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Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 16/17 - Giugno 2000
 

 

E DIO RICREO' LA DESTRA.
di Gesuino Murru.

Al grido di "Dio lo vuole" il papa Urbano II bandì la prima crociata contro l'Islam per la liberazione di Terra Santa. All'appello risposero masse popolari , cavalieri e feudatari, mossi da sincero spirito religioso ma anche da sete di conquista e di lucro; non a caso uno dei condottieri rispondeva al nome di Gualtieri Senzadenaro…..

Toni non meno aspri e apocalittici vengono usati oggi dai leaders della nuova Destra per arrivare alla conquista del potere politico, e non solo quello, ai vari livelli istituzionali, dal Comune allo Stato, passando per Province e Regioni. I politologi la chiamano "voglia di nuovo", "tendenza", "vento favorevole" ma la definizione giusta è un'altra: "assalto al potere" ad ogni costo, senza badare a spese, coinvolgendo nella iniziativa un po' tutte quelle forze che contano- palesi ed occulte- che prima hanno attinto al centrosinistra e che oggi, inariditasi quella vena, cercano altra collocazione e risorse.

In Sardegna, la Destra , conquistata nel 1999 la Regione, ha sferrato l'attacco alle Province conquistandone ben tre. A dire il vero, in questa impresa è stata abbondantemente agevolata dalle divisioni interne all'Ulivo causate da una litigiosità inusitata delle sue componenti. Oristano è stata conquistata al primo turno, Cagliari e Sassari dopo il ballottaggio; solo Nuoro ha resistito.

Nel contempo molti comuni importanti, tra cui quello di Sassari, hanno cambiato casacca; poche le roccaforti rimaste sotto il controllo del centro-sinistra tra cui, ancora, figura Nuoro città: a conferma del radicato temperamento di quella popolazione da sempre allergica alle parole d'ordine venute da fuori (e ben lo sapevano i Romani, che non essendo riusciti a conquistarla definirono "Barbagia" il suo territorio).

Ma occupiamoci di Cagliari: è fuori di dubbio che la sconfitta del centrosinistra brucia e si vede.

Se è vero che in altre realtà, a monte della vittoria della destra poteva essere evocata una certa qual insufficienza dell'amministrazione uscente, nel caso della giunta Scano, niente di tutto ciò: da più parti è stato riconosciuto il merito al presidente Scano di aver rivalutato il ruolo di un ente che aveva ereditato in avanzata fase di premorienza, ormai asfittico e a dir poco inutile; al termine dei cinque anni, quell'ente è stato restituito alla sua funzione precipua di collegamento tra Regione e Amministrazioni locali con ruolo di indirizzo pianificatorio e decisionale in settori importanti quali Viabilità interurbana, Trasporti, Pubblica Istruzione, Assistenza Sociale e Lavoro, con l'approvazione dei Piani Integrati d'Area forieri di importanti ricadute occupazionali.

Quindi, carte in regola -come si usa dire- per una conferma che tuttavia non c'è stata.

Per trovare giustificazioni bisogna arrampicarsi sugli specchi: scarso risalto dato ai risultati conseguiti dall'amministrazione Scano nei cinque anni appena trascorsi, scarso apporto dei grossi nomi del centrosinistra a sostegno del candidato, iniziative pubbliche insufficienti a fronte di una propaganda più visibile da parte del centrodestra che a suo sostegno ha fatto intervenire, anche se con toccata e fuga, il leader nazionale dello schieramento al quale il centrosinistra non è riuscito ad opporre una almeno pari figura carismatica della quale, ancora oggi, è alla ricerca e che è obbligatoriamente condannato a individuare in tempi brevi pena la consegna anche del governo nazionale all'attuale opposizione senza nemmeno l'onore delle armi.

E questo a prescindere dal fatto che il centrodestra abbia o meno una classe politica all'altezza della situazione, competente, preparata, capace e irreprensibile sul piano etico; per il resto non rimane che attendere la ventata di "nuovo" che promana dai neo amministratori scelti dal popolo; le prime avvisaglie non fanno presagire niente di buono: le diatribe di sempre sulle attribuzioni degli incarichi negli enti pubblici (vedi Regione), le rivendicazioni di sempre sulla quantità di poltrone in Giunta, i trasferimenti strategici da un gruppo politico all'altro alla ricerca di una sistemazione "onorevole", le ricorrenti pretese dei partitini reclamanti "maggiore visibilità". E siamo solo agli inizi.

Il tempo dirà se la scarsa affluenza alle urne (37,4% di votanti al ballottaggio) è stata dettata dalla nausea per il "vuotismo" equilibristico della politica di oggi o dalla scelta di godersi fino in fondo una strepitosa giornata di sole all'aperto con la propria famiglia o con gli amici.

D'altronde, ad accrescere la disaffezione contribuiscono i sempre più ricorrenti e pressanti inviti a disertare le urne che alcuni partiti rivolgono ai cittadini in occasione di votazioni referendarie non da tutti gradite. E a lungo andare l'elettore non fa più distinzione tra referendum ed elezioni, amministrative o politiche che siano.

Dobbiamo essere tutti consapevoli che questi rigurgiti di qualunquismo danneggiano soprattutto la sinistra, già frastornata dal venir meno di valori certi di riferimento, ideali e politici, capaci di opporsi al nullismo scenico della Destra.

I rimedi? Superamento delle attuali divisioni per bande; ricambio generazionale da attuarsi con regole certe e ineludibili; riproposizione della sinistra come forza di cambiamento e modernizzazione senza che ciò significhi abolizione graduale delle garanzie sociali esistenti a difesa dei ceti più deboli; impegno politico inteso come servizio da rendere ai cittadini e ai loro bisogni; rielaborazione di una politica di centrosinistra credibile e progressista nettamente distinguibile dalla destra nei metodi e nei contenuti.

Gesuino Murru

 


 

 

ELEZIONI DEL 16 APRILE 2000 PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CAGLIARI.
COLLEGIO DI QUARTUCCIU - QUARTU III

CANDIDATI.............. QUARTUCCIU QUARTU_III TOT.VOTI

CRUCCAS PIETRO (R.C.)......... 118 - 142 - 260 ( 2,9%)
ARTIZZU UMBERTO (S.D.I.)...... 549 - 120 - 669 ( 7,5%)
PISU PIETRO (P.P.I.).......... 448 - 290 - 738 ( 8,3%)
MURRU GESUINO (D.S.).......... 810 - 801 -1611 (18,1%)
FIGUS EMANUELE (P.S.d'Az.).... _37 - _48 - _85 ( 1,0%)
PILI ANGELO (Democratici)..... _50 - 105 - 155 ( 1,7%)
PEDDIO GIOVANNA (C.I.)........ _36 - _63 - _99 ( 1,1%)

Totale voti coalizione SCANO... 2145 1569 3714 (40,6%)

NAITANA VINCENZO (A.N.)....... 298 - 785 -1083 (12,2%)
MURRU CARLO (F.I.)............ 965 -1288 -2253 (25,3%)
CASU CLAUDIO (Riformatori).... _95 - 113 - 208 ( 2,3%)
RICCI O.AUGUSTO (Conv. Sarda). 539 - 236 - 775 ( 8,7%)
COCCO PAOLA (C.C.D.-C.D.U.)... 323 - 256 - 579 ( 6,5%)

Totale voti coalizione BALLETTO 2299 2678 4977 (48,5%)


RISULTATI DEL BALLOTTAGGIO DEL 30 APRILE:

NICOLA SCANO................... 1426 1446 2872 (41,3%)
SANDRO BALLETTO................ 1782 2293 4075 (58,7%)



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