Mars non è certo un fumetto d’azione: non ci sono combattimenti feroci, né duelli all’ultimo sangue; non ci sono inseguimenti forsennati, né sparatorie spettacolari; non ci sono né incantesimi, né magie, né creature fantastiche. E’ una storia ordinaria, di un ragazzo e una ragazza comuni. Ma questo non significa che Mars non sia in grado di regalarci grandi emozioni.

Anche voi vi innamorerete di Rei Kashino.

 


Il punto di forza di questa storia è proprio il realismo che la permea, con le piccole cose quotidiane, il mondo di tutti i giorni. E il grande talento di Fuyumi Souryo è di riuscire a descrivere il mondo di Kira come se fosse anche il nostro, senza tradire la specificità della realtà giapponese.

E’ facile immaginare che la vita sia ben diversa in un liceo italiano rispetto a uno giapponese, e infatti queste differenze emergono in molti punti del fumetto, ma ciò non crea alcun ostacolo nell’identificarsi con i personaggi perchè in tutte le scuole c’è un tipo “bello e dannato”, o un professore particolarmente espansivo con le sue studentesse, o una ragazza un po’ strana che se ne sta sempre per i fatti suoi, non è forse vero? E se questo quadro ci appare familiare, altrettanto vicini ci sembreranno anche i pensieri, i problemi, i sentimenti dei personaggi di questo bel manga.


 

In questo scenario cominciamo a seguire Kira e Rei attraverso avvenimenti quotidiani che, all’inizio, potrebbero anche apparire banali, ma solo per poco. Ben presto infatti le loro vicende  coinvolgono il lettore al punto che, nonostante non accada nulla di inconsueto, questi le percepisce come straordinarie, perché così sono vissute dai protagonisti. I fatti narrati stravolgono la vita di Kira, così come potrebbe essere accaduto anche a noi tra i banchi di scuola, per cui  la storia risulta anche più avvincente che se arrivassero gli alieni o si usassero colpi segreti.

 

 

Questa storia un po’ scanzonata e un po’ poetica ci aiuta a scoprire la magia nella vita di tutti i giorni e cerca di insegnarci a riconoscere l’amore senza avere paura di dove potrebbe portarci.

 

 

  Personaggi Principali

 

Kira Aso:è una studentessa liceale con una grande passione per l’arte, nonché la voce narrante della storia. E’ una ragazza molto chiusa, tanto da non avere praticamente nessun amico nella scuola. Infatti è talmente introversa da evitare il più possibile qualunque contatto con i suoi coetanei, preferendo stare in disparte e vivere nel suo mondo personale, più che in quello reale. Questo suo attegiamento le vale la nomea di ragazza priva di sensibilità e la maggioranza degli studenti, allontanati dalla sua freddezza e dalla sua apatia, la evitano. Molti altri, invece, approfittano della sua timidezza per farla vittima di scherzi, dicerie e malignità varie. In realtà Kira non è né insensibile, né apatica, come dimostra non appena prende in mano un foglio e una matita, è semplicemente molto insicura ed anche completamente disillusa riguardo alle altre persone. Da un dialogo con la madre parrebbe di intuire che suo padre si sia comportato in modo molto spiacevole e questo spiegherebbe un po’ il suo strano carattere.

A dire il vero all’inizio del fumetto Kira non mi piaceva un gran che, con quella sua faccetta da brava ragazza e quell’ aria indolente, senza un minimo di carattere o vitalità. Insomma, mi sembrava proprio la classica “gatta morta”. Ma continuando a leggere mi sono accorta che in realtà lei non era così, questa era solamente l’impressione che dava a chi la giudicava superficialmente. Allo stesso modo, lei stessa si accorge di aver sempre giudicato male Kashino, solo perché non aveva mai cercato di andare al di là delle apparenze.


 

Rei Kashino:è il classico tipo “bello e dannato “ che fa impazzire le ragazzine. E’ quello che arriva a scuola sgommmando sulla sua bella moto sportiva, che tiene testa ai professori, che riesce bene nello sport, che fa praticamente il comodo suo, fregandosene di tutto e di tutti.

Ma Rei non è solo questo. Nonostante la sua brutta reputazione, è un ragazzo sensibile e gentile, che sa sacrificarsi per gli amici e che si preoccupa per chi non riesce a difendersi da solo. Certo non si può negare che sia un tipi strano e con molti difetti, ma sarà comunque l’unico che riuscirà a infrangere la riservatezza di Kira e a darle il coraggio di tirare fuori il suo carattere.

Con i suoi bruschi cambi d’umore, il suo innegabile fascino e i suoi comportamenti imprevedibili, è lui il vero motore della storia, è Rei che riesce a prendere il lettore alla sprovvista e asorprenderlo sconvolgendo, direttamente o indirettamente, le vite degli altri personaggi.

 

Tatsuya Kida:è un compagno di classe dei due protagonisti. Lui e Rei sembrano molto amici e a scuola passano molto tempo insieme, combinando guai, naturalmente. Tatsuya comunque è un tipo più tranquillo di Rei e non ha il carisma del primo, però è anche più riflessivo e non si lascia trascinare dall’istinto del momento, riuscendo così a capire certe cose prima e meglio del suo amico: insomma sono una coppia ben assortita.

Tatsuya conosce Kira fin dalle medie, ed il suo interesse per lei appare subito evidente, nonostante dapprincipio lui neghi. Però in tutti questi anni, a causa del carattere chiuso e introverso della ragazza, non è mai riuscito a parlarle, finchè Rei non ci si mette di mezzo….

Questo episodio è tra i miei preferiti del primo volume, perché mette molto bene in evidenza il rapporto tra i tre ragazzi e i loro rispettivi caratteri.