Nicotina:
La famosa sostanza contenuta nel tabacco prende il nome da un diplomatico
francese Jean Nicot che per primo importò in Francia la pianta, nel
1560.
Polo:
Dalle nostre parti non è di moda, ne' molto praticato, ma in Inghilterra
è uno degli sport più apprezzati.
Quante volte abbiamo visto sfilare le immagini del principe Carlo mentre
si accinge a ritirare premi per la pratica di questo sport nel quale
pare che sia molto capace!
Per giocare occorrono, oltre che una palla, anche un cavallo… Si spiega
il perché della sua scarsa diffusione a livello popolare… Le squadre
sono due, composte ciascuna da quattro cavalli con rispettivi cavalieri.
Il nome non ha nulla a che vedere col "polo" astronomico o terrestre.
Deriva dal tibetano "pulu" che significa "palla".
L'antichissimo gioco fu introdotto in Inghilterra da alcuni ufficiali
che lo avevano visto praticare rusticamente dagli indigeni della regione
Punjab, in India, nel 1862.
"Choc"
o "shock":
Singolari termini entrati nel parlato quotidiano, usati indistintamente
sia in francese che in inglese.
Hanno entrambi il medesimo significato: "Scossa, emozione violenta;
condizione morbosa caratterizzata da abbassamento improvviso di tutte
le facoltà vitali vegetative e di relazione, causato da un disturbo
circolatorio di varia origine".
Dai due vocaboli derivano, poi, gli altri italianizzati "Scioccare",
"sciocco".
Pecunia:
…Sapere che l'attuale parola, spesso alternativa a "denaro", significhi
"bestiame" dal latino "pecus" potrebbe sembrare strano.
L'enigma, però, è presto risolto se si considera che nei tempi primitivi,
quando la principale attività umana era la pastorizia, il capitale consisteva
nel possesso di bestie.
Merenda:
Bisognerebbe dirlo ai bambini obbligati a portarsi a scuola il paninetto
preparato dalla mamma che la loro cosiddetta "merenda", non solo non
dovrebbero mangiarsela controvoglia, ma anzi, se la dovrebbero meritare!
Infatti, "merenda" deriva dal verbo latino "mereo", "meritare" e, nella
sua forma al gerundio significa "da meritarsi".
Cravatta:
Un corpo militare al servizio dell'esercito francese costituito da cavalleggeri
croati aveva come distintivo una sorta di sciarpa annodata sul davanti
del petto.
In Francia nel XVII secolo la chiamavano "cravate", con la quale
intendevano dire "croata".
In seguito il nome è passato a definire la "cravatta" di ogni giorno.
Damigiana:
Sarà stato un oste burlone, o qualche cliente d'osteria con fantasioso
spirito umoristico, a chiamare scherzosamente "Dame Jeanne" ("Signora
Giovanna"), il recipiente per il vino che tutti chiamano "damigiana".
Voluminoso nella parte inferiore, richiamava forse l'immagine di una
grossa signora in crinolina (l'intelaiatura delle sottogonne), secondo
la moda di un tempo, con le spalle e il collo affusolato sopra la scollatura.
Semaforo:
Ha la funzione di regolare il traffico ferroviario, stradale, segnando
se la via sia libera o meno.
Il nome è modellato, attraverso la parola francese "semaphore", con
due termini di origine greca: "sema", che vuol dire "segno"
e "- phoros", "portatore", dal verbo "phero", "io
porto"; alla lettera, dunque, significa "portatore di segnali".
Vaniglia:
Ritrova la sua origine nello spagnolo "vainilla", diminutivo
di "vaina", "guaina", perché i frutti di questa pianta
dal gradevole profumo richiamano per la loro forma allungata l'immagine
della guaina o fodero per armi a taglio.
Viviana
Ricci
sogabri@tiscalinet.it