Lo zibaldone
a cura di Gesuino Murru
FAIDE GIORNALISTICHE
Ho appreso con qualche sconcerto la notizia della espulsione dell'ex
direttore dell'Unione Sarda dall'ordine dei giornalisti per "gravi violazioni
dell'ordinamento professionale e dei princìpi deontologici" e per avere
con la sua condotta "compromesso la dignità professionale".
Che poi la decisione sia stata adottata dal Consiglio regionale dell'Ordine
dei giornalisti di Sicilia mi sconcerta ancora di più.
Premetto, a scanso di equivoci, che non sono mai stato un estimatore
di Liori né mai ho condiviso una certa sua "aggressività" nel modo di
rivolgersi a coloro che non la pensano come lui.
Certi suoi articoli di fondo, lungi dall'essere da me condivisi, mi
rafforzavano nella convinzione contraria, anche se mi facevano provare
una forte irritazione nei confronti di coloro, amministratori e politici,
che con le loro azioni o, peggio, con il loro nullismo, gli fornivano
argomenti per le sue filippiche.
Ma, al di là delle idee, una cosa -da sardo- mi accomuna a Liori: questa
sua ingovernabilità e assenza di ogni piaggeria nei confronti dei "potenti",
questo rifiuto di farsi omologare, questa rabbia per i soprusi perpetrati,
tra l'indifferenza generale, nei confronti dei Sardi, questa protesta
forte per i traguardi mancati dalla Sardegna nei suoi cinquant'anni
di autonomia, questo suo scagliarsi contro l'arroganza di certi poteri
sordi alle vere esigenze del popolo sardo.
E forse sono proprio questi sentimenti, resi incontrollabili da un temperamento
troppo focoso, che hanno dato il destro all'Ordine dei giornalisti di
Sicilia (!?!) per radiare Liori.
Ma questa improvvida risoluzione (absit iniuria verbis) potrebbe trasformarsi
in un boomerang: fare di un semplice oppositore all'ordine costituito,
neppure tanto stimato (lo attesta il risultato elettorale personale
negativo), un martire pronto a sacrificarsi per le sue idee, buone o
cattive che siano. (Ge.Mu.)
EROI SARDI
Non sono numerosi gli eroi storici sardi conosciuti con nome e cognome
(quelli anonimi sono molti di più), e quei pochi che si conoscono sono
anche eroi perdenti, come Ampsicora e Iosto.
Tuttavia è giusto che il loro coraggio e la loro determinazione di lottare
fino in fondo per una causa giusta, soprattutto quando questa causa
si chiama "libertà", anche a costo della propria vita, meritano di essere
ricordati ai posteri (che saremmo noi). Ritengo però scarsamente educativo
quanto è avvenuto in occasione della sistemazione di una stele rievocativa
della battaglia di Cornus, battaglia che vide i Sardi, alleati dei Cartaginesi,
opporsi agli invasori Romani e uscirne rovinosamente sconfitti.
Nel "De secundo bello punico" il poeta e scrittore latino Silio Italico
dedica ben 75 versi a questo evento. Purtroppo, tra i promotori dell'iniziativa
rievocativa e gli amministratori del comune di Cuglieri -nel cui territorio
ricadono le rovine dell'antica Cornus- c'è stato un duro scambio di
accuse di prevaricazione e polemiche che potevano, con un po' di buonsenso,
essere evitate e che hanno invece rischiato di sconfiggere per la seconda
volta Iosto, il padre Ampsicora e gli oltre tremila eroi caduti in quella
sanguinosa battaglia.
Come dire, ancora una volta…pocos, locos y mal unidos! E, soprattutto,
diseducativi. (Ge.Mu.)
SIGNORA MARIA:
SI EST'OMMINI BESSADA A FORASA!
È il caso di dirlo: il recente concorso per l'elezione di Miss Italia
ha definitivamente dimostrato quello che si è sempre saputo ma non è
mai stato così evidente: Miss Italia è forse la più bella delle ragazze
che partecipano al concorso, ma da qui a pensare solo lontanamente che
la vincitrice sia la più bella d'Italia!
