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Questo spazio é dedicato a tutto ciò che può promuovere la filosofia della
Prevenzione Individuale e la sua applicazione nella vita di tutti i giorni.
Tutto quanto é avvalorato dalle finalità scientifiche che qui illustriamo:
I protocolli di raccolta di tutte le informazioni riguardanti ciascun individuo sono stati studiati in ordine al processo statistico per stabilire, con sempre maggiore approssimazione, i criteri di prevedibilità-diagnosi dei vari gruppi di malattie, e non solo di quelle metaboliche.
Finora tutti gli studi fatti sulla patogenesi dei diversi gruppi di malattie mancano di dati obbiettivi controllati e confrontabili sullo stato di salute prima dell' insorgere della malattia; in altre parole quando il paziente accusa i sintomi dice di essere stato bene fino a poco prima ma noi non abbiamo nessun dato obbiettivo che sia vero perché nessun medico lo aveva visitato stabilendo che stava bene: il nostro vuole essere il primo studio sufficientemente vasto iniziato “a priori”.
Sappiamo che molti vorranno discutere questo modo di fare medicina : Vi aspettiamo.
 
 

Abbiamo opere di divulgazione, proposte per i soggetti economici
[Banche e Assicurazioni], sigle per i medici ed anche, ultimo arrivato, un sito in costruzione, che auspichiamo possa presto essere autonomo.

Il link per tornare alla home page é, come al solito, nel logo alla fine di questa pagina.

OPERE DI DIVULGAZIONE

Non parleremo dei vari opuscoli dedicati ai corsisti medici e referenti o ai venditori né degli appunti sulle lezioni.
Abbiamo due titoli al momento, uno è un libro per la scuola dell'obbligo, l'altro un romanzo breve
.

ELEMALIM
E' il titolo dell'opera per le scuole. Si compone di due libri di cui il primo è già stampato e può esserci richiesto prenotando anche il secondo.
Sono stati scritti per soddisfare la precisa richiesta del pubblico giovane ( ed anche meno giovane) di impadronirsi di quei concetti di chimica, fisica e biochimica senza i quali non si può distinguere un  grasso da una proteina e quindi non è possibile  gestire con cognizione di causa la propria alimentazione.
Oggi nessuno più discute la relazione tra regime alimentare e salute; con questi libri si fa un piccolo passo avanti. si rendono alla portata di tutti i concetti biochimici per distinguere le "mode dietetiche" da scelte corrette e scientificamente valide.
Per far questo abbiamo ripercorso il cammino della curiosità dell'uomo dalla preistoria fino alle elementari scoperte delle scienze di base, chimica e fisica, che usiamo tutti i giorni. Rivivendo le storie di coloro che hanno fatto queste scoperte, spesso in maniera avventurosa, abbiamo voluto dire che per quegli uomini é stato difficile arrivare a quei concetti ma che non lo è più per i nostri giovani appena adolescenti perché loro vivono nel mondo di oggi dove si hanno tutte le possibilità tranne quella di dire "non capisco, non mi interessa...".
Tutto si può capire a vari livelli di difficoltà: noi abbiamo proposto un primo, meno che elementare livello, diciamo un pre-livello, e lo abbiamo fatto, speriamo, anche in maniera divertente!
Il titolo dell'opera è stato ricavato dalle parole ELEMENTI ed ALIMENTI  perché , lo abbiamo spiegato,  dagli elementi chimici , la cui scoperta conclude il primo libro, si  arriva nel secondo libro agli alimenti, al come e perché questi siano così importanti per il corretto mantenimento dello stato fisiologico. Dal primo al secondo libro si racconta come l'impossibile sia diventato scontato e quanto poco basta per collegare i concetti, che da quelle prime scoperte derivano, alla corretta gestione della nostra salute.

libro primo -indice dei capitoli-
1 La favola dell'uomo da bruto a sapiens     1-7
2 Arte e Bellezza  -  Scienza e Civiltà   9-16
3 La Civiltà in Occidente - creatività e umanità   17-22
4 La Materia e L'Energia in Grecia   23-32
5 Gli Atomi come nascono   33-40
6 Gli Atomi in cammino dalla Filosofia alla Chimica   41-52
7 "Credo quia experimentum explicit" diventa di moda   53-75
8  Gli Atomi si stabiliscono nella Chimica Moderna   77-90 
9 La Chimica trova il suo posto dignitoso accanto alla Fisica  91-95

    libro secondo - argomenti -
LE MOLECOLE. cosa erano ieri, cosa sono oggi, a che cosa servono.
GLI ESSERI VIVENTI come laboratori biochimici.
GLI ALIMENTI,  materiale da costruzione per le diverse strutture cellulari.
LE CELLULE SPECIALIZZATE E LE FUNZIONI VITALI.
IL PIACERE DI MANGIARE: tra Fisiologia e Psicologia.
 

