Abbiamo opere di divulgazione,
proposte per i soggetti economici
[Banche e Assicurazioni], sigle
per i medici ed anche, ultimo arrivato, un sito in costruzione, che auspichiamo
possa presto essere autonomo.
Il link per tornare alla home page é, come al solito, nel logo alla fine di questa pagina.
OPERE DI DIVULGAZIONE
ELEMALIM
E' il titolo dell'opera per le scuole. Si
compone di due libri di cui il primo è già stampato e può
esserci richiesto prenotando anche il secondo.
Sono stati scritti per soddisfare la precisa
richiesta del pubblico giovane ( ed anche meno giovane) di impadronirsi
di quei concetti di chimica, fisica e biochimica senza i quali non si può
distinguere un grasso da una proteina e quindi non è possibile
gestire con cognizione di causa la propria alimentazione.
Oggi nessuno più discute la relazione
tra regime alimentare e salute; con questi libri si fa un piccolo passo
avanti. si rendono alla portata di tutti i concetti biochimici per distinguere
le "mode dietetiche" da scelte corrette e scientificamente valide.
Per far questo abbiamo ripercorso il cammino
della curiosità dell'uomo dalla preistoria fino alle elementari
scoperte delle scienze di base, chimica e fisica, che usiamo tutti i giorni.
Rivivendo le storie di coloro che hanno fatto queste scoperte, spesso in
maniera avventurosa, abbiamo voluto dire che per quegli uomini é
stato difficile arrivare a quei concetti ma che non lo è più
per i nostri giovani appena adolescenti perché loro vivono nel mondo
di oggi dove si hanno tutte le possibilità tranne quella di dire
"non capisco, non mi interessa...".
Tutto si può capire a vari livelli
di difficoltà: noi abbiamo proposto un primo, meno che elementare
livello, diciamo un pre-livello, e lo abbiamo fatto, speriamo, anche in
maniera divertente!
Il titolo dell'opera è stato ricavato
dalle parole ELEMENTI ed ALIMENTI perché , lo abbiamo spiegato,
dagli elementi chimici , la cui scoperta conclude il primo libro, si
arriva nel secondo libro agli alimenti, al come e perché questi
siano così importanti per il corretto mantenimento dello stato fisiologico.
Dal primo al secondo libro si racconta come l'impossibile sia diventato
scontato e quanto poco basta per collegare i concetti, che da quelle prime
scoperte derivano, alla corretta gestione della nostra salute.
libro primo -indice dei capitoli-
1 | La favola dell'uomo da bruto a sapiens | 1-7 |
2 | Arte e Bellezza - Scienza e Civiltà | 9-16 |
3 | La Civiltà in Occidente - creatività e umanità | 17-22 |
4 | La Materia e L'Energia in Grecia | 23-32 |
5 | Gli Atomi come nascono | 33-40 |
6 | Gli Atomi in cammino dalla Filosofia alla Chimica | 41-52 |
7 | "Credo quia experimentum explicit" diventa di moda | 53-75 |
8 | Gli Atomi si stabiliscono nella Chimica Moderna | 77-90 |
9 | La Chimica trova il suo posto dignitoso accanto alla Fisica | 91-95 |
libro secondo - argomenti -
LE MOLECOLE. cosa erano ieri, cosa sono oggi, a che cosa
servono.
GLI ESSERI VIVENTI come laboratori biochimici.
GLI ALIMENTI, materiale da costruzione per le diverse
strutture cellulari.
LE CELLULE SPECIALIZZATE E LE FUNZIONI VITALI.
IL PIACERE DI MANGIARE: tra Fisiologia e Psicologia.
SIETE TUTTI AMORI
MIEI
E' il titolo del romanzo breve.
E' una bella storia di sentimenti per noi che siamo convinti che di sentimenti
si vive e la capacità di provarli in misura più o meno intensa
determina la pienezza della vita di ciascuno. Esistono persone di tutti
i generi affettivi; quelli che si credono al sicuro dai sentimenti (non
li hanno mai provati e pensano che non li proveranno mai) o quelli che,
per vivere tranquilli, concedono alla vita affettiva tanto e non più,
sono molto simili tra loro: ritengono ciascuna occasione insufficiente
per impegnarsi col cuore.
