Il Consiglio Direttivo della Società italiana di Pedagogia (Siped) ha votato unanime l’8 novembre 2002 il presente Documento che inviamo ai Parlamentari della Camera dei Deputati della Repubblica italiana.

La Siped esprime preoccupazione per alcune risoluzioni dell’art. 5 del DdL 1306 che ha per oggetto la formazione professionale degli insegnanti.

 

 

 

Documento della Società Italiana di Pedagogia

 

Al fine della formazione iniziale, all’università, dei futuri insegnanti del nostro sistema scolastico, l’art. 5 introduce apposite lauree specialistiche. Al riguardo, una formazione analoga -nella natura istituzionale, non certo nei contenuti- per tutti i gradi scolastici è senz’altro positiva; non è positivo che una precisazione relativa alla “pari durata”, presente nella formulazione iniziale del DdL 1306, sia stata soppressa.

Per le scuole dell’infanzia ed elementare la laurea specialistica rappresenta la trasformazione dell’attuale laurea in Scienze della Formazione Primaria, operante dal 1998. Per la scuola secondaria, le nuove lauree specialistiche sostituiscono l’attuale Corso di specializzazione di ateneo (o interateneo); esso, articolato in indirizzi corrispondenti alle diverse aree disciplinari, era attivato dal 1999 nelle SSIS (Scuole di Specializzazione all’Insegnamento Secondario: si tratta di strutture didattiche interfacoltà) e conferiva l’abilitazione nonché il diritto all’inserimento nelle graduatorie degli insegnanti.

Oltre alla soppressione della “pari durata” (che probabilmente penalizzerà la scuola dell’infanzia i cui futuri insegnanti avranno una formazione iniziale soltanto triennale: laurea professionalizzante) , anche la soluzione prevista per i futuri docenti della scuola secondaria solleva alcune riserve da parte della Siped.

La trasformazione citata (dalle SSIS alle lauree specialistiche) non comporterebbe di per sé conseguenze negative se fossero soddisfatte alcune condizioni:

a)      nel curricolo di tali lauree dovrebbero avere un peso equilibrato:

- la riflessione epistemologica sulla disciplina ed eventuali integrazioni di conoscenze e competenze disciplinari ove necessario;

- la didattica generale e disciplinare con i relativi laboratori;

- la preparazione psicopedagogia (alla quale andrebbero riservati almeno 30-40 crediti);

- un tirocinio nelle scuole accompagnato da una attività riflessiva e formativa realizzata in collaborazione tra le scuole e l’università;

b)      la struttura dei Corsi di Laurea dovrebbe essere coordinata a livello di Ateneo, affinché siano curati gli elementi comuni nella formazione, sia favorita nei futuri insegnanti la capacità di reciproca comunicazione, sia promossa la collaborazione dell’università con il sistema scolastico nella formazione iniziale e continua dei docenti.

Se si sostituissero, al contrario, i Corsi di laurea e di Specializzazione attualmente funzionanti con Lauree Specialistiche meramente disciplinari, e non specificamente finalizzate all’insegnamento, l’università sarebbe costretta ad abdicare al suo ruolo fondamentale nella formazione iniziale degli insegnanti di ogni ordine e grado.

 

Facciamo appello a tutti i Parlamentari affinché si eviti che ad un sistema organico, che faceva seguire alla laurea disciplinare un curricolo integrato di formazione disciplinare e di professionalizzazione mirata, venga sostituito un percorso che fornisce meno competenze specifiche (per esempio, di scienze dell’educazione, di didattiche disciplinari e di tirocinio).