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Col termine TERRORISMO si indica un metodo di lotta politica in cui alcuni gruppi si servono di particolari forme di violenza per rovesciare il potere. Questa violenza può essere diretta,come gli attentati verso esponenti politici o rappresentanti ufficiali,o indiretta,come le stragi,i sabotaggi o gli attentati indiscriminati. Il termine deriva, sia pure impropriamente, dal periodo storico della rivoluzione francese,in cui diventò pratica comune la repressione mediante la violenza delle opposizioni politiche o ideologiche. Solo alla metà xx secolo alcuni rivoluzionari russi, di formazione socialista e anarchica, come Michail Aleksandrovic Bakunin o Sergej Gennadievic  Necaev giunsero a teorizzare questa pratica politica, che fu tragicamente applicata nella Russia zarista.Queste teorie ebbero però seguaci anche in paesi avanzati:caddero così vittime di attentati l’imperatrice d’Austria, Elisabetta, il re d’Italia,Umberto I, ucciso nel 1900 dall’anarchico Gaetano Bresci, il presidente degli stati uniti William McKinley nel 1901.

Tra gli attentati indiretti e le stragi indiscriminate vanno ricordati gli attentati compiuti da fascisti e nazzisti negli anni 20/30 del 900, attentati sempre circondati da elementi di mistero e ambiguità, di cui vennero incolpati esponenti della sinistra. Sempre in quegli anni operarono movimenti terroristici di destra anche in altri paesi europei, come i Cagoulards in Francia,che assassinarono per ordine di Benito Mussolini i fratelli Carlo e Nello Rosselli nel 1937,gli Ustascia croati in Iugoslavia e le guardie di ferro in Romania.

Il terrorismo irlandese era invece volto a ottenere l’indipendenza dell’ Irlanda del sud dalla Gran Bretagna o quello praticato in Palestina negli anni precedenti la formazione dello stato d’Israele, dove organizzazioni terroristiche ebraiche lottavano contro gli Inglesi e gli Arabi, mentre organizzazioni arabe combattevano contro gli ebrei . Negli anni più recenti molti paesi hanno subito forme di terrorismo politico, con diverse valenze ideologiche, (rivoluzionarie, indipendentistiche, razziali, reazionarie, ecc.). Di carattere utopistico e con aspirazioni a un rinnovamento politico e sociale appaiono gli intenti di alcuni movimenti che operarono nell’America latina, in particolare in Argentina, Bolivia e Uruguay, fra cui i famosi Tupamaros. Dall’irrisolta questione palestinese trae invece origine il terrorismo internazionale praticato dalle correnti più oltranziste del mondo arabo-islamico.

Il terrorismo in Italia ha assunto carattere di particolare violenza a partire dalla fine degli anni settanta. Il fenomeno ha avuto due aspetti distinti: vi è stato un terrorismo nero di marca fascista che ha operato attraverso stragi indiscriminate di popolazione civile: da quella di piazza Fontana a Milano a quelle di piazza della Loggia a Brescia e del treno Italicus sulla linea Roma-Monaco fino a quella della stazione di Bologna  (1974) e a quella del rapido Napoli-Milano (1984). Molte delle stragi fasciste di quegli anni non hanno ancora visto puniti né esecutori né mandanti.

Scopo di questo terrorismo era quello di destabilizzare le istituzioni democratiche per favorire una svolta autoritaria nel paese.

Dalla metà degli anni settanta prese ad agire un terrorismo rosso, che si autodefiniva comunista e rivoluzionario, con l’obiettivo di creare le condizioni per una rivoluzione sociale. Questo terrorismo agiva colpendo giudici, giornalisti, uomini politici, dirigenti d’azienda, funzionari dello Stato, sindacalisti. Momento culminante di tale offensiva terroristica fu il rapimento, seguito dall’assassinio, del leader democristiano Aldo Moro che sconvolse il paese, segnando il declino di questo terrorismo. Il più recente atto terroristico è stato quello dell’11 settembre scorso: in una manciata di secondi si è compiuta la tragedia più grave che abbia sconvolto gli Stati Uniti dopo l’attacco di Pearl Harbor. Le Twin towers abbattute, il pentagono in preda alle fiamme, casa bianca e tutte le sedi delle maggiori istituzioni internazionali evacuate, il traffico aereo paralizzato. Una sequenza che è stata più incredibile delle più fantasiose sceneggiature hollywoodiane ma purtroppo assolutamente e drammaticamente reale. Ora a più di due settimane dall’accaduto dove sorgevano le torri gemelle c’è ancora un fumo denso e maleodorante che rende triste la città.

NOI come sinistra giovanile condanniamo ogni forma di terrorismo, sia esso passato, presente o futuro. Perché in una società come la nostra così evoluta dove non si fa altro che parlare di villaggio globale non possiamo credere che avvengano ancora cose così assurde.