SIETE  TUTTI  AMORI  MIEI
E' il titolo del romanzo breve. E' una bella storia di sentimenti per noi che siamo convinti che di sentimenti si vive e la capacità di provarli in misura più o meno intensa determina la pienezza della vita di ciascuno. Esistono persone di tutti i generi affettivi; quelli che si credono al sicuro dai sentimenti (non li hanno mai provati e pensano che non li proveranno mai) o quelli che, per vivere tranquilli, concedono alla vita affettiva tanto e non più, sono molto simili tra loro: ritengono ciascuna occasione insufficiente per impegnarsi col cuore.
Così l’esperienza ci dice che una persona di 50 anni, nel mezzo del cammino di sua vita, non è più capace di vivere nella pienezza dei sentimenti se non lo ha fatto fino ad allora.
In questa storia invece questo è possibile perché la società nella quale “i tiepidi” devono vivere è diversa da quella di oggi.
I fatti si svolgono in un futuro che al momento appare molto lontano; noi speriamo, da ottimisti e  futuristi, che questa storia possa essere normale prima del 2025.
L'autore, che ci ha inviato il manoscritto firmandolo con lo pseudonimo "Mastro Francesco",  pregandoci di renderlo disponibile, solo per la rete, sotto il nostro marchio e riservandosi tutti i diritti (insomma potete soltanto chiedercelo in lettura e ve lo invieremo via e-mail) ci ha raccontato che la parte più divertente da scrivere é stata quella che riguarda l'organizzazione  sociale, comprese le tasse, del 2025. Ed è di questa parte che vi anticipiamo qualche brano per farvi capire tutta l'astuzia dell'autore nel proporsi a noi.

 
Dal Capitolo primo. titolo: COME SI VIVE NEL 2025
Nel 2025 l'organizzazione della vita civile è ben collaudata.
Illustrare ........ l'intero ordinamento sociale ci sembra necessario per raccontare la vicenda di Luciano e Maria Antonia, perché siamo convinti che questi due possano agire come si leggerà più avanti soltanto nel “nostro” contesto sociale del 2025.
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Negli ultimi dieci anni del secolo XX° i cittadini si dimostravano insofferenti di un'organizzazione sociale che era stata costruita 40 anni prima, per gente di 50 anni prima, che si ritrovava, alla fine della seconda guerra mondiale, povera e con poca istruzione.
Le generazioni che si erano succedute dagli anni 40 ai 90 non erano solo due (una ogni 25) ma se ne poteva contare una ogni dieci anni poiché lo sviluppo tecnologico era stato miracoloso ed aveva toccato tutte le fasce sociali.
Il livello di vita era enormemente migliorato dal ‘45 in poi.
Nell’Europa occidentale erano disponibili i più svariati beni di consumo ma i cittadini delle varie nazionalità non erano soddisfatti di vivere progressivamente meglio, reclamavano anche la sicurezza di poter continuare a farlo e questa venne a mancare a metà degli anni ‘80 a causa degli enormi debiti nazionali.
Sembrava che tutte le colpe di questo malessere fossero da addebitare alle scelte o non scelte politiche e quindi agli errori dell'amministrazione pubblica.
Eppure non mancavano i tentativi di correggere le situazioni particolari dove si ravvisavano sprechi di denaro pubblico, perdite di tempo per questioni burocratiche, interventi antieconomici a sostegno di posti di lavoro improduttivi.  L'intervento particolare però non cambiava le cose e nell'opinione pubblica cresceva la sfiducia verso le istituzioni di governo.
Poco a poco divenne chiaro che il cittadino del 2000 preferiva gestire servizi come la scuola, la sanità ed il sistema previdenziale a fronte di uno sgravio fiscale che gli consentisse una più libera imprenditorialità del lavoro.
Si smontarono gradualmente le grandi imprese pubbliche e gli enti assistenziali costruiti negli anni 50 e 60 per assicurare la sopravvivenza a tutti. Al loro posto sorgevano imprese più piccole, specializzate e autonome a gestione privata, che dovevano coniugare l'etica sociale del dare lavoro a tutti con la produttività e la capacità di reggere la concorrenza sul mercato continentale. A poco a poco lo stato si fece da parte su precisa richiesta del cosiddetto "uomo medio", il quale, essendo diventato colto e padrone di mezzi di comunicazione inimmaginabili pochi decenni prima, non era disposto a pagare lo stato più di un qualsiasi altro fornitore di servizi.