Così l’esperienza ci dice
che una persona di 50 anni, nel mezzo del cammino di sua vita, non è
più capace di vivere nella pienezza dei sentimenti se non lo ha
fatto fino ad allora.
In questa storia invece questo
è possibile perché la società nella quale “i tiepidi”
devono vivere è diversa da quella di oggi.
I fatti si svolgono in un futuro
che al momento appare molto lontano; noi speriamo, da ottimisti e
futuristi, che questa storia possa essere normale prima del 2025.
L'autore, che ci ha inviato il
manoscritto firmandolo con lo pseudonimo "Mastro Francesco", pregandoci
di renderlo disponibile, solo per la rete, sotto il nostro marchio e riservandosi
tutti i diritti (insomma potete soltanto chiedercelo in lettura e ve lo
invieremo via e-mail) ci ha raccontato che la parte più divertente
da scrivere é stata quella che riguarda l'organizzazione sociale,
comprese le tasse, del 2025. Ed è di questa parte che vi anticipiamo
qualche brano per farvi capire tutta l'astuzia dell'autore nel proporsi
a noi.
Si può capire come a questo punto nessuno ci avrebbe impedito di pubblicare il libro!
Dal Capitolo primo. titolo: COME SI VIVE NEL 2025
Nel 2025 l'organizzazione della vita civile è ben collaudata.
Illustrare ........ l'intero ordinamento sociale ci sembra necessario per raccontare la vicenda di Luciano e Maria Antonia, perché siamo convinti che questi due possano agire come si leggerà più avanti soltanto nel “nostro” contesto sociale del 2025.
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Negli ultimi dieci anni del secolo XX° i cittadini si dimostravano insofferenti di un'organizzazione sociale che era stata costruita 40 anni prima, per gente di 50 anni prima, che si ritrovava, alla fine della seconda guerra mondiale, povera e con poca istruzione.
Le generazioni che si erano succedute dagli anni 40 ai 90 non erano solo due (una ogni 25) ma se ne poteva contare una ogni dieci anni poiché lo sviluppo tecnologico era stato miracoloso ed aveva toccato tutte le fasce sociali.
Il livello di vita era enormemente migliorato dal ‘45 in poi.
Nell’Europa occidentale erano disponibili i più svariati beni di consumo ma i cittadini delle varie nazionalità non erano soddisfatti di vivere progressivamente meglio, reclamavano anche la sicurezza di poter continuare a farlo e questa venne a mancare a metà degli anni ‘80 a causa degli enormi debiti nazionali.
Sembrava che tutte le colpe di questo malessere fossero da addebitare alle scelte o non scelte politiche e quindi agli errori dell'amministrazione pubblica.
Eppure non mancavano i tentativi di correggere le situazioni particolari dove si ravvisavano sprechi di denaro pubblico, perdite di tempo per questioni burocratiche, interventi antieconomici a sostegno di posti di lavoro improduttivi. L'intervento particolare però non cambiava le cose e nell'opinione pubblica cresceva la sfiducia verso le istituzioni di governo.
Poco a poco divenne chiaro che il cittadino del 2000 preferiva gestire servizi come la scuola, la sanità ed il sistema previdenziale a fronte di uno sgravio fiscale che gli consentisse una più libera imprenditorialità del lavoro.
Si smontarono gradualmente le grandi imprese pubbliche e gli enti assistenziali costruiti negli anni 50 e 60 per assicurare la sopravvivenza a tutti. Al loro posto sorgevano imprese più piccole, specializzate e autonome a gestione privata, che dovevano coniugare l'etica sociale del dare lavoro a tutti con la produttività e la capacità di reggere la concorrenza sul mercato continentale. A poco a poco lo stato si fece da parte su precisa richiesta del cosiddetto "uomo medio", il quale, essendo diventato colto e padrone di mezzi di comunicazione inimmaginabili pochi decenni prima, non era disposto a pagare lo stato più di un qualsiasi altro fornitore di servizi.LA SALUTE
Fu la Sanità il primo settore ad essere interamente riformato.
