Nato a Lodi nel 1364 da Fiordonina e Marchese Oldi, originario di Olda, Val Taleggio, Bergamo. Abitava in via Fissiraga. Rimasto orfano di padre, si diede alla bella vita. Bei vestiti, canti, suoni e balli lo attiravano moltissimo. A vent’anni sposò Caterina Bocconi, abitante a Lodivecchio nel podere S.Marco, dalla quale ebbe due figlie e un figlio, Antonio, nato nel 1387. Scoppiata la peste nel 1388, con la moglie e il figlio si trasferì a Lodivecchio, lasciando a Lodi la madre Fiordonina e le due figlie, che moriranno di quel flagello. Qui nella chiesa di S.Croce, ebbe il dono della conversione e scolpì un crocefisso e un Cristo morto. Tornato a Lodi, fece costruire nella sua casa di via Fissiraga la chiesa di S.Giuliano ed entrò nel Terz’Ordine Francescano, seguito dalla moglie e dalla madre. Col consiglio del Vescovo di Lodi Bonifacio Botticella, i due sposi di comune accordo e col consenso delle rispettive famiglie, sciolsero il loro matrimonio, quindi Jacopo, istruito in Latino e liturgia da Andrea dei Bononi, già ministro del Consorzio del Clero di Lodi, prese gli ordini sacri. I tratti fondamentali della sua spiritualità sono: castità matrimoniale, afflizione corporale, astinenza, carità, ritiro eremitico, operosità continua, distacco dalle fazioni, soccorso a malati e prigionieri di guerra con proprio personale stipendio. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1404, sono stati registrati ufficialmente 12 miracoli. Il suo corpo attualmente è venerato a Lodi nella chiesa della Maddalena, mentre una sua effigie si trova nella chiesa di S.Francesco sulla sesta colonna di destra.