LA SALUTE
Fu la Sanità il primo settore ad essere interamente riformato.
Negli ultimi anni del millennio i grandi ospedali erano dotati di mezzi eccezionalmente costosi ed efficienti per la terapia specialistica. Quando vi furono obbligati, nel 2002, la maggior parte dei medici e dei tecnici scelsero di rinunciare ad altri incarichi, anche se remunerativi, per restare a tempo pieno in ospedale. Era gente che non poteva trovare altre strutture dove esercitare a quel livello la propria specialità e siccome veniva pagata dignitosamente poteva seguire la propria vocazione. Queste strutture erano rimaste a lungo isolate come cattedrali nel deserto perché, essendo fatte per la diagnosi e cura, la popolazione vi ricorreva solo in caso di malattia già instaurata. La gente aveva paura di sentirsi dire che era malata e perciò trascurava di osservare i piccoli o grandi sintomi finché poteva. Pochi e per poche malattie facevano prevenzione. I costi del doppio sistema, quello ospedaliero che funzionava per la terapia, e quello dei medici di famiglia che dovevano fornire il primo riferimento sanitario sul territorio, lievitavano di anno in anno. A cavallo del nuovo millennio si provò su larga scala un non nuovo ma efficace concetto di prevenzione: non si cercava più una specifica malattia al suo primo insorgere nell’individuo ma si volle programmare lo studio delle cause di insorgenza delle più diffuse malattie, in modo da evitarle semplicemente riconoscendo tali cause nella vita dei singoli, quando ancora erano in salute. Per far questo ogni soggetto doveva essere studiato attentamente da sano, una volta per tutte, poi essere osservato ed osservarsi con la coscienza che, se stava bene produceva ricchezza per sé e per gli altri, se si ammalava potendo evitarlo si doveva pagare le spese in proporzione alla sua negligenza. Il trattamento economico al singolo dell’azione di prevenzione era stato messo a punto dalle grandi compagnie di assicurazione, che per prime avevano recepito l’idea della prevenzione individuale.
All’inizio era sembrata una scommessa col pubblico in cui pochi credevano.
In pratica la compagnia di assicurazione forniva un servizio-salute allo assicurando diagnosticando il suo stato di salute attuale ed assegnandogli il suo personale programma di prevenzione. In base alle risultanze di tutto questo “percorso della salute” proponeva polizze differenziate. Il pubblico accolse con favore le nuove polizze più economiche ed il servizio-salute che vi era incluso; fu possibile, una volta risanati i bilanci del ramo, abbassare ulteriormente i premi. Questo fece sì che l’utenza crescesse a macchia d’olio per cui i medici dipendenti dalle assicurazioni, gli unici di cui le compagnie si fidassero, non bastarono più e si fecero aiutare sempre più apertamente da colleghi giovani ai quali subappaltavano il lavoro trattenendo buona parte dei compensi.
Le compagnie decisero allora di accettare certificati da medici di fiducia del richiedente l’assicurazione. Il servizio-salute fu pagato così direttamente dalla compagnia assicuratrice al medico che faceva la Diagnosi dello Stato di Salute Attuale e dava il Programma Individuale di Prevenzione, con notevole risparmio da parte delle compagnie e buona probabilità di avere dei referti veritieri. I medici dipendenti o consulenti delle compagnie svolgevano il lavoro di controllo per campione. La gente chiedeva sempre di più al proprio medico la certificazione del proprio stato di salute attuale; alcuni medici si adeguarono prontamente a vedere i loro pazienti come individui sani che volevano e dovevano, per ragioni economiche, restare in salute e cambiarono completamente il modo di fare la professione ma molti opposero una strenua resistenza: la salute decurtava paurosamente i loro onorari.
Vinse la nuova impostazione: nel 2008 la prevenzione individuale fu accolta dal servizio sanitario pubblico e, sull’esperienza fatta un po' ovunque dai singoli, fu applicata in tempi brevi, entro il primo decennio del nuovo millennio. In pratica le cose si svolgevano così: compiuto il meticoloso studio della persona, ognuno riceveva la sua carta sanitaria (che in seguito, nel 2010 venne unificata con la carta d’identità ed il conto fiscale, tutto in un solo documento), che conteneva tutta la sua storia, le malattie prevedibili ed il programma di prevenzione per evitarle o procrastinarle. Questo documento serviva per ogni necessità di salute ed erano i medici che lo avevano riempito a preoccuparsi di verificare nel tempo se le previsioni di malattia che avevano fatto si verificavano o no e perché. Già dopo i primi 5 anni di esperienza con questo sistema apparvero chiare alcune relazioni tra abitudini di vita e patologie invalidanti. Certamente il nuovo sistema incontrò qualche resistenza, soprattutto da parte dei lavoratori dipendenti, ma furono attuati incentivi economici e normativi sia da parte delle aziende che nel pubblico impiego per premiare chi restava in salute.
E del resto la vecchia sanità basata sulla terapia delle malattie non forniva più tutto gratis, così la gente si adeguò al nuovo livello di responsabilità della propria persona. Dal 2012 in poi il settore cominciò a rientrare in bilancio e parte dei soldi che si rendevano disponibili furono impiegati nella la ricerca delle malattie rare. Questo lusso che si concedeva la sanità pubblica, finalmente in grado di far concorrenza alle multinazionali farmaceutiche, permetteva di capire tante cose dei meccanismi fisiologici dell’uomo ed attirava di nuovo tanti giovani nelle carriere di bioingegneria, fisiologia, farmacologia eccetera........