Negli ultimi anni del millennio i grandi ospedali erano dotati di mezzi eccezionalmente costosi ed efficienti per la terapia specialistica. Quando vi furono obbligati, nel 2002, la maggior parte dei medici e dei tecnici scelsero di rinunciare ad altri incarichi, anche se remunerativi, per restare a tempo pieno in ospedale. Era gente che non poteva trovare altre strutture dove esercitare a quel livello la propria specialità e siccome veniva pagata dignitosamente poteva seguire la propria vocazione. Queste strutture erano rimaste a lungo isolate come cattedrali nel deserto perché, essendo fatte per la diagnosi e cura, la popolazione vi ricorreva solo in caso di malattia già instaurata. La gente aveva paura di sentirsi dire che era malata e perciò trascurava di osservare i piccoli o grandi sintomi finché poteva. Pochi e per poche malattie facevano prevenzione. I costi del doppio sistema, quello ospedaliero che funzionava per la terapia, e quello dei medici di famiglia che dovevano fornire il primo riferimento sanitario sul territorio, lievitavano di anno in anno. A cavallo del nuovo millennio si provò su larga scala un non nuovo ma efficace concetto di prevenzione: non si cercava più una specifica malattia al suo primo insorgere nell’individuo ma si volle programmare lo studio delle cause di insorgenza delle più diffuse malattie, in modo da evitarle semplicemente riconoscendo tali cause nella vita dei singoli, quando ancora erano in salute. Per far questo ogni soggetto doveva essere studiato attentamente da sano, una volta per tutte, poi essere osservato ed osservarsi con la coscienza che, se stava bene produceva ricchezza per sé e per gli altri, se si ammalava potendo evitarlo si doveva pagare le spese in proporzione alla sua negligenza. Il trattamento economico al singolo dell’azione di prevenzione era stato messo a punto dalle grandi compagnie di assicurazione, che per prime avevano recepito l’idea della prevenzione individuale.
All’inizio era sembrata una scommessa col pubblico in cui pochi credevano.
In pratica la compagnia di assicurazione forniva un servizio-salute allo assicurando diagnosticando il suo stato di salute attuale ed assegnandogli il suo personale programma di prevenzione. In base alle risultanze di tutto questo “percorso della salute” proponeva polizze differenziate. Il pubblico accolse con favore le nuove polizze più economiche ed il servizio-salute che vi era incluso; fu possibile, una volta risanati i bilanci del ramo, abbassare ulteriormente i premi. Questo fece sì che l’utenza crescesse a macchia d’olio per cui i medici dipendenti dalle assicurazioni, gli unici di cui le compagnie si fidassero, non bastarono più e si fecero aiutare sempre più apertamente da colleghi giovani ai quali subappaltavano il lavoro trattenendo buona parte dei compensi.
Le compagnie decisero allora di accettare certificati da medici di fiducia del richiedente l’assicurazione. Il servizio-salute fu pagato così direttamente dalla compagnia assicuratrice al medico che faceva la Diagnosi dello Stato di Salute Attuale e dava il Programma Individuale di Prevenzione, con notevole risparmio da parte delle compagnie e buona probabilità di avere dei referti veritieri. I medici dipendenti o consulenti delle compagnie svolgevano il lavoro di controllo per campione. La gente chiedeva sempre di più al proprio medico la certificazione del proprio stato di salute attuale; alcuni medici si adeguarono prontamente a vedere i loro pazienti come individui sani che volevano e dovevano, per ragioni economiche, restare in salute e cambiarono completamente il modo di fare la professione ma molti opposero una strenua resistenza: la salute decurtava paurosamente i loro onorari.
Vinse la nuova impostazione: nel 2008 la prevenzione individuale fu accolta dal servizio sanitario pubblico e, sull’esperienza fatta un po' ovunque dai singoli, fu applicata in tempi brevi, entro il primo decennio del nuovo millennio. In pratica le cose si svolgevano così: compiuto il meticoloso studio della persona, ognuno riceveva la sua carta sanitaria (che in seguito, nel 2010 venne unificata con la carta d’identità ed il conto fiscale, tutto in un solo documento), che conteneva tutta la sua storia, le malattie prevedibili ed il programma di prevenzione per evitarle o procrastinarle. Questo documento serviva per ogni necessità di salute ed erano i medici che lo avevano riempito a preoccuparsi di verificare nel tempo se le previsioni di malattia che avevano fatto si verificavano o no e perché. Già dopo i primi 5 anni di esperienza con questo sistema apparvero chiare alcune relazioni tra abitudini di vita e patologie invalidanti. Certamente il nuovo sistema incontrò qualche resistenza, soprattutto da parte dei lavoratori dipendenti, ma furono attuati incentivi economici e normativi sia da parte delle aziende che nel pubblico impiego per premiare chi restava in salute.
