Banner Pubblicitario
Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 16/17 - Giugno 2000
 


La posta per QdiQ

a cura della redazione


Da: "anto.sabiu" <anto.sabiu@tiscalinet.it>
A:<qdiqnews@tiscalinet.it>
Oggetto:
Data: sabato 18 marzo 2000 18.45


Spett.le Redazione,
vi allego la lettera inviata al Sindaco Tonino Meloni per perorare la richiesta avanzata dei socialisti democratici italiani nel decennale della mortre del compagno Sandro Pertini.

Distinti saluti.
Antonello Sabiu


SEZIONE DI QUARTUCCIU

Egr.
MELONI Ing. ANTONIO
Sindaco di Quartucciu
QUARTUCCIU

Ill.mo Sig. Sindaco,
La sera del 1c.m. nella riunione del Direttivo dei Socialisti Democratici Italiani della Sezione di Quartucciu a cui hanno partecipato i consiglieri comunali e numerosi simpatizzanti, si è ricordata la grande figura, per l’alta moralità ed integrità, del valoroso compagno Sandro Pertini nel decennale della Sua scomparsa.

RicordarLe la vita e l’opera svolta per il socialismo,per i socialisti e per il popolo italiano mi sembra quanto mai inutile, in quanto Lei da molti anni vive con noi la vita politica all’interno degli organismi dirigenti ai massimi livelli regionali del partito.

Voglio solo segnalarLe che secondo un sondaggio della DOXA, Sandro Pertini è l’italiano simbolo del novecento cioè colui che ha segnato in positivo il nostro secolo.

Su mia proposta,votata all’unanimità dei presenti, si è ritenuto di chiederLe, perché si possa sempre ricordare l’operato e la figura di Pertini, di potergli intestare una strada o una piazza o una scuola o un complesso sportivo, insomma un opera che non possa far dimenticare il " nostro" caro e amato Sandro.

Sono e siamo certi che conoscendo la Sua sensibilità per i cittadini onesti e operosi, si farà parte attiva per soddisfare la nostra proposta.

RingraziandoLa anticipatamente del Suo interessamento, Le porgo a mio nome e dei compagni di Quartucciu, cordiali saluti.

Quartucciu,13 marzo 2000

IL SEGRETARIO
Antonello Sabiu


 

Risponde Gianni Manis

Condividendo i sentimenti che guidano l’iniziativa dei Socialisti Democratici Italiani, riportiamo una breve biografia di Sandro Pertini, uomo che ha saputo incarnare i grandi valori di Giustizia e Libertà che da sempre guidano la Sinistra democratica del nostro Paese.

G.Ma.


Il Presidente più amato
di Gianni Manis

"Voi non avete bisogno di discorsi, ma di esempi di onestà e di rettitudine".
Sandro Pertini

SANDRO PERTINI è nato a Stella (Savona) il 25 settembre 1896 ed è morto a Roma il 25 febbraio 1990.

Sandro Pertini - Foto di repertorioLaureatosi in giurisprudenza, intraprende la carriera forense. Consegue successivamente anche la laurea in scienze politiche.

· Nel 1917 partecipa alla prima guerra mondiale operando in prima linea. Iscritto al PSI, dopo il congedo si dedica alla attività politica.
Pubblica a sue spese l'opuscolo "Sotto il barbaro dominio fascista", per il quale viene arrestato il 27 maggio 1925 e, sottoposto a processo, condannato a otto mesi di carcere.

· Nel 1926 il Tribunale Speciale lo condanna a cinque anni di confino. Riesce a sottrarsi alla cattura ed organizza con Parri e Carlo Rosselli l'espatrio di Turati in Corsica. Esule in Francia, a Parigi e a Nizza, sino al 1929, ne viene espulso, quando la polizia scopre la sua stazione radio, attraverso la quale inviava messaggi in Italia. Condannato a 11 anni di reclusione, nel 1931 incontra nel carcere di Turi Antonio Gramsci, al quale si lega di fraterna amicizia.