Si può capire come a questo punto nessuno ci avrebbe impedito di pubblicare il libro!
E siccome quello che abbiamo letto dopo era una storia consequenziale, ben costruita ed anche positiva, ve la proponiamo in lettura: richiedecela!
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PROPOSTE   AI   SOGGETTI   ECONOMICI
BANCHE E ASSICURAZIONI

La S.I.NU.P.I. opera sui tre principi che seguono:
1) nella maggior parte dei casi è possibile prevedere quale/quali malattie un individuo è destinato a fare, se lo si esamina da tutti i punti di vista, quando è in pieno benessere, nel suo ambiente di vita abituale.
2) per poter fare prevenzione attiva ciascuno deve conoscere le malattie di cui al punto uno con ragionevole anticipo.
3) ciascuno di noi deve voler operare attivamente per la propria salute.

In base a tali principi appare ragionevole che, chi non fa niente per evitare le malattie per lui previste ne sostenga il costo, mentre chi osserva tutti i suggerimenti contenuti nel suo Programma Individuale di Prevenzione possa contare su una assicurazione-malattie a prezzi inferiori.
La S.I.NU.P.I. propone alle Compagnie di Assicurazione di studiare nuovi prodotti che includano il Suo Servizio di Prevenzione Individuale al pubblico.
Ne trarranno vantaggio tanto gli assicurandi che usufruiranno subito di un accuratissimo servizio diagnostico [ la diagnosi dello stato di salute attuale] a costi contenuti quanto le Compagnie che potranno calcolare con precisione il rischio che si assumono e quindi richiedere premi meglio differenziati e più accettabili.
Attualmente l’utenza delle assicurazioni contro le malattie è quella della fascia di reddito medio-alta: se i premi potranno essere ridotti proporzionalmente ad un maggior controllo del rischio l’utenza risulterà certamente allargata.
NON VA INFINE SOTTOVALUTATO IL CLIMA DI FIDUCIA CHE SI POTREBBE CREARE VERSO QUELLE COMPAGNIE CHE FORNISSERO AI CLIENTI UN SERVIZIO DI TALE TRASPARENZA ED A VANTAGGIO DELLA  SALUTE DEI CLIENTI.
 
 

SIGLE PER I MEDICI
S.I.NU.P.I. vuole mettere a portata di mano di tutti i medici le sigle di uso più comune nelle diverse specialità, affinché tutti i medici possano capirsi tra loro, nonostante la specialità.

