La produzione della R5 Turbo I (160 cv) ebbe
invece inizio nel 1980.
Le caratteristiche che differenziavano questo
prototipo rispetto alla R5 erano innanzi tutto il montaggio centrale del
motore (sempre 1397 cc) con trazione posteriore, un'estetica molto aggressiva
dovuta alle rifiniture marcatamente sportive e prestazioni da brivido (da
0-100 Km/h in circa 6,4 secondi).
R5 Turbo II:
La produzione della R5 Turbo
II (sempre 160 cv) cominciò nel 1982.
Con la Turbo II vennero adottate soluzioni che permisero una riduzione dei costi di produzione rispetto alla Turbo I, mantenendo le stesse eccezionali prestazioni della prima serie. |
La produzione e lo spettacolo della R 5 Maxi
Turbo comincia nel 1984: la "creatura" venne omologata solo per competizioni
sportive, usando ogni ritrovato tecnologico a disposizione in quell'epoca,
capace di sviluppare da un motore 1527 cc potenze di tutto rispetto (vedi
sotto!).
R 5 Turbo Maxi (oltre 300 cv) |
R 5 Turbo Maxi Sport Production (oltre 400 cv !) |
Il grande successo ottenuto con la R5 indusse la Renault in una revisione "Super" del progetto, rinnovandolo con miglioramenti e modifiche che videro da vicino il motore, il cambio, il telaio e naturalmente gli allestimenti interni. Il nome dell'auto cambiò in "SuperCinque".
è così che iniziò la sua storia... ed in pochi anni è già diventata leggenda......
La presentazione della Renault (per la prima serie):
Le competizioni monomarca: la GT Turbo Coppa.
Nel 1988 inizia invece la vera e propria produzione della seconda serie, l'auto che racchiuderà in sé tutti gli anni di esperienza Renault nella costruzione delle R5.
Con la seconda serie, vengono messe in atto le soluzioni studiate dalla Renault per la risoluzione di tutte le problematiche riscontrate fino ad allora, ritoccando ulteriormente l'estetica dell'auto.
Esteticamente:
Per iniziare la griglia anteriore viene
resa più ariosa con il logo Renault situato sulla sinistra, mentre
vengono installate nuove minigonne e passaruota posteriori (vengono eliminate
le fessurazioni sui passaruota posteriori), il paraurti anteriore è
ora più pronunciato con relativo miglioramento del rendimento aerodinamico
generale. I cerchi (Speedline) presentano un motivo a stella.
Interni:
Spicca subito la nuova lunga consolle centrale
(tunnel) che vede alloggiati gli interruttori degli alzacristalli elettrici
più il tasto di chiusura centralizzata, mentre troviamo i pannelli
degli sportelli anteriori, ed i pannelli di rifinitura laterale posteriore
rivestiti con tessuto anziché plastica.
Sotto il cofano:
La centralina di accensione RE208 viene
sostituita con la RE209 che grazie ad una diversa mappatura dell'accensione
permette al motore di erogare 5cv in più. Il montaggio della centralina
stessa è ora effettuato dall'altro lato dello spartifiamma per evitare
eccessivi surriscaldamenti dovuti al calore proveniente dal turbo (che
aveva presentato non pochi problemi).
Il montaggio delle sospensioni anteriori
è ora inclinato, permettendo così un uniforme consumo dei
pneumatici anteriori.
Vari interventi per abbassare ulteriormente
le temperature di esercizio del propulsore:
al sistema di raffreddamento vengono effettuate
delle implementazioni che prevedono un diverso flusso del liquido di raffreddamento
e l'inserimento del degassatore;
la respirazione viene invece migliorata
con la sostituzione del termostato sulla scatola filtro.
Infine, anche il sistema di antinfiltrazione
dei vapori benzina viene ulteriormente implementato.
Intanto siamo già nell'anno 1991,
il mercato dell'auto si orienta sempre più verso automobili equipaggiate
con propulsori sedici valvole che garantiscono una progressione costante
durante tutto l'arco di erogazione (senza il nostro amato calcio del turbo)
per una guida "spensierata".
In quell'anno l'arrivo della Renault Clio
16v, porta ad una progressiva diminuzione della produzione della gloriosa
R5 GT Turbo che si conclude nello stesso anno con la serie limitata di
colore blu sport, i cerchi in tinta con la carrozzeria, gli interni full
optional, il suo nome è "Raider".