Francesco Maria Barracu

 

 

 

Nato a Santu Lussurgiu (Cagliari) il 1 novembre 1985, nella prima guerra mondiale presta servizio in Libia come ufficiale di fanteria. Smobilitato il 31 agosto 1921, si iscrive ai Fasci di Combattimento e ottiene diversi incarichi all’interno del partito. Nel 1935-1937 partecipa alle operazioni in Etiopia come comandante del III battaglione Dubat, composto da truppe arabo-somale. Il 3 marzo 1937 perde un occhio in un’azione di rastrellamento. Insignito di medaglia d’oro, torna a Roma dove si dedica al giornalismo, occupandosi soprattutto di questioni coloniali.

 Dopo l’8 settembre 1943 si adopera a Roma per dar vita al nuovo Governo repubblicano e per convincere il maresciallo Graziani ad assumere il ministero della Difesa Nazionale. Nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio della R.S.I., ha parte notevole nel trasferimento al nord dei funzionari dei Ministeri e nella riorganizzazione dell’amministrazione repubblicana. Vanamente si impegna per costituire una legione sarda per la difesa dell’isola. In occasione della prima riunione del direttorio del Partito Fascista Repubblicano, attacca il segretario del partito Pavolini e il ministro Buffarini Guidi, chiedendone la sostituzione, ma il tentativo cade nel vuoto.

 Il 25 aprile 1945 segue Mussolini verso il lago di Como e condivide la sorte di tutti gli altri che, catturati a Dongo, vengono fucilati il 28 aprile sulla riva del lago.

 

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