OPERAZIONE  P.I.P. ovvero Programma Individuale di Prevenzione
Ci rivolgiamo ai medici perché tutti intendano coi seguenti due titoli:
" star bene e far stare bene oggi conviene"
"il programma dei corsi ed i protocolli di valutazione dell'individuo"

    In questa pagina troverete un solo link nell'immgine del logo: quello per tornare alla HOME PAGE

STAR BENE e far stare bene OGGI CONVIENE



Potrebbe essere il nostro slogan, se non apparisse persino ovvio.
“E’ possibile prevenire certe malattie come il diabete e l’ipertensione o sono ereditarie?”
“Per star bene bisogna curare di più il corpo o lo spirito?”
“Quanto è importante la dieta?”
Domande di questo genere non stupiscono più nessun medico. Chiunque lavori nel campo della salute se le sente ripetere ad ogni incontro pubblico e c’é da aspettarsi che questi “grandi temi” terranno occupata ancora a lungo la curiosità degli italiani che, dopo tutto, non sono tutti così ansiosi di cambiare le proprie abitudini di vita.
Le risposte sono così scontate che varrebbe la pena darle solo nell’ambito della scuola dell’obbligo come per la grammatica italiana.
Anche gli addetti ai lavori che rispondono su tali argomenti sanno che non hanno molte possibilità di essere efficaci per la salute degli interlocutori.
Alcuni evitano perfino di rispondere e sono interpretati come cinici, ingiustamente però.
Prendiamo un medico “nel mezzo del cammino di sua vita”, diciamo intorno ai quarant’anni, quando può fare un primo bilancio della sua vita professionale.
Egli ha ormai scoperto che la maggior parte della patologia che gli è stata portata poteva essere evitata o poteva essere risolta prima e meglio se il paziente fosse stato più attento, accorto, istruito sulla sua malattia.....e lui, il medico ha impiegato 20 anni della sua vita tra studi, lacrime sudore e sangue per avere una simile casistica!
Un medico giovane e bravo può avere una crisi di identità.
Egli rimprovera il suo paziente appassionatamente, con tutto il peso delle sue convinzioni scientifiche, gli raccomanda di osservare nuove regole di vita, gli parla di possibilità concrete di prevenzione.........ma se quel paziente, tutti i suoi pazienti facessero quel che egli dice, avrebbe ancora degli ammalati da guarire o non dovrebbe piuttosto curare gente che sta bene?

E come si fa a curare gente che sta bene solo perché continui a star bene?

E’ compito del medico o la maggior parte del lavoro la devono fare gli altri?

Ma non basta.
Bisogna riconoscere ai media il merito di aver instaurato l’epoca della divulgazione col risultato che anche la scienza medica fa meno paura.    E allora si deve pensare che il pubblico (per la maggior parte) non voglia rinunciare a certe brutte abitudini ed i medici, costretti a curare solo gli episodi acuti di malattie che forse si potevano evitare, perdano via via il senso del loro impegno sociale, fino ad arrivare ad una sorta di complicità depressiva col paziente. Tante malattie infatti sono sopportate bene da medico e paziente insieme e consentono pure loro di diventare amici, sia pure con poca stima reciproca.


E la prevenzione ?
Risolverebbe molti di questi problemi se fatta a livello individuale.
I medici di base potrebbero prendere in mano la situazione: essi sono già organizzati per essere i diretti interlocutori della gente a proposito di salute.
La nostra organizzazione qualifica il loro lavoro per la prevenzione individuale, loro devono soltanto decidere se ne vale la pena.

CAMBIANDO OBBIETTIVO, OSSIA  MANTENERE LA SALUTE PIUTTOSTO CHE CURARE LA MALATTIA,  I MEDICI PRODURREBBERO RICCHEZZA ABBATTENDO I COSTI DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE.

Oggi un medico è ritenuto bravo se procura tante guarigioni ai suoi assistiti. Noi facciamo una valutazione diversa. Ad esempio  se il nostro dottor  Rossi (medico abilitato S.I.NU.P.I.) conta 15 diabetici tra i suoi assistiti, il dottor Rossi ed i referenti a cui sono affidate queste persone avranno un riconoscimento se i quindici non avranno avuto episodi di squilibrio metabolico e non avranno manifestato altra patologia come complicanza, insomma se saranno stati sorvegliati così efficacemente da essere costati veramente poco a loro stessi, alla comunità ed al S.S.N. .  E saranno contenti anche gli assistiti.
Un lavoro importante ed assiduo aspetta i medici ed i referenti.
L'OBBIETTIVO E' LA SALUTE PARTENDO DALLA SALUTE

