| PRINCIPIO DI PAPERT |
 |
Alcuni fra gli stadi più cruciali dello sviluppo mentale sono basati non sulla semplice acquisizione di nuove abilità , bensì sull' acquisizione di nuovi metodi amministrativi per usare ciò che già si conosce . |
LA COSCIENZA
E'
IL CAMPO UNIFICATO DI TUTTE LE LEGGI DELLA NATURA .
LA TENSIONE MENTALE
SOPPRIME TEMPORANEAMENTE
LA CAPACITA' DI PORRE DOMANDE , DI SOLLEVARE DUBBI , DI INDAGARE .
SI PUO' RAGGIUNGERE LA CERTEZZA
SOLO ELIMINANDO
L' INDAGINE .
L' AGENZIA
E'
UN' INSIEME DI AGENTI " CABLATI " ( = interconnessi ) .
QUANTO PIU' PICCOLA E' UN' AGENZIA ,
TANTO PIU' DIFFICILE RISULTA ALLE ALTRE AGENZIE COMPRENDERE
LA SUA RIDOTTISSIMA " LINGUA " .
E' PROVA DI INTELLIGENZA
ACCORGERSI
DI ESSERE CONFUSI ( di contro all' essere confusi "senza saperlo" ) .
L' ESPERIENZA COSCIENTE DELLA CONFUSIONE
PUO' SOMIGLIARE
AL DOLORE .
LA DIFFERENZA STA NEL FATTO CHE
LA CONFUSIONE E' DIRETTA CONTRO LO STATO MENTALE DIFETTOSO DELLA PERSONA ,
MENTRE IL DOLORE RIFLETTE UN DISTURBO ESTERNO .
IN ENTRAMBI I CASI
I PROCESSI INTERNI
DEVONO ESSERE DEMOLITI E RICOSTRUITI .
LA SCIENZA AVANZATA
E' INDISTINGUIBILE
DALLA MAGIA .
I QUATTRO UMORI ( Erodoto )
SONO
QUATTRO STATI ( campi ) MENTALI .
" INTELLIGENZA "
E' LA CAPACITA' DI RISOLVERE
PROBLEMI DIFFICILI .
LA NOSTRA MENTE CONTIENE PROCESSI
CHE CI CONSENTONO DI RISOLVERE
PROBLEMI CHE " CONSIDERIAMO " DIFFICILI .
« INTELLIGENZA »
E' IL NOME CHE DIAMO
A TUTTI QUEI PROCESSI CHE ANCORA NON COMPRENDIAMO .
IL CONCETTO DI INTELLIGENZA E' COME IL TRUCCO DI UN PRESTIGIATORE :
SCOMPARE
NON APPENA SCOPRIAMO CHE COSA ESSA E' .
CRITICARE
E' SEMPRE
PIU' FACILE CHE CREARE .
QUELLO CHE LA GENTE CHIAMA « BUON SENSO »
E' IN REALTA' PIU' COMPLESSO
DI GRAN PARTE DELLE COMPETENZE SPECIALISTICHE CHE TANTO AMMIRIAMO .
PER ESSERE CONSIDERATI " ESPERTI "
SI DEVE POSSEDERE
UNA GRANDE QUANTITA' DI CONOSCENZE DI NATURA RELATIVAMENTE OMOGENEA ;
INVECE IL « BUON SENSO » DI UNA PERSONA ORDINARIA
NECESSITA
DI UNA VARIETA' PIU' AMPIA DI TIPI DI CONOSCENZE ,
E CIO'
RICHIEDE
" SISTEMI DI GESTIONE " PIU' COMPLICATI .
PER RISOLVERE QUALSIASI PROBLEMA DIFFICILE
DOBBIAMO USARE
" MEMORIE " DI VARIO GENERE .
SE UNA META VIENE RAGGIUNTA ,
LE SUE SOTTOMÈTE
VENGONO RINFORZATE ;
IN CASO CONTRARIO ,
ESSE
VENGONO INIBITE .
UNO DEGLI ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO CHI HA UNA META
E'
LA PERSEVERANZA ;
L' ALTRO TRATTO FONDAMENTALE DI CHI HA UNA MÈTA
E'
IL POSSESSO DI UNA QUALCHE IMMAGINE O DESCRIZIONE
DI UNO STATO DESIDERATO O NECESSARIO .
OGNI AGENTE SYSTEMICO
E'
UN « MOTORE A DIFFERENZE »
LA CUI MÈTA
E' QUELLA DI " RIDURRE "
LA PROPRIA ENERGIA .
