PEDAGOGIA
DELLE ARTI MARZIALI
 

Dal punto di vista pedagogico le arti marziali si rivolgono ai bambini come un gioco, impostando una gamma di esercizi più vasta possibile per un maggior arricchimento dei schemi motori; migliorando quindi la coordinazione motoria.

Si va delineando quindi da questa breve introduzione una pluridimensionalità dell’arte marziale sia come sport che come ottimo e completo sistema educativo, oltre che sistema di autodifesa.

La valenza più importante è quella più propriamente educativa ed è rivolta soprattutto ai bambini.

L’arte marziale dal punto di vista didattico si propone evidenziando le sue caratteristiche più propriamente ludiche-giocose.

Proporre l’arte marziale da parte del maestro o istruttore anche come gioco realizza quelle condizioni neuromotorie e psicologiche che, grazie alle molteplici esperienze del bambino, permettono diverse modalità esecutive del movimento nel la coordinazione, precisione, funzionalità ed efficienza.

Gli aspetti coordinativi più importanti che con le arti marziali andiamo ad

evidenziare, sono:

- strutturazione dello schema corporeo;

- acquisizione e controllo degli equilibri (statici; statico-dinamici; dinamici);

stabilizzazione e controllo della lateralità;

- coordinazione senso motoria;

- coordinazione spazio-temporale;

- controllo della respirazione;

- capacità di rilassamento psichico e corporeo;

- controllo posturale generale e dei segmenti singoli del corpo;

- coordinazione dinamica generale e dei singoli segmenti corporei.

Oltre a questo si miglioreranno logicamente anche le capacità condizionali quali: la forza; la velocità; la resistenza; la mobilità articolare.

Gli elementi del gesto tecnico specifico non avranno un carattere di estrema rigidità ma dovranno destare nel bambino interesse e curiosità.

Tutto questo implica nel maestro o Istruttore una notevole conoscenza scientifica oltre che tecnica.

Tuttavia in relazione alle diverse fasi di accrescimento variano le esigenze e le motivazioni da parte del bambino a continuare la pratica.

Uno dei momenti più importanti dal punto di vista formativo è l'incontro con la competizione.

L'educazione all'agonismo avviene nelle arti marziali molto presto, con la partecipazione ai giochi della gioventù, dove i bambini svolgendo un programma tecnico, definito dalla federazione ma soprattutto supervisionato dalla scuola centrale dello sport in collaborazione col centro superiore di medicina sportiva, trovano in questa prima occasione di confronto lo stimolo a continuare e ad iniziare a praticare le arti marziali in forma agonistica.

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