Specialità per specialità prenderemo in considerazione un argomento, riporteremo le sigle di uso corrente nel linguaggio sia parlato che scritto e ne daremo il significato per esteso in italiano e in inglese.
A conclusione di tutto quanto saremo capaci di dire per illustrare chiaramente di che si tratta, daremo un nostro giudizio sulla diffusione del concetto che la sigla sottende, e quindi sull'utilità della sigla.
Ci aspettiamo molte discussioni su quanto sarà pubblicato via via e possiamo assicurare i colleghi che non ci tireremo indietro, anzi potremo aprire una mailing.list!
La scelta della specialità di Anestesia e Rianimazione per cominciare si deve al fatto che la Prevenzione Individuale è sua figlia: essa infatti é stata sviluppata dalla pratica clinica anestesiologica.
Per spiegarci meglio diremo ciò che non tutto il pubblico sa: l'anestesista é quello specialista che valuta globalmente l'individuo sia in urgenza che per un intervento chirurgico di elezione.
Egli deve quantificare l'attuale e globale stato di salute dell'individuo al fine di decidere quale strategia anestesiologica e terapeutica usare, ma anche per coordinare la condotta terapeutica di tutti gli altri specialisti che operano intorno al medesimo individuo.
E deve saper predire quindi, a confronto con gli altri specialisti, la risposta dell'individuo allo stress chirurgico, in modo da suggerire l'intervento più "economico" per quell'individuo.
Un medico con tali competenze può fare, su un individuo normalmente attivo, la diagnosi (globale) dello stato di salute attuale e tutto quanto abbiamo visto essere necessario per la PREVENZIONE INDIVIDUALE.

DIAMO DI SEGUITO UN ESEMPIO.

* parametro: concetto semplice espresso con una propria unità di misura
** indice: concetto più complesso espresso come rapporto tra vari parametri

Questa in sostanza é una trattazione esaustiva di una sigla: saremo grati a chiunque ci proporrà di trattare argomenti che gli interessano e/o ci darà suggerimenti .
 
 

UN SITO PER LA USL RM/G

Le persone che lavorano in questa azienda qui hanno a disposizione lo spazio necessario per fare osservazioni e proposte per migliorare le loro giornate, il gradimento dell'utenza e l'immagine dell'azienda;  tutti sanno che esiste una dirigenza a q uesto preposta: ebbene si vuole soltanto e garbatamente, suggerire uno spunto, un'idea in maniera del tutto informale.

Per la pubblicazione ci siamo dati le regole seguenti:
Chi ha qualcosa da dire deve inviare il proprio curriculum al webmaster del sito ospite, seguito dalla sua proposta: il webmaster assegnerà una sigla, (una specie di codice fiscale aziendale) con la quale potrà essere pubblicato il suo scritto (preceduto dal curriculum, appunto, a meno che non ci sia la richiesta contraria, per fondati motivi, dell'autore) e potrà entrare a far parte della mailing list che compileremo allo scopo di segnalare rapidamente le informazioni che ci giungeranno sull'azienda.
Ci sembra che il sistema delle sigle possa essere utile per vincere la paura del pubblico e portare avanti la discussione, senza ricorrere all'anonimato che non ci piace.
Perché il curriculum? Per sapere da che pulpito viene la predica e farlo sapere a chi ha la bontà di dedicarci del tempo; pensiamo che questo sia anche un modo di calmierare le proposte generiche e vaghe.
 
 

RM/G HOME PAGE

Il territorio
Il territorio dell'azienda USL Roma G comprende gli ex comprensori socio-sanitari di Monterotondo, Guidonia, Tivoli, Subiaco, Palestrina e Colleferro per un totale di 69 comuni ed una estensione di 1812 Kmq circa; si trova a Nord-Est di Roma,tra le provincie di Rieti a Nord, l'Aquila a Est, Frosinone a Sud-Est, Latina a Sud, i Castelli a Sud-Ovest e Roma a Ovest.  E' attraversato da importanti sistemi viari quali l'autostrada del sole A2, la bretella autostradale Fiano-S.Cesareo, l'autostrada Roma-L'Aquila A24, le più importanti strade statali e, tra le provinciali, la Palombarese e la Maremmana che determinano una notevole afferenza di politraumatizzati negli ospedali più vicini ossia quelli di Monterotondo e Palombara Sabina che non sono attrazzati per le grosse emergenze***.