Saranno ammessi al corso i laureati in medicina abilitati all’esercizio della professione ed iscritti all’Ordine
ARGOMENTI DEI CORSI

    La Prevenzione Individuale versus la Prevenzione delle Malattie.
    L’organizzazione  S.I.NU.P.I. sul territorio nazionale.
    La coppia utente-referente



IL CARTELLARIO**:
    Le schede di competenza infermieristica versus le schede di competenza medica
    La diagnosi dello stato di salute attuale, la patologia prevedibile.
    Il Programma Individuale di Prevenzione (P.I.P.), la dieta personale.
    La relazione conclusiva da consegnare all'utente.

 I controlli a distanza.
 La gestione dei singoli casi in ordine alla trattazione statistica.

 L’attività del medico nella S.I.NU.P.I. e le possibilità di avanzamento.


La durata del corso é prevista in 16 ore di didattica e 4 di esercitazioni che saranno organizzate tenendo conto delle proposte dei partecipanti.
Il costo al singolo partecipante è fissato in lire unmilione.
Il numero dei partecipanti ad ogni corso non sarà inferiore a sei o superiore a dieci.                             info


** Il cartellario é un sistema originale di valutazione dell'utente omnicomprensivo, non specialistico, preordinato all'indagine statistica secondo le finalità scientifiche della S.I.NU.P.I.  che sono quelle di individuare con sempre maggior precisione i criteri di prevedibilità dei vari gruppi di malattie e non soltanto di quelle metaboliche.

Tra gli argomenti del corso, nella sezione "il cartellario",  vogliamo illustrare uno strumento concettuale molto utile ai medici che fa parte delle schede mediche (protocolli di competenza del medico)

SISTEMI FUNZIONALI SOMATICI                 efficienza              compliance                  anamnesi
                                                                                 Si-No                     1-2-3-4-5
1  SNC COGNITIVO-DI RELAZIONE
2  SNC VOLONTARIO
3  SNC AUTONOMO



4  COSTELLAZIONE ORMONALE

5  S. DIGERENTE
6  GHIANDOLE ANNESSE
     (a secrezione esterna)


7       S. EMOPOIETICO
7a     S. IMMUNITARIO FIGURATO

8  FEGATO- PROTEIN-MAKER
8a     BILANCIA EMOSTATICA
8b     S. IMMUNITARIO PROTEICO
9  FEGATO- EMUNTORIO

10 RENE-EMUNTORIO
11      "    -VIE RENALI

12 S. EMODINAMICO
13 S. MICROCIRCOLATORIO A/V

14 S. MICROCIRCOLATORIO ALVEOLARE
15 GROSSE VIE RESPIRATORIE
15bis PICCOLE VIE RESPIRATORIE


16 S. LOCOMOTORIO SCHELETRICO
16bis S.          "                  MUSCOLARE

17 CUTE
17bis MUCOSE
17ter ANNESSI CUTANEI

18 S. GENITALE-RIPRODUTTIVO
18bis ANNESSI


19 S. SENSORIALI:          vista
                                             udito
                                             odorato
                                             tatto
                                             gusto

La valutazione di efficienza di ciascuna unità fisiologico-funzionale da noi considerata è del tipo tutto o nulla, mentre la valutazione di compliance è invece di tipo analogico (numeri interi da 1 a 5); quest'ultima ci dice quanto si può contare sull'unità funzionale in esame, se il minimo indispensabile [1] o può rispondere bene in condizioni da sforzo [5].  Ovviamente se non c'è efficienza in quella unità, sarà inutile considerare la compliance: non ci sarà.  In altre parole per efficienza = NO  compliance = 0
Questi concetti così associati sono di fondamentale importanza perché ci si rende conto se un individuo sta bene o sta male e quanto e "dove" con una semplice occhiata alla pagina (le altre bisogna leggerle con attenzione).      Alla voce anamnesi si riporteranno le circostanze patologiche per cui quel sistema é deficitario, non dimenticando la data.

Questa sezione rappresenta solo una parte del lavoro del medico e non é la più impegnativa:
il cartellario si conclude con la relazione da consegnare all'utente che riporterà
la patologia in atto con la terapia opportunamente confermata o no, la diagnosi dello stato di salute attuale, la patologia prevedibile, il programma individuale di prevenzione  con la dieta personale
e sono queste le decisioni che si aspettano da lui.
 

Sistemi Integrati di Nutrizione e Prevenzione Individuale