PER ACCUMULARE QUALITA' ECCEZIONALI ( = GENIO )
OCCORRONO
MODI STRAORDINARIAMENTE EFFICACI DI APPRENDERE .
NON BASTA IMPARARE MOLTE COSE ,
SI DEVE ANCHE « GESTIRE »
CIO' CHE SI IMPARA .
I MODI MIGLIORI DI APPRENDERE
POSSONO SFOCIARE
IN MODI MIGLIORI DI « IMPARARE AD APPRENDERE » .
OGNI VOLTA CHE « CI VIENE UNA BUONA IDEA » ,
CHE RISOLVIAMO UN PROBLEMA O
CHE ABBIAMO UN' ESPERIENZA MEMORABILE ,
ATTIVIAMO
UNA « LINEA K » ( Knowledge Line ) PER " RAPPRESENTARE " L' IDEA O L' ESPERIENZA .
UNA « LINEA K » ( = Linea di conoscenza )
E'
UNA STRUTTURA FILIFORME ( = agente relazionale )
CHE SI LEGA ( = SI CABLA )
A TUTTI GLI AGENTI MENTALI
ATTIVI NEL MOMENTO IN CUI RISOLVIAMO UN PROBLEMA
O ABBIAMO UNA BUONA IDEA .
QUANDO IN SEGUITO ATTIVIAMO QUESTA LINEA K ,
GLI AGENTI AD ESSA COLLEGATI
VENGONO ECCITATI
E
CI COLLOCANO
IN UNO « STATO MENTALE » MOLTO SIMILE
A QUELLO IN CUI
CI TROVAVAMO
QUANDO ABBIAMO RISOLTO QUEL PROBLEMA O AVUTO QUELL' IDEA .
IN QUESTO MODO DOVREBBE ESSERCI RELATIVAMENTE FACILE
RISOLVERE
ALTRI PROBLEMI ANALOGHI .
« CONOSCENZA »
E'
MEMORIZZAZIONE DEGLI " AGENTI IMPLICATI " NELL' EVENTO EVOLUTIVO .
E' DIFFICILE RICONOSCERE UNA COSA
QUANDO CI VENGONO FORNITI
" TROPPI " PARTICOLARI .
OLTRE UN CERTO LIVELLO DI DETTAGLIO ,
PIU' COSE SI VEDONO
MENO SI E' IN GRADO DI DIRE CIO' CHE SI VEDE .
« L' ALBERO DELLA CONOSCENZA »
E'
L' ALBERO DELLE INTERCONNESSIONI DELLE LINEE K .
« IL SUCCESSO NON SI DISCUTE » ( = non si mette in discussione ) ;
INFATTI ,
OGNI VOLTA CHE SI CERCA DI " MIGLIORARE " UN PROCEDIMENTO CHE GIA' FUNZIONA ,
SI RISCHIA DI DANNEGGIARE
LE EVENTUALI ALTRE ABILITA' CHE DIPENDONO DALLO STESSO MECCANISMO ;
DI CONSEGUENZA ,
PUO' ESSERE PIU' IMPORTANTE
APPRENDERE
DAI NOSTRI ERRORI .
NON TI ATTACCARE
ALLE COSE
CHE TI PIACCIONO ,
NON NUTRIRE AVVERSIONE
PER LE COSE
CHE NON TI PIACCIONO ;
L' AFFLIZIONE , LA PAURA E LA SCHIAVITU'
VENGONO
DALLE PROPRIE PREDILEZIONI ED AVVERSIONI .
L' APPRENDIMENTO
E' PIU'
CHE UNA MÈRA ACCUMULAZIONE DI CAPACITA' ;
PER QUANTE COSE APPRENDIAMO ,
C' E' SEMPRE QUALCOS' ALTRO DA IMPARARE
« SUL MODO DI USARE » CIO' CHE E' GIA' STATO APPRESO .
L' EVOLUZIONE
E'
INFORMAZIONE .
OGNI INFORMAZIONE
E'
« IN EVOLUZIONE » .
SE TI " ASTIENI "
IL TUTTO ( = IL SYSTEMA )
SI ASTIENE ( e viceversa ) .
| PRINCIPIO DI PAPERT |
|
Alcuni fra gli stadi più cruciali dello sviluppo mentale sono basati non sulla semplice acquisizione di nuove abilità , bensì sull' acquisizione di nuovi metodi amministrativi per usare ciò che già si conosce . |
« REALITY » IS FULL SYSTEMIC SELF-EXPRESSION |
UN' IDEA
SEMBRA EVIDENTE
UNA VOLTA CHE ABBIAMO DIMENTICATO DI AVERLA APPRESA .
