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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 13 - Ottobre 1999
 

 

Lo zibaldone
a cura di Gesuino Murru


FAIDE GIORNALISTICHE

Ho appreso con qualche sconcerto la notizia della espulsione dell'ex direttore dell'Unione Sarda dall'ordine dei giornalisti per "gravi violazioni dell'ordinamento professionale e dei princìpi deontologici" e per avere con la sua condotta "compromesso la dignità professionale".
Che poi la decisione sia stata adottata dal Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia mi sconcerta ancora di più.
Premetto, a scanso di equivoci, che non sono mai stato un estimatore di Liori né mai ho condiviso una certa sua "aggressività" nel modo di rivolgersi a coloro che non la pensano come lui.
Certi suoi articoli di fondo, lungi dall'essere da me condivisi, mi rafforzavano nella convinzione contraria, anche se mi facevano provare una forte irritazione nei confronti di coloro, amministratori e politici, che con le loro azioni o, peggio, con il loro nullismo, gli fornivano argomenti per le sue filippiche.
Ma, al di là delle idee, una cosa -da sardo- mi accomuna a Liori: questa sua ingovernabilità e assenza di ogni piaggeria nei confronti dei "potenti", questo rifiuto di farsi omologare, questa rabbia per i soprusi perpetrati, tra l'indifferenza generale, nei confronti dei Sardi, questa protesta forte per i traguardi mancati dalla Sardegna nei suoi cinquant'anni di autonomia, questo suo scagliarsi contro l'arroganza di certi poteri sordi alle vere esigenze del popolo sardo.
E forse sono proprio questi sentimenti, resi incontrollabili da un temperamento troppo focoso, che hanno dato il destro all'Ordine dei giornalisti di Sicilia (!?!) per radiare Liori.
Ma questa improvvida risoluzione (absit iniuria verbis) potrebbe trasformarsi in un boomerang: fare di un semplice oppositore all'ordine costituito, neppure tanto stimato (lo attesta il risultato elettorale personale negativo), un martire pronto a sacrificarsi per le sue idee, buone o cattive che siano. (Ge.Mu.)



EROI SARDI

Non sono numerosi gli eroi storici sardi conosciuti con nome e cognome (quelli anonimi sono molti di più), e quei pochi che si conoscono sono anche eroi perdenti, come Ampsicora e Iosto.
Tuttavia è giusto che il loro coraggio e la loro determinazione di lottare fino in fondo per una causa giusta, soprattutto quando questa causa si chiama "libertà", anche a costo della propria vita, meritano di essere ricordati ai posteri (che saremmo noi). Ritengo però scarsamente educativo quanto è avvenuto in occasione della sistemazione di una stele rievocativa della battaglia di Cornus, battaglia che vide i Sardi, alleati dei Cartaginesi, opporsi agli invasori Romani e uscirne rovinosamente sconfitti.
Nel "De secundo bello punico" il poeta e scrittore latino Silio Italico dedica ben 75 versi a questo evento. Purtroppo, tra i promotori dell'iniziativa rievocativa e gli amministratori del comune di Cuglieri -nel cui territorio ricadono le rovine dell'antica Cornus- c'è stato un duro scambio di accuse di prevaricazione e polemiche che potevano, con un po' di buonsenso, essere evitate e che hanno invece rischiato di sconfiggere per la seconda volta Iosto, il padre Ampsicora e gli oltre tremila eroi caduti in quella sanguinosa battaglia.
Come dire, ancora una volta…pocos, locos y mal unidos! E, soprattutto, diseducativi. (Ge.Mu.)



SIGNORA MARIA:
SI EST'OMMINI BESSADA A FORASA!