E del resto la vecchia sanità basata sulla terapia delle malattie non forniva più tutto gratis, così la gente si adeguò al nuovo livello di responsabilità della propria persona. Dal 2012 in poi il settore cominciò a rientrare in bilancio e parte dei soldi che si rendevano disponibili furono impiegati nella la ricerca delle malattie rare. Questo lusso che si concedeva la sanità pubblica, finalmente in grado di far concorrenza alle multinazionali farmaceutiche, permetteva di capire tante cose dei meccanismi fisiologici dell’uomo ed attirava di nuovo tanti giovani nelle carriere di bioingegneria, fisiologia, farmacologia eccetera........
PROPOSTE AI
SOGGETTI ECONOMICI
BANCHE E ASSICURAZIONI
La S.I.NU.P.I. opera sui tre principi
che seguono:
1) nella maggior parte dei casi
è possibile prevedere quale/quali malattie un individuo è
destinato a fare, se lo si esamina da tutti i punti di vista, quando è
in pieno benessere, nel suo ambiente di vita abituale.
2) per poter fare prevenzione attiva
ciascuno deve conoscere le malattie di cui al punto uno con ragionevole
anticipo.
3) ciascuno di noi deve voler operare
attivamente per la propria salute.
In base a tali principi appare ragionevole
che, chi non fa niente per evitare le malattie per lui previste ne sostenga
il costo, mentre chi osserva tutti i suggerimenti contenuti nel suo Programma
Individuale di Prevenzione possa contare su una assicurazione-malattie
a prezzi inferiori.
La S.I.NU.P.I. propone alle Compagnie
di Assicurazione di studiare nuovi prodotti che includano il Suo Servizio
di Prevenzione Individuale al pubblico.
Ne trarranno vantaggio tanto gli
assicurandi che usufruiranno subito di un accuratissimo servizio diagnostico
[ la diagnosi dello stato di salute attuale] a costi contenuti quanto le
Compagnie che potranno calcolare con precisione il rischio che si assumono
e quindi richiedere premi meglio differenziati e più accettabili.
Attualmente l’utenza delle assicurazioni
contro le malattie è quella della fascia di reddito medio-alta:
se i premi potranno essere ridotti proporzionalmente ad un maggior controllo
del rischio l’utenza risulterà certamente allargata.
NON VA INFINE SOTTOVALUTATO IL
CLIMA DI FIDUCIA CHE SI POTREBBE CREARE VERSO QUELLE COMPAGNIE CHE FORNISSERO
AI CLIENTI UN SERVIZIO DI TALE TRASPARENZA ED A VANTAGGIO DELLA SALUTE
DEI CLIENTI.
SIGLE PER I MEDICI
S.I.NU.P.I. vuole mettere a portata di mano
di tutti i medici le sigle di uso più comune nelle diverse specialità,
affinché tutti i medici possano capirsi tra loro, nonostante
la specialità.
Specialità per specialità prenderemo in
considerazione un argomento, riporteremo le sigle di uso corrente nel linguaggio
sia parlato che scritto e ne daremo il significato per esteso in italiano
e in inglese.
A conclusione di tutto quanto saremo capaci di dire per
illustrare chiaramente di che si tratta, daremo un nostro giudizio sulla
diffusione del concetto che la sigla sottende, e quindi sull'utilità
della sigla.
Ci aspettiamo molte discussioni su quanto sarà
pubblicato via via e possiamo assicurare i colleghi che non ci tireremo
indietro, anzi potremo aprire una mailing.list!
La scelta della specialità di Anestesia
e Rianimazione per cominciare si deve al fatto che la
Prevenzione Individuale è sua figlia: essa infatti é
stata sviluppata dalla pratica clinica anestesiologica.
Per spiegarci meglio diremo ciò che non tutto
il pubblico sa: l'anestesista é quello specialista che valuta globalmente
l'individuo sia in urgenza che per un intervento chirurgico di elezione.
