Banner Pubblicitario
Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 16/17 - Giugno 2000
 

 

"Tornano le voci sul trasferimento del mercatino di Quartucciu. Sempre più forti le lamentele."

CONDANNATI A MORTE
di Giovanni Secci

Pare ormai certo che il mercatino rionale di Via dei Mulini verrà trasferito nella nuova strada sull'argine. Tale scelta se dovesse concretizzarsi rappresenterà una tacita condanna a morte per il consueto appuntamento del lunedì.

L'amministrazione sembra inconsapevole delle ripercussioni di ordine economico e di ordine sociale che tale trasferimento comporta:

· Dal punto di vista economico l'eventuale trasferimento causerebbe un grave pregiudizio per gli operatori ambulanti. Infatti il numero degli utenti tenderebbe a ridursi notevolmente.
Questo è dimostrato dal fatto che le clienti principali sono donne ultracinquantenni non automunite, talvolta residenti a Selargius che non trovando più conveniente venire a Quartucciu per i loro acquisti, tenderanno inevitabilmente a rivolgersi altrove, per esempio a un ipermercato.
La riduzione del numero dei clienti causerà in un tempo non lontano la riduzione degli operatori commerciali che non troveranno conveniente dal punto di vista economico venire a vendere a Quartucciu.
In poche parole si scatenerebbe un circolo vizioso per cui a una riduzione del numero di utenti si accompagnerebbe la riduzione del numero degli operatori, e tale situazione troverebbe il suo epilogo solo con la morte del mercatino.

· Il secondo, ma non meno importante pregiudizio, che si manifesterebbe è di ordine sociale. Infatti tra i frequentatori assidui del mercato ci sono un gran numero di anziani ultrasettantacinquenni per i quali l'uscita del lunedì ha un importanza che va ben oltre l'aspetto commerciale perché rappresenta l'occasione per incontrare i coetanei, amici di una vita, che come loro vivono una vita ritirata all'interno delle mura domestiche.
Allontanare il mercato verso zone periferiche li condannerebbe a un ergastolo in casa, separati da un mondo che và più veloce di loro, diverso, troppo diverso, da quello in cui sono nati, che non permette loro neanche una passeggiata sino alla Chiesa a causa dell'allucinante traffico che imperversa per le vie del paese.

L'amministrazione motiva questa scelta da un lato con la necessita di trovare luoghi più adatti dal punto di vista dell'ordine pubblico, e dall'altro con la necessità di ridisegnare le assegnazioni per recuperare le tasse che sino ad oggi vengono eluse da un gran numero dei commercianti al dettaglio.

Entrambe le motivazioni paiono pretestuose.
In particolare il recupero dei contributi necessita solo della volontà politica di raggiungere questo risultato. Proprio in relazione a ciò sarebbe utile e interessante che coloro i quali hanno ricoperto o ricoprono l'incarico di assessori al commercio facciano chiarezza sul perché si è giunti a questa situazione!.

Nella realtà l'unica motivazione plausibile che spinge l'amministrazione sono le lamentele di chi risiede nelle strade ove si svolge il mercato. Ma anche queste sono deboli, perché il disturbo ad essi comportato si riduce al dover spostare le macchine una mezz'ora prima del normale.

Mi chiedo se l'eliminazione di un così piccolo disturbo vale la perdita del vantaggio di avere gli ambulanti tanto vicini da poter fare gli acquisti semplicemente affacciandosi alla finestra o al portone di casa.

Forse i giovani oggi non colgono questi vantaggi, ma provino a riflettere in prospettiva più lunga, pensino che anche loro un giorno avranno una età tale da far apprezzare la vicinanza di un tale servizio.

Poiché comunque il dado ancora non è definitivamente tratto speriamo che l'amministrazione si ravveda e mantenendo il mercatino nello stesso posto ne migliori l'organizzazione, e soprattutto renda più efficienti i servizi di pulizia non appena vengono smontate le bancarelle.

Naturalmente per raggiungere un tale risultato è necessario che tutte le persone che sono a contatto con il problema facciano sentire la loro voce e in particolare i commercianti ambulanti, che vedono in pericolo le loro attività, i clienti, che rischiano di perdere un servizio, gli anziani che subiscono un grave danno, e tutti coloro che pensano che questa Amministrazione sia miope nei confronti dei più semplici ed elementari problemi della vita quotidiana, che invece dovrebbero essere il punto di riferimento dell'azione di governo della Giunta di un piccolo paese come Quartucciu.

Giovanni Secci
giowell@tiscalinet.it


Pagina Precedente ... Pagina Successiva