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Salse, ricette classiche
Brodo vegetale |
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Maionese alla
polacca |
Ragù alla
bolognese |
Salsa agrodolce
per crostacei |
Salsa al cetriolo |
Salsa al
crescione |
Salsa alla panna |
Salsa alla
veronese |
Salsa calda
all'uovo |
Salsa del
cacciatore |
Verdura sottovetro
La
Verdura può essere conservata in modi diversi: sott'olio, sott'aceto,
al naturale in salamoia, sotto sale, essiccata e sotto forma di
salsa.
Una regola fondamentale per la perfetta riuscita delle varie
preparazioni è che il prodotto da conservare sia in ottime condizioni,
cioè al giusto punto di maturazione, possibilmente senza
anticrittogamici o antiparassitari. Buona norma è che la raccolta delle
verdure avvenga durante il periodo della piena produzione sia perché
più conveniente, sia perché sicuramente migliore dal punto di vista
qualitativo rispetto alle primizie.
Si dovrebbe sempre cercare di iniziare ed ultimare la preparazione in
giornata, mentre il prodotto è ancora fresco.
La cottura o la sbollentatura delle verdure deve avvenire
a fuoco continuo e per mantenerne il colore naturale si deve immergere
nell'acqua già bollente e si fa bollire il più velocemente possibile
senza coperchio.
Fondamentale il tempo di cottura: infatti è sufficiente aumentare
leggermente il tempo di ebollizione per compromettere tutto
irrimediabilmente.
Come detto precedentemente è consigliabile conservare le verdure nel
momento di massima produzione quindi si conserveranno a:
gennaio:
carciofi, verza, cavolfiori
febbraio:
carciofi, spinaci
marzo:
sedani e scorzanera
aprile:
carote, asparagi, piselli
maggio:
asparagi, carote, piselli
giugno:
zucchine, piselli, cavoli
luglio:
fagiolini, zucchine, peperoni, funghi
agosto:
cipolle, fagioli, fagiolini, melanzane, peperoni, pomodori, zucchine,
cetrioli
settembre:
pomodori, peperoni, melanzane, cipolline, sedano
ottobre:
barbabietole, funghi
novembre:
olive, sedani, tartufi
dicembre:
cavolfiori, carciofi.
L'attrezzatura
occorrente è in genere già contenuta nella normale batteria da cucina.
E' da tenere presente che le pentole d'alluminio sono le meno indicate
per cuocere verdure.
I vasi ed i recipienti di conservazione saranno di diverse dimensioni, a
secondo del bisogno familiare, solo per la conservazione al naturale si
consigliano vasi di dimensioni ridotte affinché il prodotto contenuto
possa essere consumato in una sola volta.
La conservazione può avvenire in due modi, o per sterilizzazione
o per tindalizzazione.
La prima consiste nel far bollire i vasi chiusi ermeticamente per un
tempo variabile (nelle ns. ricette sarà indicato di volta in volta il
tempo necessario). Esistono in commercio gli sterilizzatori, ma lo
stesso compito viene assolto egregiamente anche da comuni pentole e
casseruole; importante è che abbiano bordi alti quanto basta perché
l'acqua in essa contenuta ricopra per almeno 1 o 2 cm. i coperchi dei
vasi stessi. Inoltre devono essere larghe perché si possano collocare
più vasi contemporaneamente. Per evitare che durante la bollitura i
vasi vengano a contatto tra loro con il rischio quindi che si incrinino,
occorre separarli tra loro con dei canovacci. Il tempo di
sterilizzazione si calcola dal momento in cui inizia l'ebollizione
dell'acqua fino al momento in cui si arresta.
A sterilizzazione avvenuta i vasi non dovranno essere rimossi se non
quando l'acqua si sarà completamente raffreddata.
