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Turbocompressore


IL TURBOCOMPRESSORE:

 

Che cos'è il Turbocompressore:

Molto semplicemente un turbocompressore è composto da un corpo centrale di sostegno boccole/alberino e due chiocciole: una in cui confluiranno i gas di scarico, l'altra in cui passerà l'aria.
Nella chiocciola lato scarico è contenuta una girante che azionata dai gas di scarico (turbina), trasmette il suo movimento tramite un alberino alla girante racchiusa nella chiocciola opposta, che comprimerà l'aria risucchiata funzionando così da compressore.
Schema di principio
Sezione Legenda: a-Chiocciola compressore, b-Supporto, c-Corpo centrale, d-Protezione termica, e-Chioccola turbina, f-Turbina, g-Uscita gas scarico, h-Wastegate, i-Ingresso gas scarico, j-Scarico olio, k-Sede boccola, l-Sede boccola, m-Guida in grafite, n-Compressore, o-Attuatore wastegate, p-Ingresso aria, q-Tubo attuatore, r-Diffusore, s-Chiocciola compressore, t-Ingresso olio, u-Uscita compressore.

L'entrata a regime della turbina dipende dal volume e dalla violenza con cui i gas di scarico raggiungono la turbina. Il volume e l'energia dei gas di scarico dipendono invece dalle condizioni di uso del propulsore, dal suo numero di giri, ma soprattutto dal carico a cui è sottoposto.
Se infatti marciassimo su una strada pianeggiante o in discesa ad un elevato numero di giri ma con il pedale del gas lievemente premuto la pressione del turbo tranquillamente rimarrebbe a zero.
Non appena affondiamo il piede sul gas oppure la strada comincia a salire, il carico del motore viene aumentato con conseguente aumento del volume ed energia dei gas di scarico in uscita: la pressione del turbocompressore schizzerà al massimo livello corrispondente alla taratura impostata.

Il ciclo di funzionamento di un motore turbocompresso è il seguente:

Durante l'entrata a regime del turbo, la pressione di sovralimentazione cresce dando luogo ad una migliore combustine, dalla migliore combustine vengono sprigionati gas di scarico con più energia, il turbo girerà ancora più veloce, la pressione di sovralimentazione sarà ancora più alta, la migliore combustione generà gas con più energia.... e così via.
Senza un opportuno controllo delle pressioni, il sistema raggiungerebbe il punto di rottura autodistruggendosi in pochi secondi di funzionamento.

Come salvaguardare il Turbocompressore:

I turbocompressori montati sulle auto di serie hanno il proprio alberino montato su boccole "galleggianti".
Questo sistema permette il raggiungimento a regime del turbo in minor tempo, poiché formandosi una pellicola d'olio tra la boccola e l'alberino (appunto galleggiante), l'attrito viene notevolmente ridotto con i relativi vantaggi. Naturalmente la tolleranza di tali boccole è stata calcolata per garantirne il perfetto funzionamento a temperatura di esercizio, che viene raggiunta in modo graduale durante l'uso della vettura.

Questa è una delle importanti ragioni per cui è necessario che il motore (e con esso l'olio) abbia raggiunto una temperatura di esercizio prima di usare il turbocompressore.

Un'altra importantissima (spesso sottovalutata) precauzione da prendere, è quella di far girare qualche minuto il motore al minimo prima di spegnerlo, specialmente se abbiamo usato in modo intensivo il turbocompressore.
Il motivo:
Spegnendo il motore la circolazione dell'olio viene interrotta, così l'olio rimanente tra le boccole e l'alberino del turbo comincerà a friggere a causa dell'elevatissima temperatura dello stesso turbo, il risultato sono dei depositi carboniosi sulle boccole/alberino che al successivo funzionamento del turbo rovineranno la superficie liscia delle boccole.
Peggio ancora se spegniamo il motore subito dopo una brusca accelerata e fermata; in queste condizioni infatti avremo l'asse della turbina che gira vorticosamente senza flusso di olio!! In questo modo si avrà un doppio effetto negativo che alle lunghe accorcerà di gran lunga la vita del vostro turbo.