Quante volte ci capita, nella quotidianità, di
sentire parole o modi di dire di cui ci siamo sempre ripromessi la ricerca
del significato, ma puntualmente ci scordiamo di farlo?…Quante volte,
invece, pur conoscendone il significato ci siamo domandati perché si
usi, anche fra sinonimi, un termine anziché un altro? O, ancora, ci
ha incuriosito l'etimologia di una parola, ma non avendo studiato ne'
il latino, ne' altre lingue antiche o moderne, non siamo mai giunti
a stabilirne l'origine?
D'ora in poi riserveremo la presente neonata rubrica delle "Parole
al microscopio" alla conoscenza del significato dei termini, andando
a ricercare l'origine storica, confrontandola con l'uso attuale; di
neologismi, di locuzioni familiari o gergali più recenti.
Proporremo inoltre una "vetrina" di citazioni, detti, aforismi, frasi
proverbiali, che andranno sotto il titolo di "Ipse dixit". Frase classica
(che significa "Egli stesso disse", dove "Egli" era riferito ad Aristotele)
usata dai filosofi della scolastica per mettere a tacere chi voleva
pensare con la propria testa.
Qui la useremo nel suo originario significato latino e per "Egli" intenderemo
riferirci ad un personaggio storicamente famoso o uomo illustre e di
cultura, rimasto nella memoria popolare per la sua eredità spirituale
tramandata in "stille" di saggezza, con brevi frasi facilmente comprensibili
e alla portata di tutti.
Ovviamente non si ha alcuna pretesa scientifica, ma certamente ci sarà
da parte nostra il serio intento di fornire un servizio curioso e utile,
basato su affidabili fonti informative.
Offriremo un metodo rapido per restare al passo coi tempi sulle nuove
parole che popolano il nostro linguaggio, dando la possibilità di esser
certi del significato delle parole straniere al fine di non utilizzare
citazioni o locuzioni in maniera impropria.
"Silhouette": Termine usato per indicare
un profilo o contorno curvilineo specialmente con riferimento a forme
femminili sottili e aggraziate, o anche le figurine, solitamente di
carta nera, che riproducono il contorno di una persona. Deriva dal nome
del finanziere francese Etienne de Silhouette (1709-1767) che, nominato
controllore delle finanze da Luigi XV, per il rigore dimostrato specialmente
contro i privilegi dei nobili, dovette lasciare la carica, vedendosi
coperto di ridicolo dai nobili stessi, che allo scopo crearono l'espressione
"a la silhouette" per indicare ogni cosa condotta con parsimonia e ristrettezza.
"Judò":
Una delle forme in cui si pratica la lotta giapponese. I lottatori,
anziché a torso nudo, si affrontano indossando una camicia di tela che
facilita la presa. E' un termine di origine giapponese formato unendo
le parole "ju" e "do", che significano rispettivamente "gentilezza"
e "arte".
"OK" o "O.K.":
Espressione ormai entrata diffusamente nel nostro parlare quotidiano
ma usata soprattutto dai giovani. Il termine deriva dalla sigla americana
che significa "nulla osta", "tutto bene", "sta bene". Pare che abbia
fatto la sua comparsa, con accezione suddetta, nel 1840 come interpretazione
bene augurante della sigla "O.K. Clubs", che stava per "Old Kinderhook
Club", "Club della vecchia kinderhook", un'associazione formata per
la rielezione alla presidenza degli U.S.A. del democratico Martin Van
Buren, nato appunto a Kinderhook, nello stato di New York.
"Ciclone": "ciclo", dal greco "kuklos",
vuol dire "cerchio", "giro" (si spiegano, così, anche termini come triciclo,
bicicletta, motocicletta). Rotatorio, circolare è, infatti, il movimento
delle zone di bassa pressione, cioè del maltempo, e di certi venti,
talvolta violenti e distruttori.
"Brìndisi": L'atto di alzare il bicchiere
e bere alla salute di qualcuno, in segno di felicitazione e di augurio.
Non deriva, come verrebbe spontaneo pensare, dal nome della città pugliese,
Brindisi appunto, ma da un'espressione tedesca di augurio: "bring dir's",
che significa "lo porgo a te"(s'intende il bicchiere di vino o il boccale
di birra). Il vocabolo è giunto a noi attraverso lo spagnolo "brindis",
forse perché i soldati spagnoli lo appresero dai loro camerati tedeschi.
"Malloppo": Involto voluminoso e ingombrante.
Grosso volume, tomo. E' una delle tante parole romanesche, entrate nella
lingua italiana attraverso l'uso del gergo della malavita nel quale
significa "refurtiva, insieme di oggetti rubati". L'origine è latina
e la fa provenire dal termine "manipulus". Prima di essere termine allusivo
del gergo ladresco ha indicato il fagotto in genere e, per estensione,
il "groppo", la preoccupazione, l'ansietà.
"@": E' la famosa "chiocciolina", di cui
sentiamo ormai parlare spesso. La vediamo riprodotta stilizzata in forme
più o meno diverse: sia laddove si parla di informatica, da cui nasce
la sua popolarità, sia in giornali, in libri, come elemento decorativo
e, persino, come ciondolo di qualche collarino in stile "underground".
Il simbolo è usato negli indirizzi di posta elettronica come elemento
di separazione fra il nome che identifica l'utente e il nome del sito
dove riceve la posta. E' un carattere che in inglese si legge "at","presso".
Ipse dixit
"Ein Blick ins Buch und zwei ins Leben" ("Uno
sguardo ai libri e due alla vita")
Johann Wolfgang Goethe
Viviana Ricci
sogabri@tiscalinet.it