Egli deve quantificare l'attuale e globale stato di salute
dell'individuo al fine di decidere quale strategia anestesiologica e terapeutica
usare, ma anche per coordinare la condotta terapeutica di tutti gli altri
specialisti che operano intorno al medesimo individuo.
E deve saper predire quindi, a confronto con gli altri
specialisti, la risposta dell'individuo allo stress chirurgico, in modo
da suggerire l'intervento più "economico" per quell'individuo.
Un medico con tali competenze può fare, su un
individuo normalmente attivo, la diagnosi (globale) dello stato di salute
attuale e tutto quanto abbiamo visto essere necessario per la PREVENZIONE
INDIVIDUALE.
DIAMO DI SEGUITO UN ESEMPIO.
UN SITO PER LA USL RM/G
Le persone che lavorano in questa azienda qui hanno a disposizione lo spazio necessario per fare osservazioni e proposte per migliorare le loro giornate, il gradimento dell'utenza e l'immagine dell'azienda; tutti sanno che esiste una dirigenza a q uesto preposta: ebbene si vuole soltanto e garbatamente, suggerire uno spunto, un'idea in maniera del tutto informale.
Per la pubblicazione ci siamo
dati le regole seguenti:
Chi ha qualcosa da dire deve inviare il proprio curriculum
al webmaster del sito ospite, seguito dalla sua proposta: il webmaster
assegnerà una sigla, (una specie di codice fiscale aziendale) con
la quale potrà essere pubblicato il suo scritto (preceduto dal curriculum,
appunto, a meno che non ci sia la richiesta contraria, per fondati motivi,
dell'autore) e potrà entrare a far parte della mailing list che
compileremo allo scopo di segnalare rapidamente le informazioni che ci
giungeranno sull'azienda.
Ci sembra che il sistema delle sigle possa essere utile
per vincere la paura del pubblico e portare avanti la discussione, senza
ricorrere all'anonimato che non ci piace.
Perché il curriculum? Per sapere da che pulpito
viene la predica e farlo sapere a chi ha la bontà di dedicarci del
tempo; pensiamo che questo sia anche un modo di calmierare le proposte
generiche e vaghe.
RM/G HOME PAGE
Demografia alla fine del 1998
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2 | 1672 |
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SAN GREGORIO DA SASSOLA | 56 | 1508 |
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STRUTTURE DI RICOVERO
OSPEDALI A GESTIONE DIRETTA | LETTI | REPARTI | MEDICI | NFERMIERI | RICOVERI 1999 |
COLLEFERRO |
187
|
10
|
76
|
200
|
9273
|
MONTEROTONDO |
92
|
6
|
48
|
96
|
3487
|
PALESTRINA |
116
|
5
|
59
|
141
|
4548
|
SUBIACO |
117
|
6
|
43
|
129
|
3336
|
TIVOLI |
337
|
12
|
123
|
402
|
12549
|
ZAGAROLO |
32
|
2
|
19
|
42
|
1698
|
PALOMBARA SABINA |
81
|
2
|
31
|
70
|
3401
|
VALMONTONE |
57
|
3
|
20
|
53
|
2109
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In tutte le strutture, Tivoli compreso,
che ha il maggior numero di reparti e quindi la maggior concentrazione
di specialisti presenti contemporaneamente, non esiste la possibilità
di accogliere i politraumatizzati gravi perchè non c'è
la guardia neurochirurgica:
apriamo la discussione sul Pronto
Soccorso là dove é aperto 24 ore al giorno.
Reparti di Terapia Intensiva son
presenti soltanto in tre ospedali su otto per cui diventa difficile soddisfare
le richieste dei chirurghi di fare in elezione la chirurgia maggiore e/o
su malati in precarie condizioni:
apriamo la discussione sulla possibile
riqualificazione dei vari ospedali, suggerendo funzioni differenziate per
livelli di gravità.
Potete suggerire altri argomenti di discussione, sempre all'indirizzo che segue
POSTA ORDINARIA:
Dr.ssa Aurelia Gargiulo
Ospedale SS. Gonfalone
- 00015 Monterotondo - Roma
Si prega indicare
chiaramente l'indirizzo a cui rispondere e
firmare per esteso:
non risponderemo ad anonimi.
webmaster
aurelia.gargiulo@tiscalinet.it
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Sistemi
Integrati di Nutrizione e Prevenzione Individuale
S.I.NU.P.I.