pianeggiante, è piacevole da giocare e da vedere, è uno sport economico dalla portata di tutti, si può praticare a qualsiasi età , è eccellente per chi desidera raggiungere certe posizioni agonistiche.

Il badminton deriva il suo nome dal castello del duca di Beaufort, nel Gloucester shire, dove iniziarono a praticarlo nel 1873 alcuni ufficiali dell'esercito inglese, di ritorno dall'India (una delle loro ex colonie), dove lo avevano visto giocare da quelle genti.

In Asia il gioco si chiama POONA. Dal piccolo club fondato dal duca di Beaufort, il badminton si diffuse ben presto in tutta l'Inghilterra. Nel 1934 fu fondata la INTERNATIONAL BADMINTON FEDERATION (IBF). Dopo tre anni vi avevano aderito già 37 nazioni . Nel 1948 fu disputato il primo campionato mondiale.

Attualmente è uno sport molto diffuso in Inghilterra e nei Paesi del Nord Europa. E' praticato anche negli Stati Uniti e nei Paesi dell'Asia Orientale. Viene praticato a livello agonistico e internazionale, con molte competizioni, di cui la più importante è la COPPA THOMAS, da paragonare alla COPPA DAVIS di tennis.

Il badminton si addice a tutte le corporature, fa correre e respirare i ragazzi, aumenta la resistenza, la destrezza e la rapidità di riflessi, è uno sport di scatto, allungamento e agilità; si pratica su un campo di misure, m. 6,10 di larghezza e m. 13,40 di lunghezza.

Al centro del campo c'è la rete, alta 76 cm., che si trova a 155 cm. dal pavimento , all'estremità, e cm. 152,4 al centro. Si utilizzano delle racchette più piccole di quelle da tennis e molto più leggere, dai 90 ai 120 grammi di peso.

Al posto della pallina si usano dei volani, formati da una semisfera di sughero sulla quale sono incastrate delle piume di oca, ora sostituite con materiale sintetico.

Esistono tre tipi di volani: lenti, medi e veloci, il cui peso può variare dai 4 ai 6 grammi. Un volano può raggiungere velocità che vanno dai 120 ai 180 Km/h.

Le regole e il punteggio del badminton sono uguali a quelli della pallavolo.

A me piace molto questo sport, soprattutto quando si gioca il doppio perché non è forse meglio fare un lavoro di squadra, anziché godersi la vittoria o pensare alla sconfitta da soli?

Valentina Casu (classe 2° A)


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