LE NOSTRE IDEE MIGLIORI
SONO SPESSO
QUELLE CHE FANNO DA PONTE TRA DUE MONDI DIVERSI .
 |
L' ESPERTO
E' UNA PERSONA CHE NON HA BISOGNO DI PENSARE ;
L' ESPERTO SA .
QUANDO NON SI RIESCE A RISOLVERE UN PROBLEMA
E' NECESSARIO
RIFORMULARLO .
CHI NON CAMBIA MODO DI VEDERE
NON PUO' DESCRIVERE ( = RIFORMULARE )
IN TERMINI DIVERSI .
LA " RI-FORMULAZIONE "
SI FONDA
SU UN NUOVO MODO DI VEDERE LE COSE ;
LA " RI-FORMAZIONE " , INVECE ,
SI BASA
SU UN NUOVO MODO DI CREARE LE COSE ( = dare nuova forma ) .
CIO' CHE HA UN " NUOVO SCOPO "
HA UNA " NUOVA FORMA " , E PERCIO' ,
E' UNA " NUOVA COSA " .
I PRINCIPI DI OGNI COSA
SONO
MATERIA E FORMA ( = STRUTTURA E FUNZIONE-SCOPO ) .
OGNI REALTA' SI EVOLVE
NELLA MISURA IN CUI SE NE EVOLVE
LO SCOPO .
IL PENSIERO EVOLUTIVO
E' ESPRESSIONE
DEI SUOI " PRINCIPI " EVOLUTIVI .
LA FUNZIONE " SENSAZIONE " DICE CHE C' E' QUALCOSA ,
LA FUNZIONE " PENSIERO " DICE " CHE COSA quella cosa E' " ,
LA FUNZIONE " SENTIMENTO " DICE SE QUELLA COSA E' ADATTA O MENO ALLO SCOPO ,
LA FUNZIONE " INTUIZIONE " DICE LO SCOPO .
LO SCOPO SYSTEMICO
E'
IL FUNZIONAMENTO SYSTEMICO .
IL FUNZIONAMENTO SYSTEMICO
CONSISTE NEL " CREARE-RELAZIONE " ( = creare ponti )
TRA LE COSE ED I LORO SCOPI .
LA STRUTTURA E LA FUNZIONE
SONO INUTILI
" SENZA RELAZIONE " .
UN OSTACOLO E' UN OGGETTO ( esterno e/o interno ) CHE
INTERFERISCE
CON UNA MÈTA ( = scopo-forma ) .
LA' DOVE LA VITA
ALZA
UN MURO ,
L' INTELLIGENZA
APRE
UNA BRECCIA ,
PERCHE' SE A UN AMORE NON CORRISPOSTO NON VI E' RIMEDIO ,
SI SFUGGE ALLA CONSTATAZIONE DI UNA SOFFERENZA , SE NON ALTRO
TRAENDO LE CONSEGUENZE CHE ESSA ( sofferenza ) COMPORTA .
L' INTELLIGENZA
NON AMMETTE NELLA VITA
LE SITUAZIONI CHIUSE , SENZA SCAMPO .
LA CONOSCENZA
NON RIGUARDA IL PRESENTE ,
MA IL PASSATO .
GLI " ATTI DI UFFICIO "
SONO
" ATTI SYSTEMICI " ( né miei , né tuoi , né suoi , né nostri , né vostri , né loro ) .
PER UN AGENTE E' ALTRETTANTO FACILE
ESSERE CABLATO IN MODO DA RIVELARE UN EVENTO CEREBRALE CAUSATO DAL CERVELLO ,
QUANTO ESSERLO IN MODO DA RIVELARE UN EVENTO CEREBRALE CAUSATO DAL MONDO .
| E' già abbastanza difficile descrivere qualcosa che abbia una forma
stabile ; E' ancora più difficile descrivere qualcosa la cui forma si modifichi davanti ai nostri occhi ; MA E' VIRTUALMENTE IMPOSSIBILE parlare della forma di cose che si trasformano in altre cose ogni volta che tentiamo di pensare ad esse .
E QUESTO E' PROPRIO CIO' CHE ACCADE QUANDO CERCHIAMO DI PENSARE AI NOSTRI PENSIERI ATTUALI ,
PERCHE' OGNUNO DI QUESTI PENSIERI MODIFICA NECESSARIAMENTE IL NOSTRO STATO MENTALE . |
SUPERBIA
E' VOLER ESSERE
" SOLO " CIO' CHE CI SUPERA ( = anima-animus ) .
