Rapimenti

Dalle sedute emerse che in realta' quasi ogni sabato notte, tra le 2 e le 4 gli alieni venivano a rapirmi per portarmi sulla loro astronave a sottopormi ad esperimenti. Mi immobilizzavano con un fascio di energia blu ed ogni mio tentativo di resistenza era vano, provai anche a munirmi di pistola, ma essa non funziono'; tentai di registrare i rapimenti con telecamere etc, ma ogni aggeggio elettronico andava inspiegabilemte in tilt. Gli alieni mi conducevano sulla loro astronave e mi sottoponevano ad esperimenti terribili: mi sbattevano con forza su una sedia ed iniziavano a trapanarmi con aghi sottilissimi che ponevano nei mei occhi, orecchi o nel ginocchio assieme ad una sonda gelatinosa, il tutto senza la benche' minima anestesia. Quindi, un casco scendeva dall'alto e si posava sulla mia testa e grazie ad esso potevano spiare i mei pensieri, dato che venivano proiettati su un monitor. Quindi, se opponevo resistenza mi scaricavano addosso fasci laser che neutralizzavano ogni mia difesa e mi provocavano un dolore insopportabile.

I rapimenti continuarono a susseguirsi e gli alieni erano sempre piu' spietati nei loro esperimenti, non avevano un briciolo di pieta' ed arrivarono persino a violentarmi coi loro macchinari. Fu un'esperienza teribile. Successivamente mi condussero sul loro pianeta posto nella galassia di Andromeda, un pianeta di colori stupendi, come quelli che avevo visto durante l'esperienza di pre-morte e li' accadde l'irreparabile. Uno di loro tento' di aiutarmi iniettandomi una sostanza che allevio' i miei dolori, ma gli alieni lo smembrarono con le loro armi disgraganti e lui scoppio' facendo schizzare sul mio volto il suo sangue, se cosi' si puo' chiamare. Non capii il perche' di quell'aiuto, ma ben presto tutto divenne chiaro, cosi' come i piani degli alieni grigi e senza scrupoli.

Gli extraterestri mi prelevavano dovunque fossi, come ho detto, e le persone che erano con me non ricordavano assolutamante nulla dell'intera serata, come se la loro memoria venisse cancellata in quanto non avevano ricordi di diverse ore. Una volta mi trovavo in pizzeria e i grigi fecero irruzione. Venni rapito per 3 giorni e mi risvegliai nella pizzeria assieme agli altri che non ricordavano assolutamnete nulla dei giorni trascorsi in stato d'incoscienza ne' seppero fornire spiegazioni ne' i loro parenti vennero a cercarli poiche' gli alieni avevano cancellato la loro esistenza dalla memoria dei loro cari. Un'altra volta gli alieni giunsero mentre ero in aereo in volo per Londra dove prima vivevo. Mi risvegliai in una discoteca e seppi, telefonando all'aeroporto che dalla lista passeggeri risulto' che ero partito da Roma ma non ero mai giunto a destinazione il che mi turbo' moltissimo.

Comunque, dai rapimenti che seguirono riuscii a trovare risposte alle mie domande. Gli alieni, infatti, oltre ad appartenere a diverse razze, erano divisi in 2 fazioni in guerra: un gruppo molto consistente di alieni che io chiamo cattivi i quali volevano avere contatti con noi per sottoporci ad esperimenti, ed un gruppo di alieni buoni (anche se si rivelarono non meno perfidi) i quali non volevano avere alcun contatto con noi Terrestri poiche' temevano che la loro civilta' avanzata venisse contaminata da esseri rozzi e primordiali come noi. Mi trovai proprio nel centro di quella guerra e venni usato come spia ed infiltrato da ambo le parti. Gli alieni facevano a gara a rapirmi per avermi tra le loro schiere. Quando venni rapito dai buoni fui costretto a sabotare alcuni laboratori e venni a conoscenza del fatto che sul quel pianeta vi erano altri terrestri i quali erano utilizzati come schiavi atti a nutrire i loro ferocissimi animali domestici, delle bestie assetate di sangue con zanne enormi.

La psicologa rimase pressoche' turbata da queste rivelazioni, cosi' mi propose di sottopormi alle cure di uno specialista il quale all'inizio sembro' aiutarmi moltissimo, ma gli alieni intralciarono ogni suo tentativo. Infatti, durante un'altra abduction, riuscii a scappare dal loro pianeta usando una delle loro astronavi e la pilotai, seppur con fatica, portandola nelle vicinanze del nostro sistema solare, ma i grigi riuscirono a scovarmi in quanto sapevano come manipolare lo spazio e la realta' dimensionale, mi condussero sulla loro astronave, venni sottoposto ad esperimenti allucinanti e alla fine, giunti sulla Terra, mi lasciarono cadere nel vuoto (da una decina di metri dal suolo); guarda caso andai a piombare abbosso allo specialista il quale attuti' il colpo, ma stava per rimetterci le penne poiche' fini' sulla sedia a rotelle e di me non volle proprio sentirne parlare. Per questo motivo pensai che era meglio interrompere la terapia con la psicologa per non mettere a repentaglio la sua incolumiata', anche se continuavo e continuo ad andare da lei per le sedute di ipnosi regressiva.

Arriviamo, cosi', agli avvenimenti degli ultimi giorni, delle ultime settimane. Ormai per gli alieni ero divenuto una specie di consigliere anche se essi erano ben lungi dal mostrarmi i loro piani, pero', riuscii a mettermi in luce durante un successivo rapimento. Venni condotto in un batter di ciglio a Washington e gli alieni mi comunicarono che se non avessi obbedito questa volta mi avrebbero ucciso. Dovevo intrufolarmi nella Casa Bianca per carpire i segreti militari del governo degli Stati Uniti. Gli alieni, infatti, hanno rapporti con le autorita' governative le quali sanno della loro esistenza, ma non vogliono incrinare queste relazioni per paura dello scoppio di una guerra planetaria, cosi', usarono me ancora una volta come infiltrato. Mi munirono di un passi e venni spacciato per un certo Edward McDawson, ambasciatore londinese; fornirono un mio passato e cosi' entrai nell'edificio. A dire il vero venni anche aiutato da altri alieni infiltrati i quali lavorano da anni negli uffici governativi, pero' , il mio apporto era essenziale in quanto nessuno di questi alieni poteva condurre una missione rischiosa come la mia. Dopo aver scartabellato alcuni dossiers appresi che in realta' tutti i documenti ufficiali si trovavano in una localita' sperduta nel deserto del Texas. Cosi' gli alieni mi traportarono li', ma le cose precipitarono in quanto la mia copertura salto' poiche' certo gli Americani non erano sprovveduti in materia di spionaggio, ma essi non capirono che erano i grigi a mandarmi e mi arrestarono. Durante l'interrogatorio all'inizio negai tutto, poi finsi di essere una spia dell'ex Unione Sovietica, ma non venni creduto, alla fine gli alieni vennero a tirami fuori dai pasticci: fecero in modo che gli altri dimenticassero completamente di avermi conosciutio e cancellarono i verbali del mio arresto e dell'interrogatorio. Cosi' mi ricondussero a casa, ma, piu' irascibili che mai, presero a schiaffeggiarmi a turno fino a gonfiarmi il volto e mi dissero che altre prove mi avrebbero aspettato, prove di lealta' nei loro riguardi.

Questo e' quanto emerso dai rapimenti e vi assicuro che e' tutto vero anche se le mie testimonianze rasentano l'inverosimile. Avrete ulteriori ragguagli, vi assicuro. Chi vivra' sapra'.

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