Ultimamente la partecipazione di ragazze sarde al concorso si è accentuata,
e questo non può che rallegrarci, soprattutto per i lusinghieri risultati
raggiunti. Ma questo non attenua la delusione di vedere il concorso
ridotto ad una passerella di ragazzine certamente in salute, che hanno
tuttavia nell'ambizione la parte più sviluppata.
Non dico questo, attenzione, in senso dispregiativo, anzi! Il problema
semmai risiede nel fatto che l'ambizione non l'hanno sviluppata abbastanza
coloro le quali invece hanno sviluppato altro. Mi riferisco per esempio
quelle giovani donne che ad un'adolescenza un po' scialba hanno visto
succedere una maturità florida e radiosa, che ha conferito loro una
bellezza più ricca, perché fatta anche di una personalità definita.
E non parlo delle varie stelle dello spettacolo, tra le quali abbondano
trentenni e quarantenni, ma delle donne che abbiamo visto quest'estate
al Poetto e rivediamo in giro per uffici, nel traffico, magari mentre
accompagnano il figlio a scuola.
Questo vuol essere un invito, a queste donne e a chi ha la fortuna di
star loro vicino, a liberarsi delle remore e rendere merito alla loro
bellezza, onorando il concorso ma soprattutto il pubblico che lo guarda
ogni anno nella speranza di essere folgorato dalla bellezza, e finisce
per essere schiacciato dalla banalità. (Gio.Le.)
CONTRIBUTI S.C.A.U.
Con decreto del Comitato Tecnico Regionale in data 18.10.1989 l'intero
territorio di Quartucciu è stato incluso nell'elenco dei territori montani.
Questo fatto ha comportato, tra le altre, due conseguenze: la prima
è quella dell'inserimento, con provvedimento successivo, di Quartucciu
nella Comunità Montana N. 24 detta "Del Serpeddi" dove possiamo contare
su 6 consiglieri e 2 assessori; l'altra conseguenza -a tutt'oggi inattuata-
è che gli operatori agricoli e i coltivatori diretti di Quartucciu,
alla pari degli altri, dovrebbero vedersi ridotte le quote contributive
previdenziali dovute allo SCAU, oggi amministrate dall'INPS, in ragione
del 50% del loro ammontare. Fatto di non poco conto se si pensa alle
elevate quote contributive che gravano sui nostri agricoltori, costretti
peraltro a far fronte costantemente a difficoltà di ogni genere, non
ultima la siccità ricorrente (castigo di Dio o imprevidenza degli uomini?).
Sta di fatto che l'Ente previdenziale, sentito per vie brevi, non riconosce
agli utenti di Quartucciu questo beneficio. Che senso aveva, allora,
la comunicazione di inclusione nell'elenco dei territori montani datata
31.10.1989 fatta dalla Regione e indirizzata, oltre che al Ministero
dell'Agricoltura (oggi soppresso) e al comune di Quartucciu, anche al,
"Servizio per i Contributi Agricoli Unificati" oggi gestito dall'INPS.
Intanto la legge 23/12/98 n. 448 consente agli imprenditori agricoli
e ai coltivatori diretti di regolarizzare i periodi contributivi omessi
fino al 1997 in 20 rate semestrali di cui la prima entro il 31 ottobre
1999 , maggiorate -a partire dalla seconda- dell'interesse dell'1% annuo,
ma con l'abbattimento di somme aggiuntive e sanzioni. (Ge.Mu.)
RACCOLTA DIFFERENZIATA N.U.
Il momento in cui anche il Comune di Quartucciu sarà obbligato ad organizzare
la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani si avvicina, ma
nessuna iniziativa è stata fin qui avanzata dall'Amministrazione per
preparare la cittadinanza a questo evento. Non sarà facile invitare
i Cittadini, di punto in bianco, a separare carta, plastica e vetro
dal resto dei rifiuti domestici e buttarli negli appositi contenitori
che il Comune o il gestore del servizio, chiunque sarà, dovrà approntare
nelle vie del paese.
