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Luigi XIV ritenne necessario ridurre
all'ubbidienza la chiesa francese per poter continuare il suo disegno politico
assolutistico. Essa era già molto indipendente, sia dalla Chiesa di Roma sia
dal re. Inoltre essendo l'assolutismo regio a livello teorico diretta emanazione
della volontà divina, egli doveva in qualche modo comandare anche la chiesa
francese. Riuscito in questo intento, la sua politica religiosa mirò ad
utilizzare la religione cattolica come elemento unificante della popolazione e
pertanto si irrigidì nei confronti di posizioni di dissenso rispetto al
cattolicesimo dominante.
Ciò lo condusse a lottare contro il giansenismo, una corrente inserita
all'interno del cattolicesimo ma che predicava il ritorno ad una semplicità
spirituale, alla povertà dell'uomo, ad un codice comportamentale più rigido
aderente alla norme del vangelo, contro una religione troppo permissiva nei
confronti della mondanità. I due monasteri che vennero fondati in Francia da
questo movimento, Port-Royal de Paris e Port-Royal des Champs erano aperti anche
ai laici che volevano meditare questa dimensione religiosa più profonda, e tra
questi vi fu il filosofo Blaise Pascal, che contribuì alla diffusione del
giansenismo in Francia.
Ma la posizione giansenista venne considerata troppo vicina al protestantesimo,
e il re, spinto dal fanatismo e dal ricordo delle guerre di religione, decise di
eliminare questo elemento di destabilizzazione, chiudendo e poi distruggendo il
monastero di Port-Royal des Champs. Ma nonostante ciò il giansenismo si diffuse
e si identificò con coloro, borghesi e nobili, erano antimonarchici.
Luigi XIV si scagliò anche contro gli ugonotti, convinto dai suoi consiglieri
che il numero di seguaci del calvinismo era esiguo, ritirò la libertà di culto
concessa con l'editto di Nantes con l'editto di Fontainbleau. Ma i calvinisti
non erano così pochi, e si lasciò quindi andare a persecuzioni che costrinsero
molto ugonotti ad abbandonare il paese, con un grosso danno economico per
l'industria, visto che portarono via la loro professionalità, che invece confluì
nei paesi confinanti. |