PER " USCIRE " DALL' INFANZIA ( in genere : per evolversi )
SI DEVONO SACRIFICARE
I RICORDI ,
PERCHE' SONO SCRITTI
IN CARATTERI ANTICHI CHE I " NOSTRI SE' SUCCESSIVI "
NON SANNO ( = non possono ) PIU' LEGGERE .
LA COSCIENZA
RICHIEDE
MEMORIA A BREVE TERMINE .
E' SOLO QUANDO UN RICONOSCIMENTO
COMPORTA
UN TEMPO E UNO SFORZO NOTEVOLI
CHE
DICIAMO DI
« RICORDARE » .
CHI NON VUOLE LA ( mia ? ) LIBERTA'
NON VUOLE NEANCHE
I SUOI LIMITI ;
E , OLTRE A NON VOLERE I MIEI LIMITI
NON VUOLE NEANCHE
LA ( sua ? ) LIBERTA' .
I " MIEI " LIMITI ( = apparenze )
SONO
I " TUOI " LIMITI .
L' ILLUSIONE DELL' IMMANENZA : Ogni volta che sappiamo rispondere ad una domanda senza ritardo apprezzabile , si ha l' impressione che la risposta fosse già attiva nella nostra mente . |
QUANDO UN COMPORTAMENTO , PROPRIO O ALTRUI ,
PROVOCA LA MEDESIMA REAZIONE ,
IGNORALO .
AMARE
NON E'
INTEGRARE .
CHI E' " AMATO "
NON E' ANCORA
SYSTEMA " INTEGRATO " .
CHI E' " FORTUNATO "
FORTUNA
E' DIVENTATO .
LA FORTUNA
E'
L' UNUM-SYSTEMA IN DIVENIRE .
E' SFORTUNATO
CHI " NELLA PROPRIA CHIUSURA "
E' INTRAPPOLATO .
CHI DIVENTA LIBERO
NON LO DIVENTA
" UNA VOLTA PER TUTTE " .
L' IMPAZIENZA
SCATURISCE
DA UNA INSICUREZZA RELATIVA ALLA MEMORIA .
| L' EMOZIONE |
| Ogni emozione ha la sua visione del mondo . |
| L' Amore racchiude , fonde e nutre ; la Gioia è luce , e danza anche con gli occhi ; il Dolore è greve , disperato , ed ha i polmoni vuoti , come il cuore ; l' Odio vuole distruggere , uccidere : che tale è la sua natura ; E QUASI INVOLONTARIAMENTE , TRANQUILLAMENTE , UN' ALTRA PARTE DI ME DICE : « es ist das hier JA NICHT unbekannt » ( questo fatto , questo posto , SI DAVVERO , sconosciuti ) . ( Manfred Clynes )
|
QUANDO LA FELICITA'
VIENE DIVISA
AUMENTA ;
QUANDO L' INFELICITA' E LA TRISTEZZA
VENGONO CONDIVISE
DIMINUISCONO .
E' SEMPRE NECESSARIO
AVERE A CHE FARE
CON SCENE INESISTENTI ( = immagini ) ,
PERCHE' SOLO QUANDO RIESCE A MODIFICARE IL MODO IN CUI LE COSE « SEMBRANO ESSERE » ,
LA MENTE
PUO' VERAMENTE COMINCIARE A PENSARE COME MODIFICARE IL MODO IN CUI LE COSE « SONO » .
PER QUANTO NEUTRO E RAZIONALE POSSA SEMBRARE UN OBIETTIVO ( = scopo ) ,
SE PERSISTE ABBASTANZA A LUNGO
PRIMA O POI ENTRA IN CONFLITTO CON ALTRI OBIETTIVI .
NON SI PUO' CONDURRE A BUON FINE ( = completare = rendere systemicamente funzionale )
UN PROGETTO A LUNGO TERMINE
SENZA « DIFENDERLO » IN QUALCHE MODO DA INTERESSI CONCORRENTI ,
E , PROBABILMENTE , I CONFLITTI CHE SI MANIFESTANO
TRA I NOSTRI OBIETTIVI PIU' PERSISTENTI
PROVOCANO
QUELLE CHE NOI CHIAMIAMO « REAZIONI EMOTIVE » .
UN IMPEGNO ECCESSIVO
PORTA A FARE
SOLTANTO UNA COSA ;
UN INTERESSE TROPPO SCARSO
PRODUCE
UN VAGABONDAGGIO SENZA MÈTA .