È il caso di dirlo: il recente concorso per l'elezione di Miss Italia ha definitivamente dimostrato quello che si è sempre saputo ma non è mai stato così evidente: Miss Italia è forse la più bella delle ragazze che partecipano al concorso, ma da qui a pensare solo lontanamente che la vincitrice sia la più bella d'Italia!
Ultimamente la partecipazione di ragazze sarde al concorso si è accentuata, e questo non può che rallegrarci, soprattutto per i lusinghieri risultati raggiunti. Ma questo non attenua la delusione di vedere il concorso ridotto ad una passerella di ragazzine certamente in salute, che hanno tuttavia nell'ambizione la parte più sviluppata.
Non dico questo, attenzione, in senso dispregiativo, anzi! Il problema semmai risiede nel fatto che l'ambizione non l'hanno sviluppata abbastanza coloro le quali invece hanno sviluppato altro. Mi riferisco per esempio quelle giovani donne che ad un'adolescenza un po' scialba hanno visto succedere una maturità florida e radiosa, che ha conferito loro una bellezza più ricca, perché fatta anche di una personalità definita.
E non parlo delle varie stelle dello spettacolo, tra le quali abbondano trentenni e quarantenni, ma delle donne che abbiamo visto quest'estate al Poetto e rivediamo in giro per uffici, nel traffico, magari mentre accompagnano il figlio a scuola.
Questo vuol essere un invito, a queste donne e a chi ha la fortuna di star loro vicino, a liberarsi delle remore e rendere merito alla loro bellezza, onorando il concorso ma soprattutto il pubblico che lo guarda ogni anno nella speranza di essere folgorato dalla bellezza, e finisce per essere schiacciato dalla banalità. (Gio.Le.)



CONTRIBUTI S.C.A.U.

Con decreto del Comitato Tecnico Regionale in data 18.10.1989 l'intero territorio di Quartucciu è stato incluso nell'elenco dei territori montani.
Questo fatto ha comportato, tra le altre, due conseguenze: la prima è quella dell'inserimento, con provvedimento successivo, di Quartucciu nella Comunità Montana N. 24 detta "Del Serpeddi" dove possiamo contare su 6 consiglieri e 2 assessori; l'altra conseguenza -a tutt'oggi inattuata- è che gli operatori agricoli e i coltivatori diretti di Quartucciu, alla pari degli altri, dovrebbero vedersi ridotte le quote contributive previdenziali dovute allo SCAU, oggi amministrate dall'INPS, in ragione del 50% del loro ammontare. Fatto di non poco conto se si pensa alle elevate quote contributive che gravano sui nostri agricoltori, costretti peraltro a far fronte costantemente a difficoltà di ogni genere, non ultima la siccità ricorrente (castigo di Dio o imprevidenza degli uomini?).
Sta di fatto che l'Ente previdenziale, sentito per vie brevi, non riconosce agli utenti di Quartucciu questo beneficio. Che senso aveva, allora, la comunicazione di inclusione nell'elenco dei territori montani datata 31.10.1989 fatta dalla Regione e indirizzata, oltre che al Ministero dell'Agricoltura (oggi soppresso) e al comune di Quartucciu, anche al, "Servizio per i Contributi Agricoli Unificati" oggi gestito dall'INPS.
Intanto la legge 23/12/98 n. 448 consente agli imprenditori agricoli e ai coltivatori diretti di regolarizzare i periodi contributivi omessi fino al 1997 in 20 rate semestrali di cui la prima entro il 31 ottobre 1999 , maggiorate -a partire dalla seconda- dell'interesse dell'1% annuo, ma con l'abbattimento di somme aggiuntive e sanzioni. (Ge.Mu.)



RACCOLTA DIFFERENZIATA N.U.