La tindalizzazione è praticamente una sterilizzazione ripetuta. Infatti
si immergono i vasi chiusi da conservare nell'acqua ricoprendoli, si
fanno bollire per 45 minuti, quindi si levano dall'acqua e si lasciano
raffreddare per 24 ore ricoperti per evitare sbalzi di temperatura.
Quindi si ripete l'operazione per una seconda volta sempre per la durata
di 45 minuti. Quindi si tolgono i vasi e si lasciano riposare per altre
24 ore. Il giorno successivo si ripete l'operazione per la terza volta,
si lasciano raffreddare e si ripongono in luogo fresco e buio.
Questo procedimento decisamente più lungo rispetto alla sterilizzazione
offre maggiori garanzie, infatti con la prima sterilizzazione si uccide
la fauna vegetativa presente nell'alimento, con la seconda, le eventuali
spore che possono germinare durante le 24 ore antecedenti la seconda
sterilizzazione. La terza sterilizzazione è puramente precauzionale.
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Menù
Asparagi al
naturale |
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Basilico
sott'olio |
Basilico sotto
sale |
Carciofi
alla toscana |
Carciofi
alla veneta |
Carciofini
sott'olio |
Cipolle
alla veneta |
Cipolline
sott'olio |
Fagioli
all'uccelletto |
Melanzane
sott'olio |
Peperoni in
salamoia |
Porcini sott'olio |
Frutta sottovetro
La scelta della frutta
deve essere effettuata fra i prodotti migliori, a perfetta maturazione,
sani e possibilmente non trattati con anticrittogramici e conservanti e
nel pieno della produzione, quindi è sconsigliabile oltre che
dispendioso, conservare primizie, soprattutto perché si tratta di
frutti deperibili.
Si conserveranno quindi a:
gennaio: arance, ananas, pompelmi, banane
febbraio: arance, ananas, limoni, pompelmi
marzo: arance, ananas, pompelmi, limoni
aprile: arance, pompelmi, limoni
maggio: fragole, rabarbaro
giugno: ciliege, amarene, susine, albicocche
luglio: albicocche, amarene, meloni, susine, ribes, lamponi
agosto: uva, pesche, meloni, susine, ribes, lamponi
settembre: fichi, mirtilli, more, susine, uva
ottobre: castagne, mele, caki, pere, uva
novembre: cotogne, castagne, caki, pere, mele
dicembre: mandarini, pere, mele, banane.
Se i prodotti da conservare, anziché essere raccolti di persona, si
acquistano sul mercato si dovranno scegliere con cura, badando ai
requisti suddetti. Naturalmente, in questo secondo caso, non si può
essere certi che i prodotti non siano stati trattati con sostanze di
vario genere, quindi si procederà ad una più attenta pulitura prima di
conservarli; in ogni caso il lavaggio deve avvenire piuttosto
rapidamente, poiché in acqua la frutta perde sostanze e profumo.
Conoscendone la provenienza sarebbe più opportuno pulire la frutta
strofinandola con uno straccetto pulito e umido. Se invece i frutti
devono essere snocciolati o mondati del picciolo, il lavaggio dovrà
precedere queste operazioni. Durante la raccolta si dovrà tener conto
del sistema di conservazione cui la frutta è destinata; per esempio, se
si vorranno preparare marmellate, gelatini, composte, i frutti potranno
essere senza picciolo, ma se la conservazione avviene sotto alcool
o sotto acquavite (come ciliegie, uva, ecc.) i frutti dovranno essere
staccati o meglio tagliati con un pezzetto del picciolo. Le operazioni
relative alla conservazione dovranno essere fatte possibilmente in
giornata. In attesa, i frutti saranno stesi in un luogo asciutto e
aerato per evitare la fermentazione o la formazione di muffe. |
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Menù
Albicocche
sciroppate |
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Amarene al rum |
Castagne al
cioccolato |
Fichi secchi al
liquore |
Marmellata di
arance |
Marmellata di
banane |
Marmellata di
mele |
Prugne in
agrodolce |
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