Intanto incassiamo il lamento dell'Assessore alle Finanze che per il
1998 si ritrova ricavi per soli 556 milioni a fronte di una spesa di
un miliardo per la gestione del servizio rifiuti. Passivo destinato
a crescere se è vero, come è vero, che dal 1999 la tassa per lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani delle scuole materne, elementari e medie sarà
a completo carico del Comune (vedi circolare Ministero Finanze 23.07.99
n. 161/E).
Perché, non chiedere in cambio alla Scuola -a titolo di collaborazione-
di voler essa sperimentare per prima la raccolta differenziata dei rifiuti,
coinvolgendo gli alunni, sicuro veicolo di informazione presso le famiglie
di questa iniziativa? (Ge.Mu.)
La presidente della pro-loco, Silvana Locci,
inaugura
la mostra del pane e del dolce di Quartucciu
(foto di G.Luca Casu)
MOSTRA DEL PANE
Si è ripetuta anche quest'anno, 20^ edizione, la mostra annuale del
Pane e del Dolce di Quartucciu.
Non molte le novità, se si fa eccezione per un depliant pubblicato a
cura della Provincia di Cagliari nel quale -tra un vino e l'altro- si
riportano alcuni recapiti di dolcifici artigiani locali.
Per il resto, ancora interventi ripetitivi sulle qualità del pane e
del dolce quartucciai e promesse di interventi per la tutela normativa
regionale del pane tipico.
Sicuramente
gradita l'esibizione del duo Zicca-Mascia che ha intrattenuto un pubblico
attento nelle more della cottura delle salsicce di Quartucciu offerte
ai presenti a cura dei soci della Pro-Loco, tutti, a partire dal Presidente,
attivamente impegnati per la migliore riuscita della manifestazione.
Restiamo tuttavia del l'opinione che, continuando così le cose, questa
iniziativa -se non si avrà il coraggio di pensare in grande per uscire
dal provincialismo che la pervade- finirà per avvitarsi in se stessa
senza aver prodotto i risultati sperati cioè economia e occupazione.
Insomma, vorremmo che diventasse qualcosa di più che il solito teatrino
di facce scontate (compresa la nostra).
Presidente Locci, che ne direbbe di trasformare la Mostra in "FIERA
DEL PANE E DEL DOLCE" tipici e artigianali a livello nazionale invitando
espositori di altre regioni italiane? (Ge.Mu.)
Un momento della manifestazione
(foto di G.Luca Casu)
STORIELLA
Due amici lavoravano assieme. Quello col martello fece finta di dare
una martellata sulla mano all'altro. Questo, con cenno di sfida lasciò
ferma la mano e si prese una martellata. Il colpito disse con tono lamentoso
"pensavo che non me l'avresti data". L'altro sconcertato "credevo l'avresti
tolta prima".
Questa storiella paradossale, ma a mio avviso rappresentativa di un
atteggiamento piuttosto diffuso, mi sembra la migliore per descrivere
l'epilogo del Beach Volley a Quartucciu.
Gli organizzatori, di fronte ad una serie di segnali di lassismo da
parte dell'Amministrazione Comunale che sembrava voler snobbare il torneo,
sono rimasti a guardare, come a voler vedere dove si voleva arrivare.
Specularmente l'Amministrazione ha lasciato che questo scempio si verificasse
senza tentare di porre alcun rimedio. Il risultato è sotto gli occhi
di tutti: quest'anno non si è fatto nessun torneo, anche perché non
c'è più nessun campo sul quale realizzarlo. Tutto nell'indifferenza
generale.
Sembra strano che il peggior risultato degli ultimi anni si sia avuto
proprio nel momento di maggior vicinanza tra la società organizzatrice
e l'Amministrazione. In altri tempi con giunte più "ostili" il torneo
si è svolto regolarmente e con soddisfazione di tutti.
C'è da supporre che ci siano state delle resistenze interne dovute all'estrazione
popolare dell'assessore e che il Beach Volley sia uno dei tanti agnelli
sacrificali sull'altare della stabilità. (Gio.Le.)