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Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 16/17 - Giugno 2000
 

Affari e dintorni

a cura di Marco Fadda

Quale sarà il futuro della
nuova economia?

Grazie alla nuova economia, la produttività del lavoro negli Stati Uniti ha registrato un forte rialzo, progredendo del 5% nel 4° trimestre del '99 e del 2,9% su base annua, il migliore risultato negli ultimi 6 anni.

Parallelamente, nello stesso periodo il costo del lavoro si è ridotto dell'1%, segnando nel '99 un rialzo del solo 1,9%, contro il 2,8% nel 98. L'economia americana gira a pieno regime. Il mercato del lavoro è talmente tirato (cioè talmente vicino alla piena occupazione) che i miglioramenti di produttività derivanti dalla new economy potrebbero non bastare a contenere pressioni sui costi.

Per quanto riguarda l'Italia, nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad un forte ridimensionamento delle quotazioni dei titoli internet e telecomunicazioni; che sia finita l'internet mania?

Senza dubbio stiamo entrando in un periodo in cui la selettività la farà da padrone, contribuendo quindi a sgonfiare gli eccessi dei mesi precedenti.

In altre parole ciò significa che si comincerà a valutare concretamente e in base alle vecchie e buone regole dell'analisi di bilancio anche i titoli della new economy.

Gli ultimi collocamenti che hanno interessato il Nuovo Mercato (E-Biscom, I.Net e Freedoomland) dimostrano in pieno ciò che sta accadendo ovvero una diffidenza sempre più accentuata verso i titoli internet e tutto ciò che sta a loro vicini.

Ovviamente non sarà sempre così e con ciò voglio dire che prima o poi la Borsa risalirà (molto probabilmente a partire da fine giugno); per cui il consiglio migliore per chi ahimè sta subendo perdite importanti è quello di non vendere, ma di aspettare perché altrimenti le perdite diventeranno effettive.

A parere di chi scrive non è detto che anche in questo caso le quotazioni non possano raggiungere elevati livelli, ma quello che appare ora più evidente è che tali quotazioni verranno raggiunte con più gradualità e senza eccessivi strappi.

La volatilità associata attualmente ai prezzi delle azioni del Nuovo Mercato è sempre meno gestibile dal piccolo risparmiatore fai da te. Per questo il suggerimento più spassionato è quello di ponderare ancor di più le proprie scelte che altrimenti potrebbero rivelarsi tanto avventate quanto dannose.

L'impressione generale è che comunque in Europa si tenda sempre più a bruciare le tappe percorse dall'economia americana; soprattutto per quanto riguarda il settore delle cosiddette TMT (telecomunication, media, tecnology).

Marco Fadda


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