· Alla caduta del fascismo, a Roma, combatte contro i tedeschi a Porta S. Paolo. Catturato e condannato a morte, riesce ad evadere nel 1944. Giunto a Milano, diviene segretario del Partito socialista nell'Italia occupata e guida le brigate partigiane socialiste. È uno dei capi della sollevazione popolare del 25 aprile 1945. Dirige l'Avanti! fino al 1946 e dal 1950 al 1952.

· È eletto alla Costituente e, nel 1948, al Senato, dove diviene presidente del Gruppo socialista. Dal 1953 al 1978 è ininterrottamente membro della Camera della quale diviene Presidente il 5 giugno 1968. Riconfermato alla Presidenza il 25 maggio 1972 e il 4 luglio 1976, è eletto Presidente della Repubblica l'8 luglio 1978.

Se ci voltiamo a guardare i 10 anni che hanno segnato il periodo trascorso dalla scomparsa del Presidente Sandro Pertini ad oggi ci accorgiamo che poco è stato fatto per ricordarlo, sia da parte delle istituzioni che da parte della società civile, ma soprattutto per tenere viva nella coscienza di tutti l'importanza di quei valori che durante la sua vita ha tentato di profondere e che dopo la morte, solo con tanta fatica, sono giunti fino a noi.

Chi di questa eredità ne ha fatto tesoro e ha tentato di continuarne idealmente il cammino è stato, fra diverse realtà, il "Centro di Cultura e Solidarietà Sandro Pertini" sorto grazie ad un gruppo di ragazzi fortemente decisi a fare in modo che tutto ciò non venisse disperso.
L'attività svolta dal Centro in questi anni ha raggiunto una discreta posizione di rilevanza nella realtà associazionistica genovese grazie anche ad una scelta di fondo, fatta dai suoi rappresentanti che si è caratterizzata nel promuovere manifestazioni in favore della solidarietà e della cultura in genere nelle quali sono sempre presenti, oltre alle istituzioni, personalità del mondo dello spettacolo e della cultura che, rappresentando un punto di riferimento nell'immaginario collettivo, riescono a coinvolgere anche quella parte della società civile la quale, in altre circostanze, sarebbe restia a partecipare.

Notiamo con preoccupazione come i valori, sempre più raramente tenuti in considerazione e sempre più svalutati della loro fondamentale importanza, vivono in una specie di limbo dantesco dal quale con difficoltà alcuni tentano di tirarli fuori. Tutto ciò dipende anche da una consolidata indifferenza verso tutto e tutti che una società caotica mostra e spesso purtroppo con la sua parte più giovane.

Il problema giovani è il punto fondamentale dal quale partire per ridisegnare il futuro della società che, ad oggi, si presenta senza possibilità di miglioramento, sempre che una repentina presa di coscienza di tutte le sue componenti non intervenga a modificarne gli eventi. Occorre trovare la chiave giusta per parlare ai giovani e spesso i discorsi generalmente retorici a loro proposti tendono a disinteressarli aumentando di conseguenza quel senso di distacco da ciò che è stato il passato che sempre più spesso si rivela essere fonte inesorabile di esperienze delle quali tenere conto.

In tal senso, intitolare un'opera pubblica a Sandro Pertini sarebbe quanto mai auspicabile; ed ancor più se questo fosse accompagnato da una serie di "momenti di riflessione con i giovani", indispensabili a far conoscere -a quanti di loro ancora non sanno- l'importanza che la figura del Caro Presidente ha avuto nell'edificazione della società contemporanea, nella quale si può ancora contare sui valori di Giustizia e Libertà.

Gianni Manis


* * Ampi stralci del testo sono stati tratti dalla rubrica "L'imPERTINIente / spazio giovani" della rivista "Il Gabbiano - n.3 del dicembre 1999" edita dal gruppo consiliare misto Laburisti-Socialisti della Regione Liguria.


Pagina Precedente ... Pagina Successiva