"Tornano
le voci sul trasferimento del mercatino di Quartucciu. Sempre più forti
le lamentele."
CONDANNATI A MORTE
di Giovanni Secci
Pare
ormai certo che il mercatino rionale di Via dei Mulini verrà trasferito
nella nuova strada sull'argine. Tale
scelta se dovesse concretizzarsi rappresenterà una tacita condanna a
morte per il consueto appuntamento del lunedì.
L'amministrazione
sembra inconsapevole delle ripercussioni di ordine economico e di ordine
sociale che tale trasferimento comporta:
· Dal punto di vista
economico l'eventuale trasferimento causerebbe un grave pregiudizio
per gli operatori ambulanti. Infatti il numero degli utenti tenderebbe
a ridursi notevolmente.
Questo è dimostrato dal fatto che le clienti principali sono donne ultracinquantenni
non automunite, talvolta residenti a Selargius che non trovando più
conveniente venire a Quartucciu per i loro acquisti, tenderanno inevitabilmente
a rivolgersi altrove, per esempio a un ipermercato.
La riduzione
del numero dei clienti causerà in un tempo non lontano la riduzione
degli operatori commerciali che non troveranno conveniente dal punto
di vista economico venire a vendere a Quartucciu.
In poche parole si scatenerebbe un circolo vizioso per cui a una riduzione
del numero di utenti si accompagnerebbe la riduzione del numero degli
operatori, e tale situazione troverebbe il suo epilogo solo con la morte
del mercatino.
· Il secondo, ma
non meno importante pregiudizio, che si manifesterebbe è di ordine sociale.
Infatti tra i frequentatori assidui del mercato ci sono un gran numero
di anziani ultrasettantacinquenni per i quali l'uscita del lunedì ha
un importanza che va ben oltre l'aspetto commerciale perché rappresenta
l'occasione per incontrare i coetanei, amici di una vita, che come loro
vivono una vita ritirata all'interno delle mura domestiche.
Allontanare il mercato verso zone periferiche li condannerebbe a un
ergastolo in casa, separati da un mondo che và più veloce di loro, diverso,
troppo diverso, da quello in cui sono nati, che non permette loro neanche
una passeggiata sino alla Chiesa a causa dell'allucinante traffico che
imperversa per le vie del paese.
L'amministrazione
motiva questa scelta da un lato con la necessita di trovare luoghi più
adatti dal punto di vista dell'ordine pubblico, e dall'altro con la
necessità di ridisegnare le assegnazioni per recuperare le tasse che
sino ad oggi vengono eluse da un gran numero dei commercianti al dettaglio.
Entrambe le motivazioni
paiono pretestuose.
In particolare
il recupero dei contributi necessita solo della volontà politica di
raggiungere questo risultato. Proprio in relazione a ciò sarebbe utile
e interessante che coloro i quali hanno ricoperto o ricoprono l'incarico
di assessori al commercio facciano chiarezza sul perché si è giunti
a questa situazione!.
Nella realtà l'unica
motivazione plausibile che spinge l'amministrazione sono le lamentele
di chi risiede nelle strade ove si svolge il mercato. Ma anche queste
sono deboli, perché il disturbo ad essi comportato si riduce al dover
spostare le macchine una mezz'ora prima del normale.
Mi chiedo se l'eliminazione
di un così piccolo disturbo vale la perdita del vantaggio di avere gli
ambulanti tanto vicini da poter fare gli acquisti semplicemente affacciandosi
alla finestra o al portone di casa.
Forse i giovani
oggi non colgono questi vantaggi, ma provino a riflettere in prospettiva
più lunga, pensino che anche loro un giorno avranno una età tale da
far apprezzare la vicinanza di un tale servizio.
Poiché comunque
il dado ancora non è definitivamente tratto speriamo che l'amministrazione
si ravveda e mantenendo il mercatino nello stesso posto ne migliori
l'organizzazione, e soprattutto renda più efficienti i servizi di pulizia
non appena vengono smontate le bancarelle.
Naturalmente per
raggiungere un tale risultato è necessario che tutte le persone che
sono a contatto con il problema facciano sentire la loro voce e in particolare
i commercianti ambulanti, che vedono in pericolo le loro attività, i
clienti, che rischiano di perdere un servizio, gli anziani che subiscono
un grave danno, e tutti coloro che pensano che questa Amministrazione
sia miope nei confronti dei più semplici ed elementari problemi della
vita quotidiana, che invece dovrebbero essere il punto di riferimento
dell'azione di governo della Giunta di un piccolo paese come Quartucciu.
Giovanni
Secci
giowell@tiscalinet.it