Il momento in cui anche il Comune di Quartucciu sarà obbligato ad organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani si avvicina, ma nessuna iniziativa è stata fin qui avanzata dall'Amministrazione per preparare la cittadinanza a questo evento. Non sarà facile invitare i Cittadini, di punto in bianco, a separare carta, plastica e vetro dal resto dei rifiuti domestici e buttarli negli appositi contenitori che il Comune o il gestore del servizio, chiunque sarà, dovrà approntare nelle vie del paese.
Intanto incassiamo il lamento dell'Assessore alle Finanze che per il 1998 si ritrova ricavi per soli 556 milioni a fronte di una spesa di un miliardo per la gestione del servizio rifiuti. Passivo destinato a crescere se è vero, come è vero, che dal 1999 la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani delle scuole materne, elementari e medie sarà a completo carico del Comune (vedi circolare Ministero Finanze 23.07.99 n. 161/E).
Perché, non chiedere in cambio alla Scuola -a titolo di collaborazione- di voler essa sperimentare per prima la raccolta differenziata dei rifiuti, coinvolgendo gli alunni, sicuro veicolo di informazione presso le famiglie di questa iniziativa? (Ge.Mu.)

 

Silvana Locci inaugura la mostra

La presidente della pro-loco, Silvana Locci, inaugura
la mostra del pane e del dolce di Quartucciu
(foto di G.Luca Casu)

MOSTRA DEL PANE

Si è ripetuta anche quest'anno, 20^ edizione, la mostra annuale del Pane e del Dolce di Quartucciu.
Non molte le novità, se si fa eccezione per un depliant pubblicato a cura della Provincia di Cagliari nel quale -tra un vino e l'altro- si riportano alcuni recapiti di dolcifici artigiani locali.
Per il resto, ancora interventi ripetitivi sulle qualità del pane e del dolce quartucciai e promesse di interventi per la tutela normativa regionale del pane tipico.
Esibizione del duo Zicca-MasciaSicuramente gradita l'esibizione del duo Zicca-Mascia che ha intrattenuto un pubblico attento nelle more della cottura delle salsicce di Quartucciu offerte ai presenti a cura dei soci della Pro-Loco, tutti, a partire dal Presidente, attivamente impegnati per la migliore riuscita della manifestazione.
Restiamo tuttavia del l'opinione che, continuando così le cose, questa iniziativa -se non si avrà il coraggio di pensare in grande per uscire dal provincialismo che la pervade- finirà per avvitarsi in se stessa senza aver prodotto i risultati sperati cioè economia e occupazione. Insomma, vorremmo che diventasse qualcosa di più che il solito teatrino di facce scontate (compresa la nostra).
Presidente Locci, che ne direbbe di trasformare la Mostra in "FIERA DEL PANE E DEL DOLCE" tipici e artigianali a livello nazionale invitando espositori di altre regioni italiane? (Ge.Mu.)


Un momento della manifestazione
(foto di G.Luca Casu)



STORIELLA

Due amici lavoravano assieme. Quello col martello fece finta di dare una martellata sulla mano all'altro. Questo, con cenno di sfida lasciò ferma la mano e si prese una martellata. Il colpito disse con tono lamentoso "pensavo che non me l'avresti data". L'altro sconcertato "credevo l'avresti tolta prima".
Questa storiella paradossale, ma a mio avviso rappresentativa di un atteggiamento piuttosto diffuso, mi sembra la migliore per descrivere l'epilogo del Beach Volley a Quartucciu.
Gli organizzatori, di fronte ad una serie di segnali di lassismo da parte dell'Amministrazione Comunale che sembrava voler snobbare il torneo, sono rimasti a guardare, come a voler vedere dove si voleva arrivare.
Specularmente l'Amministrazione ha lasciato che questo scempio si verificasse senza tentare di porre alcun rimedio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: quest'anno non si è fatto nessun torneo, anche perché non c'è più nessun campo sul quale realizzarlo. Tutto nell'indifferenza generale.
Sembra strano che il peggior risultato degli ultimi anni si sia avuto proprio nel momento di maggior vicinanza tra la società organizzatrice e l'Amministrazione. In altri tempi con giunte più "ostili" il torneo si è svolto regolarmente e con soddisfazione di tutti.
C'è da supporre che ci siano state delle resistenze interne dovute all'estrazione popolare dell'assessore e che il Beach Volley sia uno dei tanti agnelli sacrificali sull'altare della stabilità. (Gio.Le.)

G.L.


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