Demografia alla fine del 1998
  

AFFILE
1
1711
AGOSTA
  2   1672
ANTICOLI CORRADO
3
933
ARCINAZZO ROMANO
4
1420
ARSOLI
5
1580
ARTENA
6
11372
BELLEGRA
7
3062
CAMERATA NUOVA
8
498
CANTERANO
9
397
CAPRANICA PRENESTINA
10
360
CARPINETO ROMANO
11
5035
CASAPE
12
794
CASTEL MADAMA
13
6673
CASTEL S. PIETRO
14
752
CAVE
15
9396
CERRETO LAZIALE
16
1082
CERVARA DI ROMA
17
482
CICILIANO
18
1151
CINETO ROMANO
19
586
COLLEFRERRO
20
21520
GALLICANO
21
4253
GAVIGNANO
22
1702
GENAZZANO
23
5374
GERANO
24
1215
GORGA
25
751
GUIDONIA-MONTECELIO
26
66881
JENNE
27
520
LABICO
28
3264
LICENZA
29
214
MANDELA
30
745
MARANO EQUO
31
759
MARCELLINA
32
5372
MENTANA
33
37393
MONTEFLAVIO
34
1393
MONTELANICO
35
1900
MONTELIBRETTI
36
4874
MONTEROTONDO
37
33172
MONTORIO ROMANO
38
1936
MORICONE
39
2397
NEROLA 
40
1435
OLEVANO  ROMANO
41
6279
PALESTRINA
42
17338
PALOMBARA SABINA
43
10260
PERCILE
44
248
PISONIANO
45
835
POLI
46
2177
RIOFREDDO
47
765
ROCCA CANTERANO 
48
266
ROCCA DI CAVE
49
358
ROCCA S.STEFANO
50
1009
ROCCAGIOVINE
51
288
ROIATE
52
829
ROVIANO
53
1412
SAMBUCI
54
904
SAN CESAREO
55
9238
SAN GREGORIO DA SASSOLA 56   1508
SAN POLO DEI CAVALIERI
57
2270
SAN VITO ROMANO
58
3343
SANT'ANGELO ROMANO
59
2911
SARACINE3SCO
60
153
SEGNI
61
8855
SUBIACO
62
9116
TIVOLI
63
52827
VALLEPIETRA
64
406
VALLINFREDA
65
313
VALMONTONE
66
12697
VICOVARO
67
4008
VIVARO ROMANO
68
257
ZAGAROLO
69
12321
In totale la popolazione residente sul territorio della ASL Roma G alla fine del 1998 era di 409.922 persone. L'incremento demografico dal 1981 alla data é stato molto significativo per i comuni di medie e grandi dimensioni, specialmente a ridosso della città di Roma, mentre la popolazione é rimasta stabile o ha subito un decremento per i comuni di piccole e piccolissime dimensioni delle zone collinari interne di Subiaco, Tivoli e Palestrina.

STRUTTURE DI RICOVERO

OSPEDALI A GESTIONE DIRETTA LETTI   REPARTI  MEDICI  NFERMIERI  RICOVERI   1999
COLLEFERRO
187
10
76
200
9273
MONTEROTONDO
 92
6
48
96
3487
PALESTRINA
116
5
59
141
4548
SUBIACO
117
6
43
129
3336
TIVOLI
337
12
123
402
12549
ZAGAROLO
32
2
19
42
1698
PALOMBARA SABINA
81
2
             31
70
3401
VALMONTONE
57
3
20
53
2109
per tutti gli ospedali i posti letto non comprendono quelli di day-hospital
 

In tutte le strutture, Tivoli compreso, che ha il maggior numero di reparti e quindi la maggior concentrazione di specialisti presenti contemporaneamente, non esiste la possibilità di accogliere i politraumatizzati gravi perchè non c'è la guardia neurochirurgica:
apriamo la discussione sul Pronto Soccorso là dove é aperto 24 ore al giorno.

Reparti di Terapia Intensiva son presenti soltanto in tre ospedali su otto per cui diventa difficile soddisfare le richieste dei chirurghi di fare in elezione la chirurgia maggiore e/o su malati in precarie condizioni:
apriamo la discussione sulla possibile riqualificazione dei vari ospedali, suggerendo funzioni differenziate per livelli di gravità.

Potete suggerire altri argomenti di discussione, sempre all'indirizzo che segue

POSTA ORDINARIA:
Dr.ssa Aurelia Gargiulo
Ospedale SS. Gonfalone - 00015 Monterotondo -  Roma
Si prega indicare chiaramente l'indirizzo a cui rispondere e
firmare per esteso: non risponderemo ad anonimi.
webmaster
aurelia.gargiulo@tiscalinet.it
 


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