Il tribunale straordinario 

 

 

 

 

 

 


Il Tribunale Speciale Straordinario che il giorno 8 gennaio 1944 si riunì a Verona in Castelvecchio per giudicare i membri del Gran Consiglio del Fascismo che avevano votato l’ordine del giorno Grandi era così composto: (1)

 

ALDO VECCHINI, Presidente, noto avvocato penalista, medaglia al

                        valore, console della Milizia,

CELSO RIVA, industriale torinese, sansepolcrista, squadrista

                        Combattente,

RENZO MONTAGNA,  generale di divisione dell’esercito,

FORTUNATO ALBONETTI, (sostituito, poi, da FRANZ PAGLIANI, chirurgo

                        e professore universitario),

DOMENICO MITTICA, squadrista, generale della Milizia,

ENRICO VEZZALINI, avvocato e prefetto

VITO CASALINOVO, colonnello della Milizia

OTELLO GADDI, tenente colonnello della Milizia, squadrista, decorato al

                        valore

GIANBATTISTA RIGGIO, squadrista, colonnello della Milizia

 

Membri supplenti:

FERDINANDO COLLU, console

PIETRO CALIA, console

GUIDO GUIDI, console

 

Pubblici accusatori:

VINCENZO CERSOSIMO , (poi farà il giudice istruttore)

ANDREA FORTUNATO

 

LA SENTENZA

 

Dopo che l’avv. Fortunato ebbe concluso la sua arringa accusatoria con le famose parole: “”….Così ho gettato le vostre teste alla storia d’Italia,  forse anche la mia, purchè l’Italia viva ! ””, il 10 gennaio alle ore 13,40 fu letta la sentenza:

“” In nome della legge, letti gli atti  a carico degli imputati (omissis); visti gli artt. 1 lett a), 4 e 7 del Decreto 11 novembre 1943 in relazione con l’art. 241 cod.pen. ordinario; e altresì gli artt. 19 e 21 stesso codice, gli artt. 474, 477, 483, 484 e 488 cod. di procedura penale ordinaria, dichiara gli imputati predetti colpevoli dei reati loro ascritti secondo il combinato disposto degli artt. 1 lett a) del citato decreto e 241 cod.penale – ritenendo così assorbito il delitto di cui all’art. 51 cod. penale militare di guerra – e in conseguenza condanna De Bono, Ciano, Pareschi, Marinelli, Gottardi, Bottai, Bastianini, Rossoni, De Stefani, Albini, Bignardi, Balella, Federzoni, Acerbo, Grandi, Alfieri, De Vecchi, De Marsico alla pena di morte con le conseguenze di legge.

Visto l’art. 62 n.6 del codice penale condanna Cianetti Tullio – con il concorso della ora detta attenuante – alla pena della reclusione per la durata di anni 30 (trenta): con la interdizione perpetua dei pubblici uffici, di cui agli artt. 28 e 29 del codice penale.””

 

NOTE:

(1) Le composizione del tribunale speciale straordinario, decisa il 28 ottobre, venne resa pubblica il 24 novembre 1943 con Decreto del Duce pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio 1944.

 

 

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